Capitolo 15

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-Sai che giorno è oggi vero?-

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-Sai che giorno è oggi vero?-

Non ci penso su più di tanto-Martedi?-

-Si intendevo che data-Taylor svolta l'auto a destra e si ferma davanti ad un enorme cancello che si spalanca davanti a noi. Entra nel vialetto.

-13 Febbraio-

-Esatto-è come se si aspettasse una mia epifania che tarda ad arrivare-Ecco non vorrei tu fraintendessi-fatica a trovare le giuste parole-La coincidenza per cui stasera ti ho portato qui-

Sgrano gli occhi. Realizzo in breve tempo a cosa sta facendo riferimento.

-Non mi va di passare per il solito smielato di turno-

-Ma tu sei schifosamente smielato Tay Tay-

-Anche tu hai preso a chiamarmi in questo modo?-

-Ti ci chiamano tutti in questo modo-parcheggia l'auto nello spazio antistante l'ingresso dell'immensa villa in cui mi ha condotto.

-Porca miseria chi ci vive qua? Madonna?-

-No-si sistema il bavero della giacca-Christopher il mio agente-

-E' più ricco di Madonna?-

-Non ne ho idea-scuote la testa sorridendo. Mi prende per mano e con lui salgo i gradini che ci separano dall'immenso portone d'entrata. Un addetto alla sicurezza dalle sembianze simili a quelle di un maggiordomo ci spalanca l'ingresso. Mi sento tanto inadeguata vestita in maniera così semplice con un jeans e una t-shirt. Se solo Taylor la smettesse di essere così misterioso nei suoi inviti stravaganti...

Una ragazza ci viene incontro a passo svelto facendo risuonare i tacchi bassi sul pavimento di marmo lucido rosa salmone.

-Ti presento Jaqueline-Taylor ci introduce-Jaqueline lei è El-la donna sorride senza proferire parola-El segui Jaqueline, ti darà quello che ti occorre io invece andrò di là a fare altrettanto e ci vediamo dopo-

A Taylor piace organizzare eventi dove c'è qualcuno pronto a darmi un cambio d'abito adeguato. Dev'essere un suo feticcio.

-Potevi dirmelo prima si trattava di una spa sono povera ma ci sono stata altre volte in vita mia-siamo avvolti da candidi accappatoi.

Sorride, ancora-Eri mai stata in una spa privata nel sottoscala di un appartamento nel cuore di Hollywoord ricavata sotto una cava di marmo risalenti al 17esimo secolo ?-

-No-mi guardo intorno con aria incredula. Ci sono tante lucine blu e rosa che rendono l'atmosfera ancora più rilassante-Non credevo nemmeno che Hollywood esistesse nel 17 esimo secolo-

La mia affermazione gli suscita una risata incontrollata.-Spero che di là con Jaqueline hai trovato tutto quello che faceva al caso tuo-lo guardo con una punta di imbarazzo mentre si libera dell'accappatoio che lascia su una seduta in pietra poco distanza dalla piscina di acqua termale profumata al bergamotto e fumante davanti a noi. Mi svesto anche io mostrandomi fasciata dal bikini nero che ho scelto di indossare:semplice ma a suo modo sensuale. E' buffo il modo in ci stiamo guardando come se non ci fossimo mai visti svestiti-Dovrebbero darti più scene di nudo Tay-non riesco a nascondere il mio disagio-Questo costumino bianco striminzito poteva risultare meno ridicolo solo su un corpo come il tuo-il mio vuole essere un complimento non troppo velato. Scendo lentamente i gradini anche essi in marmo e mi abituo alla temperatura dell'acqua. Faccio una piccola immersione per bagnarmi del tutto i capelli e mi ritrovo di fronte a lui che mi aspetta appoggiato ad uno dei bordi della vasca con su stampata quell'espressione maliziosa di chi è pronto a fare qualcosa di poco consono. Mi avvicina prepotentemente al suo corpo villoso, abbronzato e definito tirandomi a sé. Cominciamo a baciarci sempre più in maniera passionale, insistentemente, a piccoli morsi. Le sue labbra premono sulla mia pelle. Porto la testa all'indietro lasciandomi completamente assuefare dall'odore del bergamotto e dalla sua mano che sposta gli slip del mio costume, mi solletica, prima di farmi entrare in contatto con la sua erezione.

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