"Allison è convinta che tu abbia delle risposte." Affermai.
"Immagino di sì, cosa vuoi sapere?" Mi domandò Luke.
"Iniziamo dal fatto che sono morto e poi resuscitato. Cos'è successo? Poi mi ero risvegliato con la vista sfocata, il cibo è insapore e... come posso essere così veloce?"
"Credo ti abbiano già raccontato la parte dell'ibrido, adesso sei anche metà vampiro. E quando un vampiro è in transizione, gli occhi devono abituarsi, dato che la vista sarà superiore a quella umana. Come vampiro, credo tu debba nutrirti anche di sangue per sopravvivere.
Non so se esistano altri ibridi, perciò non sono in grado di sapere se il gusto tornerà..."
"Aspetta! Mi stai dicendo che per voi il cibo è insapore?" Lo interruppi.
"Dipende cosa intendi con cibo, il sangue ha un sapore delizioso." Scherzò lui.
"Cosa altro sai?"
"So che come ibrido, dovresti essere la creatura più forte e veloce.
Vorrei che tu ricordassi, che sei anche umano, in fondo. Resta aggrappato alla tua umanità, sempre."
"Questo è tutto quello che so..." disse, voltandogli le spalle, allontanandosi in direzione opposta.
"Davvero? Io credo che tu ti stia sbagliando..."
"Di che stai parlando?" Domandò con circospezione, immobilizzandosi sul posto.
"Perché?" dissi "Per quale ragione mi hai aiutato?"
"Ho visto che avevi bisogno di aiuto..."
"Sul serio? Non hai altro da fare nella vita, così hai deciso di tenermi d'occhio e spuntare fuori a salvarmi quando ne ho bisogno?"
"Bè..."
"Non voglio altre bugie, voglio la verità!"
"Hai ragione. Non so come la prenderai quando saprai quanto ho da dirti e se ne sarai contento, ma, vedi............io......... sono tuo padre."
"COOOOOSAAA?" Sul mio volto apparve un'espressione sorpresa e incredula. "Ti credi divertente?"
"Non sto mentendo... nel momento in cui nascesti, la mia setta venne a conoscenza del fatto che tu fossi un ibrido. Ti avrebbero eliminato, così dovetti ingannarli, fingendo di ucciderti.
Da quel momento in poi ti ho sempre tenuto d'occhio, per sapere tutto di te, la persona che eri diventata.
E credimi, ne sono molto fiero!" Sorrise.
Avrei potuto rispondere qualsiasi cosa, dire che ero felice di averlo scoperto o incredulo, avrei potuto semplicemente sorridere. Ma ero rimasto immobile, con la bocca aperta, da cui non ne usciva alcun suono.
Lui mi rivolse un sorriso di intendimento e continuò a camminare, finché non sparì tra gli alberi.
Fatto ritorno a casa, trovai la tavola apparecchiata. Lexi e Allison erano già accomodate sulla loro sedia, aspettando il mio ritorno; la mamma, invece, era in cucina a preparare i piatti.
Aiutai mia madre a portare i piatti a tavola e raccontai l'accaduto.
Mia madre si mostrò sorpresa, ma subito dopo mi sorrise dicendomi quanto meritavo di avere la mia famiglia.
Lexi non pronunciò una parola, se ne stava lì in silenzio ad ascoltare.
Allison invece non si mostrò molto stupita.
Allison! Lo sapeva già?
Così, mi voltai verso di lei ed espressi i miei pensieri "Tu lo sapevi già, non è vero?"
"In realtà no!" Mi rispose in fretta "Ma lo immaginavo, non volevo dirtelo perché non ne ero sicura..."
~~🐺~~
Noi ragazzi eravamo accomodati sul divano, intenti a guardare un film.
"Oddio! Spero riesca a scappare in tempo!"
"Non credo proprio, adesso lo uccide... Ah ah! Lo sapevo!"
"Ragazzi, abbassate il volume della voce!" Esclamò mia madre dalla cucina, occupata a guardare uno show televisivo.
Ad un certo punto si sentì il rumore di vetri infranti e un urlo, proveniente dalla cucina, così mi alzai dal divano e corsi in direzione del suono.
"Mamma!" Esclamai. Quando raggiunsi la cucina trovai pezzi di vetro, sparsi sul pavimento. La TV era ancora accesa, e la sedia era caduta sul pavimento e... era vuota.
Poco dopo, Allison e Lexi mi raggiunsero, intuendo ciò che era successo.
"Chi è stato?" Mi chiese Allison.
"I cacciatori... non c'è altra soluzione, chi altro potrebbe essere veloce quanto me, o quasi!?"
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Jake e il branco
WerewolfEstratto: "Correvo di gran carriera tra tanti arbusti, sentivo il respiro mancare nonostante il vento mi sbattesse sul viso e le gambe iniziassero a cedere; ma non potevo fermarmi, non potevo rallentare o loro mi avrebbero preso."