Lexi è una mia vecchia amica che mi ha aiutato numerose volte. Se dovessi affidare a qualcuno la mia vita, lei sarebbe la persona giusta.
La sua casa si trovava in un piccolo quartiere povero all'angolo della città. Era il luogo perfetto per nascondersi dato che nessuno, se non i residenti, ci mettevano piede.
Il suo appartamento era situato alla fine della strada, le erbacce ricoprivano gran parte del cortile e il palazzo sembrava pronto a crollare da un momento all'altro, non era affatto cambiato dall'ultima volta.
Raggiungemmo l'ultimo piano e bussai alla porta.
Sentì un rumore di passi avvicinarsi alla porta e Lexi sbuffare e chiedere con tono annoiato "E ora chi è?"
Quando aprì la porta la sua espressione mutò: era sorpresa nel vederci ma anche un po' nervosa.
"Cosa ci fate qui?" Domandò dopo un breve silenzio.
"Loro mi avevano trovato, dovevo andarmene. C'è qualche problema?"
"Entrate" disse soltanto.
Prendemmo posto al tavolo in cucina. La stanzanon era cambiata molto ma erano presenti due mensole malridotte fissate cosìmale che non mi sarei meravigliato se fossero cadute. Aveva aggiunto all'angolodella cucina un vecchio orologio che emetteva un suono intermittente e assordante. Lexi seguì il mio sguardo e mi avvertì "All'inizio il rumore può sembrare fastidioso ma ci si abitua."
"Un caffè?" Ci chiese in seguito.
Io e Allison annuimmo mentre Lexi preparava tre tazzine. Continuava a lanciarmi strane occhiate finché non ci porse i caffè e sedette al tavolo.
"Non saresti dovuto venire!" Mi guardò con rimprovero.
"Non pensavo che per la mia migliore amica fossi un peso" scherzai con un finto tono offeso.
"Certo che no, ma questo posto è più pericoloso di casa tua per quelli come noi!" Esclamò allarmata "Questo posto pullula di cacciatori"
"E allora perché sei ancora qui?"
"Perché questa è casa mia! Non ho intenzione di perderla a causa dei cacciatori! E poi andando via adesso desterei più sospetti!" Ci spiegò
"Ma non preoccuparti Jake" aggiunse " puoi restare senza avere problemi... devi solo integrarti!"
"Di che stai parlando?" Replicai.
~~🐺~~
Era arrivata l'ora di pranzo e io, Allison e Lexi consumavano tre panini al fast-food situato in un spazioso piano terra del palazzo accanto a quello di Lexi.
Era aperto tutta la settimana, i prezzi eranoeccessivamente bassi e non sembrava molto pulito. Per non parlare del fatto chenon era del tutto in regola. Ma come ho detto prima, nessuno mette piede inquesto quartiere, perciò nessuno ne era minimamente preoccupato. Si poteva pasteggiare sulle scale ma la maggior parte dei vicini era solita portarsi la propria sedia per restare a chiacchierare con gli altri. Compresi subito che la gente, che sembrava a primo impatto diffidente, era molto loquace.
Anche Allison, che per tutto questo tempo era rimasta al mio fianco, ora sedeva con gli altri ragazzi della sua età, con un sorriso così raggiante che avrebbe potuto illuminare tutta la stanza.
Poco prima di andarcene Lexi ci ricordò i nostri prossimi acquisti: libri e quaderni.
All'indomani avremmo cominciato la scuola!
"È il modo migliore per integrarci" Mi spiegò Lexi e così dovetti accettare a malincuore.
Domani sarà la prima volta che metterò piede in una scuola dopo tanti anni.
Da quando ho scoperto ciò che ero in realtà, ho dovuto abbandonare la scuola. Fortunatamente non sono così indietro: quando conobbi mia madre mi insegnò tutto ciò che ricordava e studiavo gli argomenti più vecchi dai libri di mia sorella.
Allison, al contrario, non vedeva l'ora di cominciare la scuola. Io acquistai solo ciò che era strettamente necessario, mentre Allison si procurò anche molta cancelleria e un blocco da disegno.
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Jake e il branco
LobisomemEstratto: "Correvo di gran carriera tra tanti arbusti, sentivo il respiro mancare nonostante il vento mi sbattesse sul viso e le gambe iniziassero a cedere; ma non potevo fermarmi, non potevo rallentare o loro mi avrebbero preso."