5. « È un demone travestito da angelo »

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🎵 Sia - Fire Meet Gasoline

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Passarono due settimane circa da quando Destiny fece quell'incontro a dir poco spiacevole.

Destiny non parlò molto di quanto successe quella sera, a quella festa.

Non ne aveva voglia.

Continuava a pensare a quanto fosse stato sgarbato, prepotente, fastidioso quell'uomo.

Pallone gonfiato. Ecco come lo aveva definito lei.

Fortunatamente nemmeno Hyla aveva cercato di indagare oltre, ma non era da lei, curiosa com'era.

Destiny sapeva che prima o poi, la aspettava un lungo interrogatorio da parte dell'amica e quel giorno era arrivato.

Era un giornata molto tranquilla, e Destiny stava uscendo dalla classe per dirigersi verso la mensa, quando venne afferrata per un braccio da qualcuno.

Non ebbe nemmeno il tempo di girarsi per capire di chi si potesse trattare, che a un certo punto urlò:

«Destiny Whitemoon. Dobbiamo parlare. Adesso.» Disse una voce inconfondibile.

Era Hyla.

«Hyla, per l'amor del cielo. Mi hai spaventata. Si può sapere che ti prende?» Disse Destiny senza parole. Non capiva proprio il suo comportamento.

«Cosa mi prende? Eh? Destiny! È da quando siamo andate, per modo di dire perché non siamo rimaste nemmeno mezz'ora, a quella dannata festa che sei strana, assente e pensierosa, come se fossi in un altro pianeta. E vieni a chiedermi a me che cosa mi prende, pazzesco!» Sbraitò Hyla facendo girare un sacco di studenti.

Destiny si guardò intorno vedendo che praticamente mezzo istituto le stava fissando interessato grazie a Hyla che non faceva altro che urlare come una pazza.

La prese per un braccio e la portò in una classe che si era ormai svuotata dato che era ora di pranzo e tutti si stavano dirigendo in mensa, chiuse la porta in modo che nessuno potesse sentirle e disse:

«Hyla per favore! Ma ti senti? Che cosa pensi che abbia? Sono voluta andarmene perché non mi sentivo a mio agio, tutto qui. Ti ho già detto per quale motivo. Non farmelo ripetere.» Disse Destiny in preda a una crisi di nervi.

Hyla la guardò senza capire, dicendo:

«Che cosa mi avresti detto? Hai detto solamente "Riclau Brightdoom" che cosa dovrebbe dirmi questo? So chi è non è una novità. E allora? L'hai incontrato? Ti ha mangiata? Fammi capire perchè non sto capendo più nulla, Destiny.» Disse lei scherzando.

A quel punto Destiny gridò:

«No peggio, mi ha insultata. Pensa che sono una delle sue tante ragazze che vuole passare del tempo con lui.»

«Cosa? E me lo dici solo adesso? E io che pensavo al peggio. E allora dimmi, com'è? È stupendo, etereo e angelico come dicono tutti?» Pronunciò Hyla fantasticando.

Destiny era più scioccata che mai.

«Hyla spero tu stia scherzando. Non ho fatto proprio niente con quel pallone gonfiato.
Semplicemente cercavo il bagno ma sono finita nella sua maledetta stanza da letto.
Mi ha praticamente paragonata a una poco di buono.
Ecco com'è andata.
Contenta? Adesso ti ho detto tutto.» Disse Destiny stanca di ripensare a quella sera.

«Destiny amica mia, devo proprio dirtelo.
Sei proprio scema! Sai cosa darebbero le ragazze per passare anche solamente cinque minuti con quel bellissimo fusto? Me compresa, sia chiaro!
Sei stata non fortunata ma di più, che hai potuto scambiare anche solo quattro chiacchiere con lui.
Mamma mia quanto ti invidio!
Dovresti essere contenta invece di stare così! Togliti quel muso dai viso, forza!
Ma cos'hai in quella testa?» Disse Hyla

The Angel's Oath: The Cursed DreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora