-Ehi scusa!-alzo lo sguardo dallo schermo del cellulare sul quale è concentrata la mia attenzione-Scusa! Ehi tu!-il ragazzo che si è fatto spazio a suon di gomitate tra la folla per arrivare al bancone del bar del locale agita le braccia per attirare l'attenzione del barista richiamandolo più volte in tutte le lingue del mondo-Ehi!-
Con un piccolo balzo sui miei tacchi vertiginosi scendo giù dallo sgabello sul quale sono seduta ormai da un po'-E' inutile-provo a interrompere questo suo moto perpetuo. Sistemo lo smartphone della micro borsetta che porto con me-E' inutile che provi a richiamare la sua attenzione-il ragazzo, resosi probabilmente conto del fatto che mi stia rivolgendo a lui nel vano tentativo di sovrastare con la mia voce squillante la musica altissima della discoteca si volta a guardarmi. Scuote la testa. Con un italiano incerto esclama "NON CAPIRE". Fantastico. Alzo gli occhi al cielo. Per una volta che provo a non farmi i fatti miei ed essere gentile mi trovo giustamente a dover interagire con uno che nemmeno capisce cosa sto dicendo perché non è italiano. Sfodero il migliore del mio inglese-E'inutile che provi a chiamare il barman non ti ascolterà mai-
-Perché?-
-Perché non sei una donna con un minidress dalla scollatura vertiginosa-
-Beh allora chiamalo tu-Allarga le braccia-Dal momento che sei vestita così dovrebbe funzionare!-Mi squadra dall'alto della sua "gigantezza" e mi sento osservata come ai raggi x . Anche offesa. O apprezzata. Non sai mai quale sia il limite dietro questo tipo di affermazioni da parte di uno sconosciuto.
-Impossibile-accenno a una risata.
-Allora mi stai prendendo in giro!-
-No-gli appoggio una mano dalle lunghe unghie laccate di nero sull'avambraccio-E' che con me non avrebbe alcun effetto questa cosa-
-Non capisco-Beh allora non è vero che non capisci solo la lingua italiana. E' che forse non capisci proprio un emerito cazzo mio caro.
-Lo conosco-indico il barman indaffarato a fare i cocktails dietro il bancone ondeggiando a ritmo di musica-E sono sicura di non essere il suo tipo di donna anche se mi mettessi nuda sul bancone-
Il ragazzo straniero mi rivolge uno sguardo confuso. Prendo un respiro profondo-E' mio fratello-schiude le labbra alla mia rivelazione-Il barman è mio fratello-ci sciogliamo insieme in una risata-Come mai hai bisogno di lui?-
-E' terminato l'alcool al nostro tavolo-
-Dove siete?-Punta all'area riservata, quella con su scritto VIP, separata da noi comuni mortali da un plexiglass specchiato che riflette e rifrange le luci stroboscopiche.
-Oh, capisco-annuisco piano con il capo-All'improvviso durante la fashion week qui a Milano vi trasformate tutti in vip-
-Magari qualcuno lo è davvero non credi?-
-Certo, può darsi-mi sistemo sul naso gli occhiali degnandomi di metterlo a fuoco con più attenzione-Quindi tu saresti...-apre la bocca per provare a rispondermi-Aspetta provo a indovinare!-lo interrompo prima che possa emettere un suono qualunque-Sei un imprenditore della moda-scuote il capo-Allora sei un modello-
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My V.I.P.
FanfictionNella vita ordinaria di Elisabetta piomba all'improvviso un personaggio famoso.------ ---- -Ah in ogni caso-mi porge la mano al cui polso è stretto un orologio argentato dall'enorme quadrante dal valore di migliaia di euro-Piacere, Taylor Zakhar Per...