CAPITOLO 6 - TRASFORMAZIONE SENZA LUNA PIENA

31 5 1
                                    


Era l'ultima ora di lezione e il momento in cui dovevamo mostrare la nostra presentazione. Al contrario di Lexi io ero molto tranquillo: avevo studiato la mia parte e avevo approfondito l'argomento, nel caso la prof. avrebbe voluto porre qualche domanda.

La maggior parte dei ragazzi, invece, era intento a ripetere la propria parte anche ininterrottamente a causa dell'ansia. E poi c'era Cameron... da soli dieci minuti aveva iniziato a studiare il suo elaborato.

Arrivato il nostro turno, io e Riley presentammo senza intoppi il nostro lungo e dettagliato operato al punto che la professoressa si complimentò con noi.

Successivamente arrivò il turno di Lexi e Cameron; nonostante il nervosismo la presentazione di Lexi fu impeccabile, Cameron invece abbassava ripetutamente lo sguardo sul suo foglio. Quando la mia migliore amica tornò al suo posto mi complimentai con lei e risposi alla sua domanda "Sono andata bene?" con un gesto della mano. Nel momento in cui stesi il pollice per risponderle ok, sentii l'osso spezzarsi. "Ahi!" esclamai, fortunatamente non urlai, non volevo attirare l'attenzione!

Alzai la mano, chiedendo alla professoressa di andare in bagno e uscì dalla classe. Riuscii a mettere un piede fuori dalla classe quando sentii spezzarsi anche l'osso della gamba sinistra. Non potevo trasformarmi, non ora. "E poi" pensai "come faccio a trasformarmi senza la luna piena?".

Questa non era la prima volta che accadeva, ma non mi ero mai rotto una dozzina di ossa senza il plenilunio. Recentemente mi capitava di spezzarmi un osso o due, non di più. Svolsi delle ricerche sulla trasformazione senza la luna piena, ma non trovai niente: risultava impossibile.

Iniziai ad andare nel panico ....e se mi fossi trasformato qui? Non solo mi avrebbero scoperto, ma avrei potuto anche ferire qualcuno. Per un caso fortuito, un uomo di una trentina d'anni mi porse una bottiglietta contenente una sostanza che avrebbe rallentato la trasformazione: lo strozzalupo! Presa in grandi quantità era come un veleno per la mia razza ma una piccola dose avrebbe rallentato la trasformazione.

Ne bevvi un sorso.

Sentì il respiro mancare e il dolore propagarsi in tutto il corpo.

L'uomo aprì una finestra e mi intimò di correre verso la foresta dove avrei potuto completare la trasformazione.

~~🐺~~

Tornai a casa il giorno seguente, fu Allison ad aprire la porta. Il suo sguardo si illuminò nel momento in cui mi vide.

"Jake, dove sei stato? Eravamo davvero preoccupate" chiese Allison

"Domanda migliore: cos'è successo?" Fu la domanda di Lexi, affacciata all'ingresso.

Raccontai alle ragazze della trasformazione improvvisa, dello strano uomo che mi ha aiutato, specificando che non era presente la luna piena.

"È davvero strano!" Commentò la mia amica.

Entrambe le ragazze formularono le loro ipotesi, ma nessuna di esse sembrava verosimile. Alla fine, decidemmo che sarebbe stato inutile perdere tempo ad architettare storie appena verosimili.

Lexi agguantò la sua borsa, riposta nel suo armadio e raggiungemmo il parco.

Io, come mia sorella, restai stupito dalla dimensione del posto. Non solo era spazioso ma era anche tenuto molto bene: il prato era completamente ricoperto da fiori, la maggior parte di essi non era neanche sbocciata, erano presenti papaveri, margherite, lavanda.

Un'altra area del parco era stata sottratta dalle giostre. Al momento erano presenti una decina di bambini che salivano o atterravano giù dallo scivolo.

Noi tre eravamo adagiati su una panchina in marmo quando Allison suggerì al resto del gruppo di acquistare un gelato, da una delle gelaterie più conosciute del paese.

Lexi estrasse il portafoglio dalla sua borsa color nocciola, lo aprì e calcolò la somma di denaro che aveva in possesso.

"Ok, si può fare" annuì Lexi.

Allison sorrise alla ragazza e con un passo svelto e leggero si incamminò verso la gelateria seguita a ruota da me e Lexi.

Arrivati a destinazione acquistarono due coni ed io un caffè. Mentre Allison gustava il cono notò un uomo in particolare ordinare qualcosa.

Si voltò verso di me che, a mia volta, spostai lo sguardo sull'uomo. Poteva avere all'incirca una trentina di anni, indossava una tuta da lavoro nera e uno zaino di cuoio.

"Che c'è? Non capisco..." dissi.

"Guarda la sua borsa!" Mi spiegò Allison allarmata.

Esaminai lo zaino e riuscii a intravedere delle armi presenti all'interno e la bottiglia presente nella tasca esterna era quasi certamente dello strozzalupo. Era un cacciatore.

Io e Lexi ci scambiammo uno sguardo d'intesa e ci allontanammo lentamente dal negozio. Presi mia sorella per il braccio e la trascinai lungo la strada a destra.

"Perché continui a spingermi?" sbottò Allison "ce ne siamo andati ormai e hai fatto cadere il mio gelato!".

"È ancora dietro di noi Allie" le rispose dolcemente Lexi

"E non preoccuparti per il gelato, ci sono ancora abbastanza gelaterie da provare" la tranquillizzò Lexi che le restituì un sincero sorriso.

"Come fa a sapere..." iniziò Allison girando lo sguardo dietro di lei

"Non ti voltare" la interruppi in modo brusco "Non lo so, deve averci riconosciuto in qualche modo o avrà sospettato di noi"

"Ci siamo allontanati troppo in fretta" diede voce ai suoi pensieri Lexi "non dovevamo neanche andarcene, Allie non aveva finito il gelato ed eravamo entrati poco prima di lui"

"Magari ci seguiva da un po'" suggerì Allison.

Jake e il brancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora