PARTE SECONDA: LEXI
Ero seduta sul bracciolo del divano, al mio fianco c'era un Allison afflitta per la partenza del fratello, furiosa per averla lasciata e preoccupata per ciò che potrebbe succedergli.
Sapevo che voleva proteggerla e riuscivo a comprenderlo nonostante fossi in disaccordo con la sua scelta.
Allison scattò in piedi e con passo felpato si diresse in cucina. Richiamò la mia attenzione così la imitai.
La vidi rovistare, con fare brusco e affrettato, tra i cassetti, sulle mensole, nella cabina armadio.
"Allison!" La richiamai.
Lei si voltò, dai suoi occhi verdi sgorgavano lacrime e le mani le tremavano. "Dobbiamo trovarlo! Lo U-CCI-DE-RANNOOOOO! TI PREGOOOO..."
"Tranquilla lo troveremo! Ti prometto che andrà tutto bene!" La abbracciai, cercando di calmarla.
Mi staccai da lei e con un sorriso rassicurante le dissi: "Quanto sei brava con il computer?"
Le mostrai lo studio: uno stanzino, un piccolo corridoio chiuso da due porte della stessa tonalità di bianco del muro, in modo da confondersi.
Solo io e Jake ne eravamo a conoscenza fino a questo momento.
Le pareti erano dello stanzino erano in legno, un semplice lampadario bianco a forma di cubo pendeva dal soffitto e ricadeva su una grande scrivania in mogano. Su di essa era appoggiato sulla sinistra un computer, munito di un mouse e webcam e sulla destra erano accatastate cartelle e documenti. Dietro alla scrivania era situata un'imponente libreria: ai piani più alti erano stati riposti dei libri, mentre più in basso c'erano oggetti di cancelleria.
"Quelli non sono libri di narrativa, non è vero?" domandò Allison, soffermatasi ad ammirare la mia libreria.
"No, ai piani più alti ci sono le enciclopedie, successivamente registri di numeri telefonici, mappe delle città, quotidiani e dabbasso puoi notare la cancelleria, i fogli di carta e il mio pranzo."
"Il tuo pranzo? È il contenitore blu accanto alle matite?"
"Esatto! Durante una giornata di duro lavoro si devono riacquistare le proprie energie!"
"Cosa fai in questo studio?"
"Niente di importante, ci lavoro."
"E allora perché tenerlo nascosto?" Mi domandò furbamente. "Cosa hai da nascondere? Non sottrai dalla vista un semplice studio per lavorare, a meno che ci sia qualcosa che tu non voglia far sapere..."
~~🐺~~
Le sorrisi orgogliosa della sua intuizione e spiegai "Tre anni fa, quando arrivai qui, scoprii subito l'esistenza di numerosi branchi di licantropi. Si spostavano sempre in branco, perciò all'inizio riuscivano a tenere testa a un cacciatore.
Successivamente, in questo paesino arrivarono più cacciatori con molta esperienza... il branco, nonostante il numero, era abbastanza debole. Così decisi di creare questo studio, in modo da aiutare i lupi in pericolo. Come puoi vedere sono brava a combattere ma sono anche in grado di hackerare una telecamera."
"Dove hai imparato?" Mi chiese Allie.
"Prima di diventare un licantropo volevo specializzarmi in informatica. Ora però, qua servi tu!" continuai "Jake mi ha detto che sei molto brava a usare il computer; non ti sarà difficile manomettere le telecamere del paese."
Lei mi sorrise.
"E tu invece? Che farai?" Mi domandò.
"Devo fare una ricerca... poi andrò a recuperare tuo fratello... avvisami quando lo trovi."
Lei annuì "Aspetta... quali ricerche?"
"Non trovi strano che i cacciatori seguissero solo Jake... sono in questa cittadina da tanti anni e non è mai successo nulla... arriva lui e viene trovato in una settimana o giù di lì. Come se non bastasse non ho mai incontrato qui dei cacciatori così esperti, non lo trovi così... insolito?" Lo dissi tutt'un fiato.
"Per non parlare della trasformazione, ricordi? Si è trasformato senza la luna piena!" Mi rammentò Allison "Che diavolo sta succedendo?"
"Vorrei saperlo anch'io..." dissi, raggiungendo la libreria. Estrassi un libro e cominciai a ricercare quale informazione utile. Pensai al mio migliore amico e mi augurai che stesse bene.
STAI LEGGENDO
Jake e il branco
Hombres LoboEstratto: "Correvo di gran carriera tra tanti arbusti, sentivo il respiro mancare nonostante il vento mi sbattesse sul viso e le gambe iniziassero a cedere; ma non potevo fermarmi, non potevo rallentare o loro mi avrebbero preso."