16. Only tonight

3.7K 125 23
                                    

                                           🔴

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


🔴

C'è molta tensione miei lettori, preparatevi 🥔

Ore: 03:00AM

Ho sempre avuto tutto e niente nella vita.

Ho sempre avuto ogni bene materiale, sempre avuto tutto e subito, ma non ho mai avuto una famiglia.

Sapevamo bene recitare la famiglia perfetta che però prima o poi era destinata a venire a galla. Non eravamo nient'altro che una famiglia distrutta, divisi da una linea invisibile di odio.

Mia madre odiava mio padre.
Mio padre odiava mia madre.
Io odiavo mia madre per averlo tradito.

Il tradimento era una delle tante cose che mai avrei accettato in vita mia.

Più guardo gli occhi marroni della bambina che nascondono tanto male e più mi rendo conto di quanto sia arrivato in basso.

Come mi sono ridotto così? Perché cazzo voglio che mi stia sempre vicino, protetta.

Da quando hanno tentato di spararle durante la rapina, la mia testa deve aver preso un brutto colpo, forse per l'impatto con il materasso , ma da quella sera non capisco più nulla.

Voglio che stia lontana da quel bastardo del fratello, voglio che stia bene.

Non sono mai stato così, le donne mi faceva bene per le gare, loro rappresentavano la mia vittoria e molte di quelle si divertivano ad essere dei miei giocattoli. Molte di loro desideravano correre con me e io le facevo divertire e mettere in pericolo.

Alcune, mentre correvo, erano sopra la cappotta della macchina, volevano essere legate i polsi e solo dopo correvo.

Non mi verrebbe mai in mente di fare una cosa del genere con lei, ma voglio tenerla anche lontana da me .

Solo stasera, solo per stasera voglio camminare su un filo sottile e spingermi oltre il limite.

Solo stasera e poi chiuderò con lei, con la mia mente maniacale e con il costante bisogno che ho di tenerla lontana dai miei casini.

Forse dopo stasera nemmeno lei vorrà stare più nei miei casini.

Domani tutti riceveranno la loro parte dei soldi e tutto questo finirà. Pagherò i conti con il pezzo di merda di suo padre e con il coglione di Taglia teste.

Metto in moto la macchina e faccio aderire il suo culo sul mio cazzo che già pulsa animatamente nei boxer. La bambolina deve essersene accorta perché per un secondo sgrana gli occhi, ma sposta lo sguardo lontano dal mio, in un mondo tutto suo.

No, non stasera, voglio che stia nel mio fottuto
mondo.

« Guarda me, solo me » le sussurro, sperando di essere convincente.

I capelli rosa sono ondulati sulle sue spalle nude e le sue tette sono strette dentro quel fottuto top del cazzo. Le sposto i capelli dietro la schiena e faccio scivolare l'indice delicatamente sulla sua mandibola, fino al mento.

La faccio avvicinare al mio viso e solo quando faccio pressione sul suo mento lei mi guarda. Mi guarda da sotto le ciglia lunghe e le labbra socchiuse voglio incitarmi a toccarle, ma non adesso.

Voglio farle vedere che può fidarsi di me. Posso fidarmi di lei , già lo sapevo, volevo solo lei per una notte, solo togliermi questo dannato pensiero dalla testa e poi farla finita.

« Smettila con questa cazzo di commedia e fammi vedere cosa sai fare »

Un sorriso affiora sulle mie labbra. L'imbarazzo è volato via dal suo viso come una folata di vento, cazzo quando fa così il mio cazzo diventa così duro da farmi male.

« Mettiti comoda » le dico e senza avvisarla parto a tutta velocità, facendola sbattere violentemente contro il mio petto.

Il suo profumo dolce che si avvicina al cioccolato mi fa venire l'acquolina. I suoi capezzoli rigidi accarezzano il mio petto e il suo respiro flebile sfiora il lobo del mio orecchio.

Infilo la punta del naso nei suoi capelli rosa e morbidi, inspirando animatamente tutto il suo buon odore.

« Pezzo di merda » ringhia, infastidita.

Si allontana e poggia le mani sulle mie spalle, coprendomi la visuale della strada, strada che ormai conosco a memoria.

La pelle d'oca sulle sue braccia è evidente e sono sicuro che sia un misto di adrenalina e paura.

« Hai paura, Zuccherino?» Le chiedo, prima di svoltare.

I miei occhi studiano ogni sua singola espressione e quando chiude gli occhi e stringe le labbra fino a mordere animatamente il labbro inferiore, capisco che si tratta di più della solo e semplice "paura".

Non è molto lontana casa mia, quella che le ho detto essere il mio rifugio, da qui.

Quel giorno, quando suo fratello l'aveva chiusa in camera con lui, io avevo la necessità di sapere come stava, stavo contando fino a dieci prima di sfondare la porta, ma poi avevo pensato:

" Perché cazzo sto facendo questo per una ridicola ragazzina dai capelli rosa? "

Solo quando aveva aperto la porta e avevo visto il suo viso impaurito, tutti i miei pensieri negativi al riguardo erano voltati via.

Non l'avevo portata nel mio posto sicuro, ma nella vecchia casa di mia madre che aveva abbandonato e aveva regalato a me.

Heartless Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora