Capitolo 22

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Tristan

Non appena Sienna se ne va decido di seguire il suo consiglio e di parlare con Mia, glie lo devo dopo il modo in cui mi sono comportato con lei.

Prendo il telefono e la chiamo, mi risponde al quinto squillo.

"Pronto, Tristan come mai questa chiamata?" domanda sorpresa.

"Ti devo parlare è molto importante" le rispondo con trepidazione.

La sento sospirare e penso mi dirà di no e invece con mia sorpresa mi dice che va bene.

"Dove sei?" chiedo all'istante.

"Sono a casa ti mando l'indirizzo."

"Grazie tra poco sarà da te" riattacco ed esco dallo studio.

Arrivo al piano attico di un famoso palazzo dopo una buona mezz'ora. Fermo davanti alla porta di legno massiccio inspiro ed espiro più volte per calmare la tensione che sento e poi suono il campanello, pochi istanti e mi apre la porta.

Sulla soglia accanto a lei c'è Sam, non ne sono affatto meravigliato ultimamente passa sempre più tempo assieme a lei.

Samuel mi scruta per qualche secondo.

"Trattala bene" mi ordina.

"Non preoccuparti" ribatto rassicurandolo e non appena ci lascia Mia mi invita a seguirla.

Mi guardo intorno è un appartamento molto luminoso e lussuosissimo, ma non mi sembra molto femminile.

"È molto bello questo posto anche se non ti rispecchia molto" esclamo mettendomi a sedere sul divano accanto a lei.

"Non è casa mia sono ospite di un amico."

E proprio mentre lo dice la porta di casa si apre e appare un uomo che a occhio e croce deve avere la mia età, vestito con jeans e camicia bianca ci saluta cordialmente venendo qui da noi.

Ci alziamo entrambi in piedi e Mia fa le presentazioni.

"Diego Marquez ti presento Tristan Bradshaw."

Ci scambiamo una stretta di mano e mi chiede come ci si senta ad essere l'avvocato di cui l'intera città ultimamente parla.

"Fa uno strano effetto lo ammetto ma dopo un po' ci fai l'abitudine e non ci fai più caso" rispondo garbatamente.

"Spero vinciate la causa, Alberto Jenkins si merita di marcire in carcere per quello che ha fatto a sua moglie."

E non solo a lei dico dentro di me.

"Farò tutto quello che è in mio potere per vincere il processo" dichiaro con sicurezza e lui annuisce.

"Io vado in palestra stasera esci con me e i ragazzi?" si rivolge a Mia che annuisce con un sorriso.

"Certamente vengo volentieri" risponde lei e lui si congeda sparendo lungo il corridoio di casa.

"Veniamo a noi Tristan, perché sei qui di cosa mi devi parlare?"

"Di noi due e di che bastardo sono stato con te" esordisco sentendomi in imbarazzo.

Si irrigidisce alle mie parole cercando di mascherare la sua sofferenza.

"Non sentirti obbligato a farlo" risponde in tono triste.

"Ma devo Mia perché è giusto. Convivo con questo peso ogni singolo giorno" le confesso sincero.

"E cosa vorresti esattamente da me? Il mio perdono?" chiede con rabbia.

"Si, vorrei il tuo perdono per quello che ti ho fatto" ammetto sincero. Scuote la testa e mi fulmina con lo sguardo.

Il vento della rinascita   (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora