18.Il finto fidanzato

3.4K 119 25
                                    

Il cuore prende a battere in maniera troppo veloce e accelerata

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Il cuore prende a battere in maniera troppo veloce e accelerata. Riesco a sentire benissimo il mio battito cardiaco.

Tutti mi stanno fissando come se c'entrassi qualcosa, come se fossi io la colpevole.

Mio padre mi ha vista quella sera e forse ha voluto ricordarmi quanto io e lui siamo legati da un dissolubile legame di sangue. Me ne infischio del legame di sangue, se per me lui è morto, nessuno potrà farlo resuscitare.

Siamo seduti sul divano, con ancora il corpo della pecorella che giace dietro di noi.

Astrid è seduta per terra, con le ginocchia a coprire il corpo e gli occhi persi in qualsiasi suo pensiero.

Mi volto verso Rhett che mi sta guardando in un modo che non riesco a decifrare, ma è sconvolto e titubante. Non ho intenzione di passare io per la colpevole, per la figlia abbandonata e ora ritrovata, lui sapeva come trovarci, aveva tutti i mezzi, ma non l'ha fatto.

Mi chiedo se mio fratello sappia qualcosa, anche se fosse, non credo sia disposto a fare niente.

« Che c'è? » Cerco di non alzare la voce, ma non ci riesco, le mie parole si impregnano per tutta casa e adesso sento veramente migliaia di occhi addosso.

« Che c'è? » Sorride meschino Rhett, poggiando i gomiti sulle gambe « Mi stai prendendo per il culo? Quando credevi di volerci dire i tuoi legami con quella specie di essere umano? Senza offesa, figlioletta prodigio »

« Chiudi quella fottuta bocca » lo intima Wiley, poggiato con la spalla contro la parete accanto alla televisione.

I miei occhi volavo verso la sua figura. Non ho avuto il coraggio di guardarlo in questi pochi minuti in cui abbiamo preso posto, il silenzio ci ha inghiottiti.

I suoi occhi verdi volano sulla mia figura, non sembrano essere come quelli di tutti, sono pazienti, pensierosi e preoccupati. Un brividi mi accarezza la colonna vertebrale, quando sposta gli occhi verso la mia maglia bagnata, dove il suo asciugamano giace a terra.

« Stiamo zitti Wiley, aspettiamo tutti una tua soluzione » continua Rhett e lo sguardo di Wiley diventa duro.

« Aspetta in silenzio »

« Porca puttana » ride « Mi stai prendendo per il culo? Siamo tutti in pericolo e cazzo, non so chi diavolo sia questo tizio, ma quando io e Xander ti stavamo parando il culo la scorsa sera, non mi è sembrato molto amichevole »

« Piantala » si intromette Xander, seduto sul divano e lontano da tutti noi, con la testa poggiata sullo schienale e gli occhi chiusi.

« Ma voi non capite che potrebbe ucciderci? »

« Vuole lei! » Urla Wiley, facendomi sobbalzare e con me anche Astrid.

Violet sbuca qualche secondo dopo con un bicchiere d'acqua e si siede accanto ad Astrid, mentre Wiley si sposta dalla parete per avvicinarsi all'amico.

« Diamogliela, è suo padre »

Un brividi si destreggia sulla mia pelle, mentre sento dell'improvviso caldo e delle goccioline di sudore bagnano animatamente le mia tempie.

Diamogliela.

Non sono un dannato giocattolo, un riscatto o qualsiasi altra cosa stia passando per la mente di Rhett. La sola idea di guardarlo, stare con lui e parlare con lui mi mette i brividi fino a farmi girare lo stomaco.

« A te non frega una cazzo di nessuno se non di te stesso » i suoi occhi verdi si intensificano mentre guarda l'amico seduto che ha gli occhi fissi sulle sue scarpe da ginnastica.

« Mi interessa della mia famiglia, non di una ragazzina conosciuta da qualche mese che ci venderebbe per pararsi il culo » sputa, con tutta l'ira che possiede e la rabbia si intensifica.

E' questo quello che pensano di me? Sono una traditrice, oppure una vigliacca per loro?

« Non è così » si intromette Astrid, con la voce sottile e affilata.

« Stai dicendo solo un mucchio di idiozie, Rhett » continua Violet e pensare che loro si fidano di me mi fa sentire quasi amata da qualcuno.

Forse ho trovato delle vere amiche per la prima volta in vita mia.

Un piccolo sorriso accarezza le mie labbra, è bella questa sensazione, è bello essere apprezzati.

« Non la lascerò andare, non permetterò a nessuno di portarmela via ,Rhett. Se dici che siamo la tua famiglia, allora accetta la mia decisione » le parole di Wiley sono peggio, perché adesso il mio cuore batte ritmi spropositati e sento lo stomaco arrotolarsi.

Ho il coraggio di guardarlo di nuovo e adesso i suoi occhi verdi sono intensi e come poco fa. Vorrei rivedere il sorriso accarezzare le sue labbra e il suono della sua risata impregnarsi nelle mie orecchie. Le mie guance si tingono inevitabilmente di rosso quando la mia mente viene invasa dalle immagini di prima, io e lui dentro la doccia di Astrid.

Il telefono squilla e quando mi rendo conto che è il mio, ogni mio pensiero viene volatilizzato. Lo prendo e la telefonata di mia madre mi rende ancora più nervosa. Ingoio un groppo di saliva, mentre aspetto qualche secondo prima di decidere.

« Chi è? » Mi chiede Wiley.

« Mia madre »

Heartless Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora