34."Il professore e la studentessa."

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Pov's Giovanni:



Io mi alzo e prendo la mia camicia nera e il mio jeans nero.
E subito preparo la tavola, con le candele e poi apro la porta piano prendendo il cibo che ho ordinato.

Sistemo bene tutto e dopo una decina di minuti, la sento scendere dalle scale.
<<Salve professore.>>
Dice alle mie spalle con una voce roca.

Deglutisco e mi volto verso di lei e subito, mi fa effetto facendomi eccitare.

Lei continua a scendere e indossa una camicia legata mostrando il suo ombelico e il suo piercing che amo tanto, una cravatta abbinata alla gonna che è a quadri rossa, le parigine e le scarpe con il tacco.

<<Oh signorina Wellsy.>>
Dico sorridendole.

<<Wells.>>
Mi corregge scendendo le scale.
Indossa anche i suoi occhiali riposanti.

Mi sorpassa lasciandomi la sua scia di profumo.
Anche questo mi eccita di lei.
Il profumo.

Si avvicina al bancone da colazione e si mette sullo sgabello incrociando la gamba destra sulla sinistra e scoprendo la sua coscia che mi mostra il reggi calze.

<<Professore... Sono venuta perché ho bisogno di ripetizioni.>>
Dice guardandomi maliziosa mentre si arrotola una ciocca di capelli.

Io deglutisco, sospiro e poi mi avvicino.
<<Ripetizioni? Ripetizioni di cosa?>>
Domando.

La osservo mentre mi guarda dalla testa ai piedi.

<<Di lingue professò.>>
Dice guardandomi negli occhi.

Cazzo!
E brava a questo gioco.
Molto brava.
E anche furba e scaltra... Sa toccare i punti giusti.

<<Dove hai difficoltà?>>
Dico avvicinandomi a lei.

<<Vede...>>
Afferma scendendo dallo sgabello e raggiungendomi nel divano.

Ma non si siede.
Gli gira attorno e si appoggia nel bordo del divano.

Io mi volto e la vedo china verso di me.
La camicia aperta mi mostra il fatto che non porta il reggiseno.

Non ho visto molto.
Ma abbastanza da vedere che non indossa il reggiseno.

<<Vieni Wells... Così ti aiuto.>>
Dico malizioso.

Ovviamente a questo gioco perde anche chi cede per prima.
Chi si butta prima sul altro perde.

<<Oh professore...>>
Dice provocante.
<<Lei è un tesoro.>>

<<Per così poco.>>
Rispondo indicandole il divano.
<<Accomodati.>>

Lei si siede e accavalla di nuovo le gambe per poi unire le sue mani e metterle sul suo ginocchio.

<<Allora in che lingua...>>
Dico malizioso.
<<...Hai bisogno di aiuto.>>

<<Della sua.>>
Risponde guardandomi sbattendo gli occhi mentre attorciglia una ciocca di capelli.

<<Della mia?>>
Chiedo spiazzato.

<<Si professore.
Certo! La sua lingua...>>
Dice mostrandomela nel mentre sta parlando.
<<Non insegna l'invlese lei?>>

<<Oh certamente.>>
Rispondo riprendendomi.

<<Da dove iniziamo?>>
Chiede continuando con tono provocante.

<<Da dove vuoi tu.>>
Affermo appoggiandomi con un braccio sullo schienale del divano.

••Amici 23•• Giovanni Tesse •• Destiny ••Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora