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Sᴛʀᴇ Pᴏᴠ

Mi svegliai e mi iniziai a preparare per andare a scuola, dopo essermi lavato tornai a letto così da svegliare anche Cico che ormai da mesi mi "costringeva" (non che mi desse fastidio) a dormire con lui.

Mentre lui finiva di lavarsi io mi misi un filo di trucco e dopo essermi vestito andai a prendere posto al solito tavolo in cui ci incontravamo con gli altri per la colazione, la vidi che Anna e Lyon erano già arrivati così come Stefano e Mario.

Dopo pochi minuti entrarono in mensa anche Cico e Giorgio, di Alex non c'era traccia, lo aspattammo per un po' ma visto il passare del tempo decidemmo di iniziare a mangiare.

Al suono della campanella ci salutammo e ogni andò nella propria classe.
Stavo parlando con Giorgio per capire come si sentisse riguardo i vari avvenimenti con Alex ma lui come i giorni precedenti non sembrava molto convinto nel parlarne così decisi di cambiare argomento.

Arrivati in classe mi accorsi che Alex era già arrivato e si trovava in un banco diverso dal solito, il mio, la professoressa si avvicinò e ci informò che Alex le aveva chiesto di cambiare banco e avvicinarsi alla lavagna così da seguire meglio le lezioni e recuperare nella sua materia.

Io e Giorgio ci guardammo negli occhi e poi chiesi alla prof

"Io e Giorgio dove ci dobbiamo mettere prof?"

"Giorgio rimarrà al suo banco come sempre mentre tu ti metterai al posto di Alex non mi sembra difficile da capire"

Arreso mi misi al "mio" posto e seguii la lezione sperando il meglio per Giorgio.

" ɴ𝑜ɴ ᴍ𝑖 𝑠𝑒ᴍʙ𝑟𝑎 𝕕𝑖ғ𝑓𝑖𝕔𝕚ʟ𝑒 𝑑𝕒 ᴄ𝕒𝑝𝑖𝕣ᴇ ", stronza con le preferenze, Alex fa pure schifo nella tua materia e io non capisco come possa essere " ɪ𝕝 𝑡ᴜ𝑜 𝑐𝕠ᴄ𝑐ᴏ".

Gɪᴏʀɢɪᴏ ᴘᴏv

Feci un respiro profondo e mi misi seduto al mio banco cercando di ignorare Alex.
Pian piano stare là iniziava a essere snervante, più dicevo ad Alex di allontanarsi e che non volevo aver nulla che fare con lui più lui si avvicinava e cercava di parlarmi.

"Giorgio"

"Lo vuoi capire che voglio essere lasciato in pace?!"

"Non fare lo stronzo! Voglio farmi perdonare!"

"Bhe, così non andrai da nessuna parte! Complimenti!"

"Sono serio! Ho sbagliato lo so, ma non era mia intenzione alzare la voce in quel modo! T- te lo posso girare!"

"Smettila di parlare prima che sta' strega ci sbatta fuori"

𝐴="Prof?"

𝑃="Si Alex?"

𝐴="Mi sono ricordato di aver lasciato una cosa nei dormitori, mi servirebbe per l'ora successiva, potrei andarla a prendere?"

𝑃="Vai pure"

𝐴="Grazie, potrebbe accompagnarmi Giorgio per caso?"

𝐺="Ma io n-"

𝑃="Certo tesoro"

𝐺="Dha..."

𝐴="Grazie mille prof"

Alex mi prese per il polso e mi portó nei bagni

𝐺="Potevamo aspettare eh!"

𝐴="No! Giorgio ascolta mi dispiace veramente! Io non- non c'è la faccio ad andare avanti così! Ho sbagliato e sono pronto a pagarne le conseguenze, sono disposto a fare qualunque cosa!
Quando ti ho conosciuto sono subito partito con il piede sbagliato, me ne rendo conto, e non escludo il fatto che se le cose sembrarono migliorare all'inizio poi tutto é peggiorato, e la colpa è solo la mia, tu non hai fatto nulla per meritarti tutto quest' "odio" da parte mia, ma ti posso giurare su qualsiasi cosa che il mio obbiettivo non é mai stato quello di ferirti!
Io non so come si gestisce il proprio alpha! Nessuno me lo ha mai spiegato!
Credevo che quando sarebbe stato il momento lio avrei c- capito da solo ma... Ogni volta esplode, io esplodo! E... Non r- riesco a... Controllarmi...  Questo p- però non- non mi g- giustif- fica, l- lo so... S- se non volessi perdonarmi ne avresti tutte le ragioni, sono sempre stato rude con te, m- ma  v- vorrei veramente c-che t- tu... capissi... che io non lo faccio apposta..."

Aʟᴇx Pᴏᴠ

"S- se non volessi perdonarmi ne avresti tutte le ragioni, sono sempre stato rude con te, m- ma  v- vorrei veramente c-che t- tu... capissi... che io non lo faccio apposta..."

Mentre parla gli occhi iniziarono a pizzicare, avrei voluto continuare a parlare, spiegargli quanto lo amassi, quanto mi sentissi in colpa per tutto quello che era successo, ma non ci riuscii, la mia gola si secco improvvisamente e ogni volta che aprivo bocca quelli che si sentivano erano solo singhiozzi strozzati, la mia vista divenne appannata e le mia articolazioni iniziarono a tremare.
La tensione era palpabile, tanto da poter essere tagliata da delle forbici, l'aria intorno a me sembra comprimersi sempre di più fino a diventare in respirabile e pesante.
La stanza era silenziosa, mi sentivo come si un filo, teso in mezzo al vuoto, un vuoto in qui ogni movimento, ogni passo può essere quello falso, l'ultimo.
Avrei voluto vedere con tutto me stesso cosa stesse accadendo a Giorgio,
era arrabbiato? Arrabbia perché lo avevo costretto a seguirmi?
era spaventato? Spaventato da me?era felice? Felice della mia sofferenza?
e se fosse andato via? Se appena avevo dissolto lo sguardo fosse fuggito? Avrei fatto la figura dello stupido per aver continuamente a parlare da solo.

Sentii qualcosa toccarmi la guancia, aprii gli occhi per poi richiuderli instantaneamente non appena sentii sulle mie labbra uno strano contatto, così dolce, così  riconoscibile.

𝐺="Combini sempre qualche guaio é?"

"M-mi d-isp- piace"

"Smettila adesso che dobbiamo tornare in classe, sciacquati il viso"

Mi avvicinai al lavandino e mi bagniai la faccia.

"Ti va dopo di venire in camera mia?
Così ne parliamo?"

Feci cenno di si con la testa.

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Scusate per l'attesa 😩

Ho finito gli esami!!!

Da la prossima settimana gli aggiornamenti torneranno alla normalità

Solo mio «𝒯𝒽ℯ𝒷𝒶𝒹𝓃𝒶𝓊𝓉𝓈» O̶m̶e̶g̶a̶v̶e̶r̶s̶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora