Capitolo 19

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Sienna

La scossa che ha percorso il mio corpo dopo che lui ha appoggiato le sue labbra sulle mie è stata forte e imprevista.

Forte perché non mi sarei mai aspettata di reagire così.

Imprevista perché non mi aspettavo che mi avrebbe baciata di nuovo.

E' vero che negli ultimi tempi ci siamo avvicinati molto, ma solo come amici.

All'inizio pensavo che Samuel provasse qualcosa per me, come io lo provavo ma nell'andare del tempo da parte mia ho capito che è solo un gran affetto, come un fratello.

Appena ci siamo staccati i nostri occhi si sono scrutati e senza dire niente ci siamo incamminati verso la macchina, per poi avviarci alla tavola calda.

Ci siamo seduti al tavolo in fondo alla sala dove ci ha fatto accomodare la cameriera e adesso stiamo leggendo il menù.

Mi sento irrequieta quasi a disagio, guardo quell'uomo che mi stà difronte intento a scegliere una pietanza, non capisco a volte quello che gli passa per la testa. Più lo guardo e più mi sembra che sia a disagio per quello che è successo.

Prima che la serata venga rovinata decido di abbassare il menù e affrontarlo.

"Se pensi di aver sbagliato a fare quello che hai fatto, ti dico che non è così" sentenzio seria.

"Non lo penso difatti" mi risponde continuando a leggere.

Il suo comportamento mi fa agitare ed esordisco diretta:

"Tristan guardami!"

I suoi occhi si alzano e si puntano nei miei.

"Ti ho baciata perché lo volevo, Sienna."

La sua voce ha una flemma impressionante, sgrano gli occhi incredula.

Quest'uomo mi confonde totalmente.

"Pensavo... pensavo che tu fossi imbarazzato e mi spiazzi comportandoti così" confesso diretta.

"Mi dispiace deluderti ma l'imbarazzo non fa parte di me" mi risponde senza batter ciglio.

"Sei proprio incredibile" sentenzio scuotendo la testa.

Alza un sopracciglio.

"Solo perché dico la verità sarei incredibile? Bhè voglio vedere quando scoprirai altro su di me, cosa dirai" puntualizza divertito.

Sbuffo sorridendo.

"Dai scegli che è meglio non vorrei metterti in imbarazzo se scegliessimo la stessa cosa. Non vorrei che pensassi cose... maliziose" dichiara sogghignando.

A quel punto gli faccio la linguaccia rimettendomi a leggere e sorridendo tra me e me.

Rientriamo dopo una cena squisita e allegra.

Sapevo dentro di me che dietro a quella facciata di uomo serio, Tristan è una persona alla mano e simpatica ma non pensavo fino al punto di farmi ridere a crepapelle come è successo e farmi dimenticare il dolore, la rabbia delle ore precedenti.

Appena rientrati in casa lui si avvia in bagno e io esco fuori sedendomi sulla sdraio nel giardino dietro casa.

La vista è stupenda, il lago è una tavola di un blu scuro intenso e il cielo è pieno di stelle che brillano una più dell'altra con uno spicchio di luna che fa da guardiana.

Respiro a pieni polmoni l'aria fresca che scivola sulla pelle facendomi chiudere gli occhi assaporando il silenzio che regna attorno.

Qui regna quella pace di cui ho bisogno e lui lo sapeva.

Il vento della rinascita   (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora