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Gɪᴏʀɢɪᴏ Pᴏᴠ

Senza nemmeno il tempo di mettere piede nel giardino della scuola Stre mi saltò addosso per poi trascinarmi dagli altri, Alex ci raggiunse più lentamente e dopo esserci salutati iniziammo a parlare del più e del meno fin quando non suonò la campanella e ognuno si diresse verso la propria classe

11:43

Era arrivata l'ora di matematica e appena la professoressa finì di spiegare chiesi il permesso per andare in bagno, una volta nei corridoi mi avviai fin quando non sentii qualcuno fischiarmi alle spalle, continuai a fare finta di nulla fin quando non sentii dei passi farsi sempre più vicini

𝑋="Sei nuovo vero?"

𝐺𝐼𝑂="Si"

𝑋="Lo sai che hai proprio un bel cul0? Eppure non capisco come tu non abbia ancora trovato un Alpha"

𝐺𝐼𝑂="Non ne ho bisogno"

𝑋="Non fare il ridicolo, voi Omega a questo servite no? Servite a procreare e se non sei disposto a farlo sei inutile, io sono ancora libero, non ho mai visto un Omega con il tuo fisico"

𝐺𝐼𝑂="Non é proprio nei mie piani "procreare" ora come ora e ripeto, non ho bisogno di nessuno"

𝑋="Sisi, come vuoi..." Si avvicinò spingendomi contro il muro per poi bloccantomi con le sue braccia hai lati della mia testa

𝐺𝐼𝑂="Spostati!"

𝑋="Non penso lo far-"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Giò dove c4zz0 sei?! Devi tornare in classe entr- MA CHE C4ZZ0 FAI?!" Si avvicinò e lo spinse via

𝑋="Allora pezzo di m3rd4, CE L'HAI UN F0TTUT0 ALPHA!"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Non sono il suo alpha, ma il fatto che non sia legato non ti giustifica certe azioni"

Il tizio dopo aver sbuffato se ne andato

𝐴𝐿𝐸𝑋="Che voleva?"

𝐺𝐼𝑂="Ah bho!, parlava di "procreazione","voi Omega servite solo a fare figli", cose così"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Un c0gli0n3"

𝐺𝐼𝑂="Si... Penso"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Non è che se avete il dono di procreare più facilmente allora servite solo a questo"

𝐺𝐼𝑂="Per quante volte lo ho sentito dire sembra sia così invece"

𝐴𝐿𝐸𝑋="E allora noi alpha serviamo solo a sparare bambini scusa?!"

𝐺𝐼𝑂="Ma per voi é diverso, voi siete più forti, più intelligenti, più atletici, noi siamo deboli e se la natura ci ha dato l'unico privilegio di procreare allora-"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Ritira quello che hai detto"

𝐺𝐼𝑂="C-"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Ritira, quello che hai detto"

𝐺𝐼𝑂="Che intendi? É cos-"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Ma intelligente dove?! La maggior parte sono cani sgabbiati in cerca di sesso, secondo, se vuoi essere forte basta andare in palestra"

𝐺𝐼𝑂="Ma non potrò mai essere come te! COME VOI!"

𝐴𝐿𝐸𝑋="Ma non devi partire con questo concetto, é vero, un omega rispetto ad un alpha sarà sempre più debole ma comunque puoi imparare ha difenderti un minimo"

𝐺𝐼𝑂="Non lo so Alex, non lo so... " Pian piano iniziai ha sentire gli occhi bagnarsi

𝐴𝐿𝐸𝑋="Vai in bagno ti aspetto qui poi torniamo in classe"

Feci cenno di si con la testa ed entrai

Una volta fatto io e Alex tornammo spiegammo alla professoressa il perché ci avessimo messo tanto tempo e mentre lei uscì dalla classe per chiarire la situazione ognuno tornò al proprio posto

𝑆𝑇𝑅𝐸="Che avete fatto tutto questo tempo?"

𝐺𝐼𝑂="Nulla"

𝑆𝑇𝑅𝐸="Uh! E allora cos'è questo segno rosso qui" disse toccando una specie di lividi che aveva lasciato il tipo sul mio collo

𝐺𝐼𝑂="Ma che vai ha pensare?! É un livido, me l'ha fatto un tipo e Alex mi ha aiutato a mandarlo via tutto qui"

𝑆𝑇𝑅𝐸="Oh! Ora come stai?!"

𝐺𝐼𝑂="Bene tranquillo"

Quando la campanella suonò ci salutammo e ognuno andò a casa, appena arrivato mi tolsi la giacca e le scarpe e mi diressi in cucina per preparami qualcosa da mangiare, alla fine decisi di preparare una semplice pasta al sugo e dopo averla mangiata andai in camera mia.

Appena arrivato in camera mi presi dei vestiti e andai in bagno per farmi una doccia.

Entrai nel box e accesi l'acqua calda, piano piano piccolo goccioline di acqua mi inondarono il colpo procurandomi un piacevole calore, non so per quale motivo la mia testa torno a pensare a Alex, in pochi giorni avevamo legato più di quanto avessimo legato in più di un mese.

Dopo essere uscito dalla doccia mi vestii e con i capelli ancora bagnati perché la voglia di non asciugarli superava la voglia di non avere la cervicale e mi misi sui libri per fare degli esercizi che ci aveva insegnato la professoressa di matematica.

Mente stavo facendo il sesto esercizio il mio telefono vibrò e la schermata si accese, ale mi aveva scritto un messaggio, presi il telefono e aprii il messaggio

Alex=-Domani 06:30 qui da me-

Rimasi sorpreso, che significava?

Giorgio=-Come mai?-

Alex=-Vieni e basta-
-Vestiti comodo però-

Giorgio=-Ma perché non mi dici cosa ti serve?-

Alex=-Vieni . -

Giorgio=-okayok, vengo-

Ritornai a fare i compiti, quel messaggio di Alex era strano, fino a tre giorni fa' non mi voleva vedere in giro per la scuola e ora mi invita a casa sua quasi ogni giorno, okay, l'altra volta lo ha fatto per gentilezza, ma ora? Che scusa aveva ora?

Finiti i compiti andai in salone e mi accorsi che era al quanto in disordine, ma non solo quella stanza, tutta casa, così iniziai a togliere i vestiti dal divano, dallo schienale delle sedie, dalla mia postazione da gaming e i venti giacchetti dall' appendi abiti lasciandone solo uno e posai tutto nella lavatrice insieme a quelli nella cesta e la feci partire,
Tornai in salone e tolsi una confezione di yogurt finito, una boccetta di tè ormai vuoti dal tavolino davanti al divano e li buttai nel secchio, ti piegai le coperte che erano sul divano, cambiai le lenzuola al letto e al divano, presi l'aspirapolvere e la passai per tutta casa, ormai si era fatta una certa ora e decisi che le altre stanze le avrei fatte il giorno dopo.

Tornai in camera mia e mi misi a letto ancora pensando a cosa volesse Alex il giorno seguente.

05:15

Venni svegliato dal suo della sveglia, mi lavai e dopo essermi vestito scesi in cucina e mi preparai un caffè, quando fu pronto lo mangiai insieme a quanto biscotti e mi andai a lavare i denti, una volta pronto pressi scarpe e cappotto e uscii.

Solo mio «𝒯𝒽ℯ𝒷𝒶𝒹𝓃𝒶𝓊𝓉𝓈» O̶m̶e̶g̶a̶v̶e̶r̶s̶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora