Passarono i giorni che lentamente si trasformarono in settimane.
Anche a distanza di tempo, si continuava a parlare della cancellazione del concerto e lo scioglimento degli Starfire Flyng.
Non era più uscita una sola collaborazione tra la Todo Corp, la Red Rot o la Morning Sushine. Niente foto di Katsuki, né di Mido-chan. Nulla.
Nei licei non si parlava d'altro e il malcontento era addirittura palpabile. Esattamente come nello U.A., dove Hitoshi era stato nuovamente accerchiato dai compagni di classe per avere spiegazioni.
«Ma perché hanno sciolto gli Starfire Flying? Andavate davvero forte e poi Mido-chan era incredibile!» parlò Manoru, oltraggiato.
«Non lo so neanche io. Aizawa-san ha detto che la collaborazione con la Red Rot era finita a seguito di diverse circostanze che io non so» replicò il ragazzo dai capelli viola.
Ochako conosceva perfettamente la verità.
Il suo ragazzo gli aveva raccontato tutto, di come Yo si fosse scusato dinanzi a Yoarashi, Yagi, Shota, lui e Sekijiro per ciò che aveva fatto e di come si fosse deciso di mettere momentaneamente in pausa la band, inscenando lo scioglimento ufficiale.
Hitoshi aveva pianto e urlato quando Yo non si era risparmiato nei dettagli. Ochako aveva capito anche quanto si fosse sentito frustato per non essergli riuscito a mettere le mani addosso. Aveva tenuto a sé il suo ragazzo quando questo aveva iniziato a piangere, spaventato dalla notizia che Izuku non avrebbe mai più camminato.
Yamada Hizashi entrò più silenzioso del solito nell'aula, tanto che nessuno se ne accorse. Attirò l'attenzione degli studenti intorno a Hitoshi con un rumore delle nocche contro la lavagna.
«Buongiorno, ragazzi. Mettetevi seduti che ho un paio di cose da dirvi».
Risposero al seduto e in modo composto tacquero per poter ascoltare. Hizashi annuì, inspirò a fondo per tentare di smorzare il suo evidente nervosismo.
«La partita che dovevamo giocare contro il liceo Shiketsu è stata cancellata. Pare che il loro capitano abbia avuto un gravissimo infortunio; chi fa parte del club si allenerà normalmente».
«Cosa gli è successo, Yamada-sensei?» domandò Momo, con una mano alzata.
«Pare che sia stato investito. Non so nient'altro. Le informazioni sono riservate» spiegò l'uomo biondo.
In realtà sapeva; era stato Yagi a spiegargli tutto visto che avevano frequentato la U.A. insieme anni fa. Alla fine gli aveva chiesto, anzi implorato, di non spifferare nulla.
Hizashi sospirò mentre si portava accanto alla porta dell'aula. La aprì per invitare qualcuno ad entrare. Quando la classe vide Katsuki non trattennero la gioia.
Eijiro e Denki gli si avvicinarono immediatamente per aiutarlo a prendere posto al banco.
«E' bello riaverti con noi, Capitano!» sorrise entusiasta Denki.
Katsuki concesse un cenno. Il tutore era ancora saldamente intorno alla sua vita e si estendeva per tutta la gamba. Appoggiò le stampelle contro il muro adiacente alla finestra.
«So che hai studiato, ma dovrai fare comunque un test a fine lezione, Bakugo» disse Hizashi. «Bene. Iniziamo ad aprire il libro d'inglese, pagina ventinove».
Quella fu una particolare mattinata.
Katsuki riuscì a concentrarsi e ad essere attento alla lezione; svolse egregiamente il test e dopo andò in mensa, scegliendo un posto da solo.
STAI LEGGENDO
BakuDeku: Noce
FanfictionAl Noce, il combini dove lavora Katsuki Bakugo, un giorno entra un misterioso ragazzo che per puro errore compra dei preservativi. E da qui ha inizio una storia entusiasmante di Izuku e Katsuki, due perfetti sconosciuti protagonisti di una nuova av...