Capitolo 19 - Emis Killa

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Tutti i momenti in cui rido tutti i miei sacrifici, i fratelli di cui mi fido e tutti i miei amici. Le mie esperienze, i miei sbagli che ho fatto in questa vita, questo è il mio mondo, sta in alto solo chi va in salita.

Pensavo a me col mondo in mano, ma senza te dov'è che vado?

Credo ancora nell'amore nonostante ho i cerotti sul cuore.

Da bambini si sta meglio perché un ginocchio sbucciato è sempre meglio del cuore spezzato.

Lividi e baci, separarli non siamo capaci.

Si, la terra è una partita, la terra è solo un campo, io corro verso la porta ma qualche volta inciampo, per me volevano un lavoro, un futuro diverso, ma non giocavo per loro, giocavo per me stesso.

E stavo pensando a noi, una coppia quaggiù come le altre, che riescono nel loro piccolo anche se pensano in grande, che hanno preso la vita per gioco, cavalcando i binari di un treno, che si prendono insulti per poco e si vogliono per molto meno.

Mi fa schifo il vostro barboncino, io ho due pitbull dentro al mio giardino, che fanno la guardia perchè dove vivo se mi entrano i ladri in casa io sparo per primo.

La vita non si ferma di fronte a niente, io sono ancora in piedi intorno ho tutta la mia gente.

Perchè le persone più son sole meno qualcuno le vuole.

A volte vorrei fermare il tempo in quegli attimi in cui sto ridendo e mi scordo che vivere in fondo corrisponde a morire a rilento.

Ci insegnano che là in alto c'è un tipo vestito di bianco che prende e che da, che la morte si veste di nero. Ma la vita che colore ha?

Cadere e poi rialzarsi, piangere e poi sorridere, tu l'hai chiamata sofferenza, io lo chiamo vivere.

Tutti i soldi del mondo non comprano l'amore.

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