Prologo

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Due anni prima.

Cammino avanti e indietro, cercando di regolarizzare il respiro.

Camera mia sembra stretta, mentre sento dei rumori provenire dal piano di sotto. Mamma e papà non ci sono e ho paura che sia tutta colpa mia, non li ho avvisati.

Mi hanno fatto promettere che per qualsiasi cosa li avrei dovuti chiamare, dopo l'incidente di un mese  fa, dove mio fratello è tornato a casa con il braccio rotto, ora io sono il loro allarme.

Odio vedere mio fratello in quello stato, ma odio il pensiero che lui si senta una nullità solo perché un branco di stupidi l'ha assalito e lui non è riuscito a difendersi in tempo.

Xander White e la sua banda sono riusciti a trovarlo da solo, senza i suoi amici e di spalle.

Mio fratello e Xander si odiano, un odio profondo che li porta a fare cose stupide che si trasformano in molto di più.

Stavamo solo vedendo un film seduti sul divano, quando un rumore ha fatto alzare Alexander dal divano e prima che potessi accorgermene di qualcosa, mi ha urlato contro di salire al piano di sopra.

L'ho fatto, ho seguito gli ordini di mio fratello. Ho il telefono tra le mani e il numero di mia madre già composto, non voglio farlo, non voglio tradire mio fratello. La mano mi trema al solo pensiero di parlare con mia madre. Lancio il telefono sopra il mio letto e penso alla cosa migliore da fare.

Un'altro rumore mi fa sussultare e sono sicura che sia il rumore di un vaso rotto.

Mi avvicino all'armadio, dove  custodisco la vecchia  mazza da baseball di Alexander. La prendo e la stringo nella mano destra, prima di aprire lentamente la porta di camera mia. Mi affaccio lungo il corridoio vuoto, dove tutto sembra essere più chiaro.

« Figlio di puttana! » sento la voce di mio fratello implodere dal dolore ed esco subito da camera mia. Cammino lentamente e arrivo alle scale, dove mi copro il corpo con la possente mazza.

Scendo un paio di scalini prima di affacciarmi e riuscire a vedere delle teste nel mio salotto. Riesco a vedere Alexander seduto sul divano, dove viene tenuto di spalle da un ragazzo dai capelli  color ambra e ricci, che gli ricadono sulla fronte. Ha un sorriso sulle labbra, mentre guarda qualcuno.

Alexander cerca di muoversi, ma noto che un'altro ragazzo si avvicina, puntandogli un coltello alla gola. Ha i capelli biondi rasati e indossa un una felpa bianca che gli copre tutto il collo.

« Cosa c'è Flower, hai paura? » gli chiede il ragazzo che gli punta il coltello contro, lasciandosi possedere da una risata.

« Adesso capisci cosa si prova? » gli chiede il ragazzo che lo mantiene per le spalle.

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