22. peccatori

39 9 23
                                    

In quel pomeriggio primaverile il sole stava calando

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

In quel pomeriggio primaverile il sole stava calando. la città era illuminata di una bellissima luce aranciata che si rifletteva nei palazzi della Grande Mela. Il cielo aveva assunto un colore rossastro di una tonalità meravigliosa. I due ragazzi erano abbracciati mentre si godevano lo spettacolo dalle finestre del F.E.A.S.T.

"i tuoi occhi sono ancora più belli sotto questa luce" sussurrò Peter a Devon, le cui gote avevano assunto un colore simile a quello della luce del tramonto. Sentiva uno strano, seppur piacevole calore sulle guance.

"Pete, stavo pensando, perchè non ti dimentichi di Spider-Man per un po'? Potremmo andare a cena fuori" propose la ragazza dai capelli neri come la pece, con il suo entusiasmo contagioso.

"direi che mi farebbe proprio bene" rispose Peter, sorridendole teneramente. La prese per mano e in un attimo entrambi uscirono dalla struttura con la piacevole brezza primaverile che li accoglieva.

"ti porto in un posto speciale. Fanno le migliori patatine fritte di tutta New York" esordì il ragazzo prima di iniziare a camminare insieme a lei, addentrandosi fra le strade trafficate della città intrise di persone e odori diversi. La brezza fresca li sfiorava appena, dipingendo i loro nasi e bocche di un rosso vivido. Devon si strinse ancora di più nella giacca che portava, per carpire quanto più calore possibile.

Peter la guardava estasiato. Faceva fatica a credere che quella fosse la sua ragazza. Lei incapsulava perfettamente ciò che lui cercava in una ragazza: dolce, empatica e a tratti seducente. Era perfetta.

Camminarono per qualche minuto fino a raggiungere Mick's, il ristorante italo-americano che, a parere di Peter, era il migliore della città. Il locale era accogliente e dall'atmosfera casalinga. I tavoli in legno suddivisi in scomparti erano posizionati proprio vicino alle finestre, offrendo uno spaccato di vita quotidiana. Il profumo di alimenti freschi e appetitosi si fece strada nelle narici di entrambi.

Si sedettero in un tavolo vuoto, pronti ad ordinare. Il cibo, dall'aspetto davvero invitante, arrivò poco dopo.

"hai proprio ragione, Pete, queste patatine sono le migliori" esclamò Devon, gustandone una.

"te l'avevo detto, Dev" le sorrise Peter calorosamente. La conversazione venne interrotta da Mick, un uomo anziano sui settant'anni, nonché proprietario del locale.

"Peter, che piacere vederti! Manca solo Mary Jane" esordì l'uomo, facendo calare l'imbarazzo sopra i due ragazzi.

"aspetta, chi è?" chiese Devon, aggrottando un sopracciglio. Il volto di Peter divenne paonazzo.

"è-uhm- la mia ex ragazza. Cenavamo sempre qui" rispose frettolosamente.

"ah quindi io sarei la ruota di scorta?"

"no! Come- come ti viene in mente?" farfugliò in preda alla confusione.

"tranquillo, ti sto solo prendendo in giro, Pete. Però voglio saperne di più, voglio conoscere il tuo passato" gli sorrise, accarezzandogli il braccio. Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo.

UNDER MY SKIN - spider-man Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora