Capitolo 8

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Tristan

Chiuso nel mio ufficio sono concentrato a studiare i fascicoli di un caso molto complicato che domattina porterò in aula.

"E' andata via Tristan."

Alzo il viso dai documenti e lo punto sulla figura di Harper, è entrata nella mia stanza e io non l'ho nemmeno sentita.

"Intendi dire Sienna?" le chiedo diretto, annuisce venendomi incontro.

"Se n'è andata via assieme ad Alberto" esclama poggiando le mani sulla mia scrivania.

"Che significa che se n'è andata via con Alberto? Ma non dovevate andare alla clinica Santa Martha?" chiedo incredulo che Sienna sia tornata con lui.

"Lui era lì Tristan, non so bene se fosse nascosto o cosa perché io sono rimasta nella sala d'attesa, fatto sta' che quando è uscita dallo studio della ginecologa era con lui" racconta.

Sbuffo preoccupato alzandomi dalla sedia.

"Che intenzioni hai capo?" mi chiede al volo.

"Andrò dal Giudice Matlock a farmi firmare una diffida nei confronti di Alberto e poi andrò a consegnargliela io personalmente" le spiego.

Harper annuisce lasciandomi andare.

Un ora dopo vengo accolto in casa Jenkins da Mia, i nostri sguardi si incontrano il suo è sempre duro, austero, il mio è distaccato.

"Cosa ci fai in casa mia un'altra volta?" chiede altezzosa.

"Voglio parlare con Alberto" esclamo perentorio, lei sogghigna beffarda passandosi una mano tra i capelli che ora ha tinto di biondo, e poi se la mette in tasca assumendo così una postura strafottente.

"Mio fratello non è in casa."

"Non ti credo" l'accuso di mentire, e lei si avvicina così tanto a me che i nostri respiri si mescolano tra loro.

"Mio fratello non ha bisogno di farsi proteggere da me, se fosse qui te lo avrei detto" esclama diretta.

"D'accordo se è come dici fagli avere questo da parte mia" le domando porgendole la lettera che al suo interno contiene la diffida."

Mia posa lo sguardo sulla busta che le sto porgendo e poi lo porta sui miei occhi, ci fissiamo intensamente e per qualche attimo rivedo la ragazza spensierata di una vita fa.

"Non faccio da postina a nessuno, ripassa magari la prossima volta sarai più fortunato" mi suggerisce beffarda.

Stringo la mascella per poi inspirare ed espirare per quietare la mia ira prima che scoppi.

"Non ho tempo per i tuoi giochetti Mia."

"Io ne ho perso fin troppo di tempo con te Tristan, e non è la parte più importante che ho perso" Controbatte con astio.

Flashback

"Tristan..." la voce allegra della mia ragazza che mi chiama a gran voce risuona per il giardino del campus, seduto sull'erba a studiare mi alzo in piedi vedendola correre verso di me con un sorriso a trentadue denti, sorrido a mia volta nel vederla così felice, mi si fionda in braccio appendendosi a mo' di koala e mi stringe forte a se.

"Ti devo dire una cosa importante, bellissima, sono così emozionata" dice tutto d'un fiato, sorrido perché la sua gioia è contagiosa.

Si stacca dal mio corpo intreccia le mani alle mie i nostri occhi si agganciano e io sono rapito dal suo sguardo radioso.

"Amore aspettiamo un bambino" la sua felicità è alle stelle mentre io rimango completamente di sasso.

Fine flashback.

Il vento della rinascita   (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora