2. « Il fatidico ballo in maschera »

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🎵 Strangers - Halsey

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Il viaggio durò per circa due ore, durante il quale nessuno dei due proferì parola su quanto accaduto qualche ora prima.

Quella notte, il cielo era particolarmente bello come non mai. C'erano tantissime stelle che lo decoravano, andando a combaciare perfettamente con il blu qual era già.

Una volta arrivati a destinazione, scesero dalla carrozza e si diressero verso quel formidabile castello molto più piccolo rispetto a quello in cui abitavano, ma comunque molto grazioso.

All'entrata, ad attenderli, c'erano gli addetti che raccoglievano i soprabiti, i cappelli e tutto quello che dava impaccio.

Una volta lasciati, si divisero.

Riclau andò dritto nel salone alla ricerca di qualche donna con cui ballare, mentre Errard andò a ordinarsi qualcosa da bere per attenuare lo stress causato dal litigio avuto con il fratello poche ore prima.

Erano abituati a litigare, ormai nessuno dei due ci faceva caso.

Neanche il tempo di sedersi che gli si avvicinò subito il cameriere come un avvoltoio per prendere l'ordine e gli disse:

«Salve, cosa vi porto signore?»

«Mi chiami pure Errard per cortesia, così mi fate sentire vecchio. Comunque mi porti un whisky, e se possibile, il più forte che avete» Gli rispose Errard con tono irritato.

«Sono desolato, le mie più sincere scuse Errard, non era assolutamente mia intenzione offendervi!» E aggiunse:

«Certo, arriva subito!» gli rispose il cameriere.

«Non vi preoccupate, è tutto apposto» Gli rispose Errard, pentendosi di avergli risposto in malo modo.

Alla fine dei conti, sapeva che non aveva nessuna colpa quel povero cameriere, però era troppo nervoso per via del comportamento di Riclau, che doveva sfogarsi con qualcuno, non in quel modo certo, infatti se ne pentì subito.

Intanto Riclau, come al suo solito, doveva per forza mettersi al centro dell'attenzione altrimenti non era soddisfatto.

Andò da praticamente tutte le donne che c'erano in salone e a ognuna di loro chiese di ballare.

Tutti gli uomini presenti lo fissavano con stupore e invidia. Scioccati, soprattutto perché dato che era un ballo in maschera, chiunque era mascherato e nessuno comprendeva come qualcuno potesse essere tanto attraente e oltretutto, come fosse in grado di ammaliare le donne solo con uno sguardo o peggio, con un semplice schiocco di dita.

Il salone era enorme, inutile dire quanto fosse magnifico.

Aveva delle vetrate piuttosto ampie da cui si poteva ammirare il panorama, che quella notte era a dir poco stupendo. Inoltre a decorarle, c'erano delle immense mantovane in velluto rosso tutte ricamate da far invidia a chiunque con accanto degli elegantissimi candelabri situati ai lati di ogni vetrata.

Per non parlare degli enormi lampadari, i quali pendevano dal soffitto pieno di meravigliosi affreschi, in modo elegante e raffinato, con tantissimi diamanti che luccicavano andando a creare giochi di luci contro le grandi finestre.

Dopo svariate ore di divertimento, Riclau decise di fare una pausa, quindi intenzionato ad andare fuori a fumarsi un sigaro, si diresse verso i giardini esterni, ma nel tragitto inciampò su qualcuno, o meglio su qualcosa.

Divenne di mille colori. Paonazzo, fece per alzarsi per attaccare la persona in questione e vide invece una maschera che per chiunque poteva sembrare una come tutte le altre ma in realtà Riclau ne rimase folgorato senza neanche capirne il motivo.

The Angel's Oath: The Cursed DreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora