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Arrivai a scuola e come ogni mattina non feci in tempo ad arrivare al cortile che Stre mi saltò addosso cingendo le mani intorno al mio collo

𝑆𝑇𝑅𝐸="Forza topo vieni!"

Ci congiungemmo al resto del gruppo, suonata la campanella entrammo nell'edificio e ognuno andò nella propria classe, come sempre io mi misi vicino a Stre ma oggi a differenza degli altri giorni mi sentivo come messo in soggezione, come se qualcuno mi stesse fissando interrottamente senza il mio consenso, mi guardai in torno fin quando il mio sguardo non si incrociò con quello di Alex, Alex sviò subito lo sguardo sul suo quaderno.
Stre richiamò la mia attenzione

𝑆𝑇𝑅𝐸="Ti va se oggi vieni a casa mia per studiare?"

𝐺𝐼𝑂="Oh! Okay"

14:23

Eravamo appena usciti da scuola e dopo aver salutato gli altri io e Stre ci incamminammo verso casa sua, appena arrivati lo aiutai a cucinare il pranzo e poi mangiammo;
Si erano fatte le quattro e decidemmo di metterci a studiare, stavamo sul letto di Stre, stavo per iniziare a far qualche esercizio per allenarci ma Stre mi fermó

𝑆𝑇𝑅𝐸="Gio aspetta, sta arrivando anche Alex così ci prepariamo tutti insieme"

𝐺𝐼𝑂="Oh... Okay..."

𝑆𝑇𝑅𝐸="Giò tutto ok? Sembri strano"

𝐺𝐼𝑂="Si... É solo che oggi a lezione era un po' strano..."

𝑆𝑇𝑅𝐸="Alex?!"

𝐺𝐼𝑂="Si... Mi guardava e quando mi giravo sviava lo sguardo altrove"

𝑆𝑇𝑅𝐸="Oh! Bho, é stano, con me non si é mai comportato così..."

Prima ancora di finire la conversazione qualcuno suonò alla porta e Stre andò ad aprire, dopo poco tornò su in compagnia di Alex.

20:16

𝑆𝑇𝑅𝐸="Ragazzi, credo dobbiate andare"

𝐺𝐼𝑂="Infatti, a domani!"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Bhf... Cia!"

𝑆𝑇𝑅𝐸="Giò"

𝐺𝐼𝑂="Si?"

𝑆𝑇𝑅𝐸="Non so se hai visto... Piove... ah no! Grandina!"

𝐺𝐼𝑂="Cos- Seriamente?! Fino a mezz'ora fa' c'era il sole! E ora?"

𝑆𝑇𝑅𝐸="Giò non so come aiutarti, se vuoi puoi rimanere qua"

𝐺𝐼𝑂="No tranquillo, hai il letto ad una piazza e poi non voglio creare disturbo, prenderò la m-" prima di finire la frase qualcuno ma afferrò per il polso e mi trascinò con se

𝐴𝐿𝐸𝑋="Cretino datti una mossa e sali in macchina"

𝐺𝐼𝑂="Sei sicura? No devi per forza"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Ho detto sali, ascolta, non ho voglia di guidare, ho una stanza per gli ospiti, stai la okay?"

𝐺𝐼𝑂="O-okay..."

Alex schiacciò l'acceleratore e la machina partì, quando arrivammo nel parcheggio di casa sua scese dall'auto, aprì la porta e entró senza aspettarmi, una volta averlo raggiunto chiusi la porta alle mie spalle

𝐴𝐿𝐸𝑋="Quella lì é la camera e di qui c'è il bagno" disse per poi entrare in una stanza, che presumo sia la sua stanza senza rivolgermi parola

𝐺𝐼𝑂="Bha..."

Entrai nella stanza, era molto semplice, le pareti erano di un grigio chiaro,sulla destra c'era il letto, era ad una piazza e mezzo credo con le coperte bianche ad eccezione del copri piumone che era blu elettrico alla destra del letto, attaccato al muro c'era un armadio a due ante e alla sinistra un comò con sopra la tv.

Mi misi seduto sul letto e mi accorsi che mia madre mi aveva scritto, la chiamai per farle sapere che era tutto okay

𝑀.𝑔.="Ciao amore, prima ti ho scritto per sapere come stavi"

𝐺𝐼𝑂="Si si lo so, io sto bene tu?"

𝑀.𝑔.="Io sto bene tranquillo, sei arrivato a casa?"

𝐺𝐼𝑂="In realtà no, sono rimasto a dormire da un'amico"

𝑀.𝑔.="Oh! Va bene dai, ascolta, io ora devo finire di preparare la cena che ora arriva tuo padre, divertiti"

𝐺𝐼𝑂="Si si tranquilla, ci sentiamo domani"

𝑀.𝑔.="A domani tesoro"

Non appena attaccai al telefono si sentì bussare alla porta

𝐺𝐼𝑂="Si?"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Datti una mossa che é pronto!"

𝐺𝐼𝑂="Okay, Okay! Arrivo"

Scesi dal letto e appena varcai la porta un forte odore di piccante mi inebriò, ci misi qualche secondo per abituarmi all'odore quel che bastava per poter andare in cucina, Alex aveva preparato del pollo con dell'insalata, l'odore insolito proveniva da un olio rossastro che si trova in un vassetto e sopra alle sue pietanze

𝐴𝐿𝐸𝑋="Che é quella faccia ora?! Se non ti piace te ne puoi anche andare"

𝐺𝐼𝑂="Non ho detto nulla, é... L'odore, l'odore del peperoncino si sente fino alla fine del corridoio..."

𝐴𝐿𝐸𝑋="Omega di merda" prese un telecomando e con un bottone azionò il purificatore dell'aria "meglio ora?"

Feci cenno di si con la testa, anche se non lo avevo dato a vedere le parole usate poco prima mi avevano fatto male, si c'ero abituato ma ogni volta era come una cicatrice che veniva riaperta.

Iniziammo a mangiare e nell'aria c'era un silenzio tombale, nessuno proferì parola e appena finimmo di mangiare ognuno si diresse nella sua stanza.

Appena entrato mi guardai intorno e feci un respiro profondo

𝐺𝐼𝑂="Questa notte dovrò dormire in canottiera a quanto pare, okay"

Feci un'altro respiro e mi iniziai a spogliare lasciando tutto nello zaino.

Mi misi sul letto e diedi un'altra controllata al telefono, mentre cazzegiavo su tik tok qualcuno bussò alla porta per poi spalancarla, era Alex con già in pigiama addosso e visibilmente pronto per andare a letto

Non feci in tempo a chiedergli spiegazioni che mi iniziò a parlare

𝐴𝐿𝐸𝑋="Te la sei presa per prima?"

𝐺𝐼𝐼="Per cosa precisamente?"

𝐴𝐿𝐸𝑋=" *Omega di merda* " disse facendo le virgolette con le mani e pronunciandole con una voce strana come se si stesse prendendo in giro da solo

𝐺𝐼𝑂="Oh! No, no, tranquillo non é nulla..."

𝐴𝐿𝐸𝑋=" Ehm... T- Ti ho portato questo, ti starà un po' grande ma non ne ho di più piccoli" disse per poi lanciarmi una maglia e un pantaloncino di una tuta con dei lacci

𝐺𝐼𝑂="Oh! Grazie ma non c'è bisogno posso anche dormire così"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Come no, datti una mossa che fa freddo. Sul comodino che il telecomando per fare partire i riscaldamenti, qualunque cosa hai visto qual' é la mia camera, notte"

𝐺𝐼𝑂="Notte"

Aʟᴇx Pᴏᴠ

Stavo tornando in camera mia quando mi misi a pensare a cosa avevo appena fatto

"Ah bho"

Ormai Giorgio era diventato parte del gruppo due mesi ma non avevamo mai avuto un vero dialogo, i nostri discorsi si limitavano ad un ciao quando ero di buon umore ma generalmente per salutarlo usavo qualche movimento della testa, ora però prima di andare in camera mia mi accorsi che aveva lasciato la porta aperta, lo intravidi sdraiato sul letto con il telefono in canottiera, stava tremando cosa al quanto normale viso che era fine novembre e sicuramente non il periodo esatto per star vestiti in quel modo senza nessun riscaldamento per aggiunta, mi era venuto naturale di prestargli le mie cose e in più, per un motivo a me sconosciuto, mi sentivo un po' in colpa, in colpa per aver usato quei termini nei suoi confronti.

Solo mio «𝒯𝒽ℯ𝒷𝒶𝒹𝓃𝒶𝓊𝓉𝓈» O̶m̶e̶g̶a̶v̶e̶r̶s̶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora