-Avete una strana concezione del divertimento –sbadiglio-Un locale con luci soffuse e in sottofondo un concerto di musica Jazz non è proprio quello che definirei una botta di vita-mi appoggio alla carta da parati color borgogno-Oltretutto questi pantaloni a zampa pseudoeleganti sono scomodissimi e mi fanno sembrare un cantante anni 80-
-Sono gusti per èlite raffinate- rivolgo a Taylor uno sguardo interdetto-E no, non sono nemmeno i miei a dirtela tutta-si salva in corner.
-Senti-appoggio una mano sul suo braccio-Che ne diresti di svignarcela e andare al locale dove sta suonando mio fratello?-
-Tuo fratello?-
-Si oltre ad essere un barman poco gentile è anche un chitarrista-
-Mi garantisci che si tratta di musica migliore?-
-Decisamente-lo trascino via per un braccio non permettendogli nemmeno di recuperare la sua giacca. Sgattaioliamo fuori dal luogo in cui si sta svolgendo questo party esclusivo per dirigerci a qualche chilometro di distanza nel sottoscala dove c'è tutt'altra atmosfera. Scendiamo i gradini che ci portano al pub stracolmo di gente vestita in modo casual e con un atteggiamento rilassato: non c'è nessuno che stia lì a giudicare cosa sei e cosa indossi. Nella stanza semibuia è quasi del tutto impossibile che riescano a riconoscere chi è Taylor e realizzato ciò è lo stesso Taylor a sciogliersi in un sorriso liberatorio.
-Tuo fratello è quello in fondo?-Tiene alto il tono della voce per sovrastare la musica rock. Annuisco rimanendo esterrefatta come al solito dalla maestria che scorre nelle sue vene quando imbraccia quello strumento musicale croce e delizia di momenti più o meno rumorosi che accompagnano i miei ricordi da sempre. Indossa una camicia scura a mezza manica lasciata sbottonata sul petto, tanto quanto basta a mandare in visibilio le ragazzine urlanti proprio come una celebrità.
-Non è che hai una cotta per mio fratello?-azzardo non del tutto ironica al mio nuovo amico.
-No è decisamente troppo egocentrico per i miei gusti-specifica rimanendo all'ascolto della musica che proviene dal palco-Ma credo che la tua collega invece ce l'abbia-indica Marina che ha riconosciuto tra la folla dallo sguardo sognante rivolto al mio gemello che nemmeno si è accorta del nostro arrivo.
-Si, lo so-alzo gli occhi al cielo-Quello stronzo se la porta occasionalmente a letto e continua a spezzarle il cuore in maniera indegna-
Lo prendo per mano in un gesto istintivo facendomi largo tra la folla e ho la piane percezione di quanto in realtà la mia amica sia realmente presa da mio fratello Marco se nemmeno si è preoccupata più di tanto della presenza così ravvicinata di uno dei suoi idoli. Scambio uno sguardo eloquente con Taylor grato tutto sommato di non essere il centro delle sue attenzioni notoriamente poco sommesse. Ondeggiamo a ritmo dei brani che si susseguono per più di un'ora fino al termine della performance. Sceso dal palco mio fratello ci raggiunge circondato da alcuni ammiratori che gli chiedono foto e autografi.
STAI LEGGENDO
My V.I.P.
FanfictionNella vita ordinaria di Elisabetta piomba all'improvviso un personaggio famoso.------ ---- -Ah in ogni caso-mi porge la mano al cui polso è stretto un orologio argentato dall'enorme quadrante dal valore di migliaia di euro-Piacere, Taylor Zakhar Per...