Capitolo 3

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Bussano al campanello

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Bussano al campanello. Provo a coprirmi il viso con il lenzuolo ma la luce che filtra dall'esterno è troppo forte per ignorarla. Mi giro dall'altro lato del letto allungando un braccio. Accanto a me il letto è tiepido ma vuoto. Apro lentamente gli occhi. Mi sgranchisco il collo. Abbasso lo sguardo per realizzare che ciò che indosso non somiglia affatto al mio pigiamino rosso a righe ma è una semplice t-shirt bianca e stropicciata. La annuso e sa di lui. La stanza è la sua. Ma di suo non c'è più nulla in giro. Bussano ancora al campanello insistentemente: nemmeno lontanamente avrei immaginato che una suite di un boutique hotel avesse addirittura un campanello per accedervi. Piano piano i ricordi riaffiorano alla mia mente. Potrebbe trattarsi di Nicholas che è tornato indietro a riprendere qualcosa. O peggio ancora qualcuno dello staff dell'albergo che mi intima di lasciare quanto prima la stanza.

-Ah sei tu-

-Sapevo di trovarti qua-la sua voce tradisce un non so che di dispiacere-Posso entrare?-

-Certo-gli lascio lo spazio necessario a varcare la soglia-Non è nemmeno camera mia-

-E' partito all'alba-rimane in piedi davanti all'ampia vetrata che da sulla città-Ti ha almeno salutata?-

-No-faccio qualche passo scalza verso di lui-Ma è tutto ok Taylor, davvero-sembra che sia io a dover rassicurare lui-Non ci sono mica rimasta male-

-Anche tuo fratello si è dato da fare ieri sera con una delle modelle-

-Sai se è tornato a casa?-

-No, stamattina era in sala per la colazione come se fosse un ospite qualunque e ad essere onesti è stato lui a chiedermi se sapessi dove tu fossi finita-

-Siete diventati amici?-scuoto la testa divertita-E comunque mi hai trovata, sono viva e vegeta-

-Dimmi da quanto tempo reciti la parte della ragazza ingenua che non ha mai avuto a che fare con i personaggi famosi?-

-Io non recito proprio alcuna parte Taylor-non capisco fino in fondo dove vuole mirare il suo discorso che sa di paternale.

-Beh allora ti faccio anche io i miei più sinceri complimenti per aver raggiunto i tuoi obiettivi-

-I miei obiettivi sono ben altri e poi stai insinuando che io sia una specie di troietta senza scrupoli ? Chi sei? Nemmeno mi conosci!-lo affronto non curante della differenza palese di altezza che ci divide-Sono una ragazza libera di fare quello che le pare e si, mi concessa un momento di svago, un qualcosa che capita raramente a noi comuni mortali e se proprio devo dirtela tutta è stato Nicholas ad essere il primo a volerlo-

-Certo lo fa con tutte-

-Perfetto-allargo le braccia coperte a metà dalle maniche larghe e grandi della t-shirt bianca dello stesso Nicholas-Sono un'altra delle tutte a cui ti riferisci e sai cosa? Mi va benissimo così!-

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