CAPITOLO 8

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Quel pomeriggio al parco doveva essere breve. Nicholas sapeva di dover tornare a casa e studiare, sua madre lo aveva già chiamato tre volte! Ma il tempo con Will passa così incessante, che non si rende nemmeno conto che sono già le quattro passate!

《Ti va lo zucchero filato?》

《Zucchero filato? Non so, non l'ho mai mangiato.》

《Che cazzo dici? Ma da quale cazzo di pianeta vieni tu?》

《Ma tu devi sempre imprecare quando qualcosa ti sorprende?》

Effettivamente il suo linguaggio non era sempre decoroso, come avrebbe detto sua madre. Però quella domanda lo fa ridere.

《Vabbè ho capito...facciamo che prendiamo lo zucchero filato e poi torniamo a casa. 》

《V-Va bene. 》

Nicholas lo afferra per un braccio e lo trascina vicino al chiosco dove un ambulante preparara zucchero filato ai passanti.
Porge loro due bastoncini di legno pieni e la faccia di Will è un misto di meraviglia e sconcerto. Non aveva mai assaggiato quella roba soffice e di colore rosa.

《Assaggia dai!》

Prendono entrambi un pezzetto di nuvola rosa e se la portano alla bocca. Mentre per Nicholas il sapore dolce, di fragola, non è una novità, osseva la faccia di Will, che mentre mastica tiene gli occhi chiusi.

《Come ti sembra?》

《Buono! Non l'avevo mai mangiato!》

Mentre lo vede prendere un'altro pezzetto di zucchero, gli tornano in mente le parole del suo compagno. Se era vero che si era ritirato da scuola a causa della sua omosessualità, o meglio a causa dei bulli che lo avevano preso di mira, era il caso di andarci piano con lui.

Contrariamente a quanto tutti possano pensare, chi lui voglia portarsi a letto non è causa di solitudine. Ognuno è libero di fare quel che vuole, ma forse Will non si sentiva così libero.

La loro era un'amicizia nata per caso, ma la compagnia di Will era diventata ormai quotidianità. Era strano, lo conosceva da poco, ma c'era così tanto che voleva sapere di lui.

Quel ragazzo era come la musica: confortante, a tratti malinconica, ma in grado di farti stare bene.

No, non avrebbe posto fine a tutto questo solo perché gli altri pensavano dovesse farlo.

                           🎶🎶🎶🎶

Quattro giorni dopo è il compleanno di Molly! Lei e Nicholas hanno pensato sempre a come avrebbero festeggiato i loro diciotto anni, facendo il patto che lo avrebbero trascorso insieme a prescindere. Per quello di Nicholas mancava ancora un bel pò.

Organizzare una festa era ciò a cui di certo, tutti e due hanno sempre pensato. L'uno non sarebbe mancato alla festa dell'altro! Nel tardo pomeriggio Nicholas va a casa di Molly per vedere come procedono le cose.

La festa avrebbe avuto inizio alle nove, quindi avevano ancora tempo per prepararsi.

《Ecco la festeggiata!》

Nemmeno il tempo di finire di parlare che Molly gli salta addosso, avvinghiandogli le gambe attorno alla vita. Lo bacia sulle labbra, con la sua solita audacia!

《Vedo sei felice di vedermi!》

《Come sempre!》

《Allora, che ne pensi?》

Molly gli indica  l'intera sala, sistemata a dovere, con un gigantesco numero diciotto posizionato in un angolo.

《Direi che i tuoi si sono dati da fare.》

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