This is only Sex ~Jungkook & reader~

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JUNGKOOK

«Buongiorno, mamma!» La salutai, schioccando un dolce bacio sulla sua guancia e mi avvicinai al frigo, canticchiando allegro.
«Quanto buon umore, questa mattina!
Che succede di bello?» Si incuriosì.
«Sono felice, perché è un altro giorno che passerò con la mia bellissima ragazza, e non vedo l'ora di andarla a prendere!» Le mie labbra, erano ripiegate in un sorriso dal mio risveglio, ormai mi facevano male le guance, ma ero così felice, che mi tremava il cuore.

Da quando era entrata nella mia vita, tutto era più bello, ogni cosa assumeva la forma del suo luminoso sorriso, e dei suoi bellissimi occhi.
«Sono così felice per te!
Oggi, che avete intenzione di fare?»
«In realtà non lo so, mi inventerò qualcosa...» Scrollai le spalle.
«Potete stare qui... Tanto devo andare a lavoro, e magari avrò due minuti per incontrarla...»

«Mamma...» Mi accigliai.
«Dai, voglio solo conoscerla!
I suoi genitori ti conoscono! Perché io non posso scambiare due parole, con la tua fidanzata?» Incrociò le braccia, imbronciata.
«Niente domande inappropriate, e niente foto o racconti imbarazzanti, di quando ero piccolo!»
«Peccato! Ho una foto tenerissima, in cui sei tutto nudo sul fasciatoio!»
«Mamma!» La implorai, rosso fino alla punta delle orecchie.
La donna scoppiò a ridere e mi scompigliò, teneramente i capelli.
«Va bene! Niente foto e racconti imbarazzanti!
Voglio solo dirgli ciao, e magari vederla, visto che non mi hai fatto vedere neanche una foto!»

«La vedrai dopo!»
«Fantastico! Mi raccomando, le protezioni quando me ne vado!»
«Mamma! Ma dico, ti sembra modo? Non dire queste cose davanti a lei!»
Rise ancora di più e io me ne andai, contagiato dalle sue risate.
Recuperai lo zaino e uscì.

Camminai sorridente per tutto il tragitto, fino a casa di y/n.
Come al solito, le scrissi, e dopo aver ricevuto il suo tipico "scendo subito", aspettai 10 minuti, prima di vedere la porta aprirsi.

Conoscevo a memoria ogni sua espressione, ogni sua curva, ogni parte del suo corpo.
L'avevo analizzata, più e più volte, in più occasioni, eppure... Ogni volta, trovavo un minuscolo particolare, che non avevo notato prima, una lentiggine, una nuova sfumatura nelle sue iridi.
Qualcosa di così minuscolo, eppure così bellissimo, che creava un maremoto nel mio petto, che mi faceva innamorare sempre di più.
Com'era possibile?!

Un raggio di sole, le solleticava il profilo, mettendo in mostra una venatura gialla, tendente al verde, nei suoi occhi, così impercettibile, da essere quasi impossibile da notare.
Era come se ogni giorno che passava, lei decidesse di mostrarmi un pezzetto in più di lei, piccole briciole di pane, che mi avrebbero condotto e intrappolato, in una gabbia a cui solo lei aveva accesso, e in cui sinceramente, non mi dispiaceva per nulla vivere...

«Jungkookie, perché mi guardi con questa faccia?
Ho qualcosa di strano?» Il suono della sua voce, mi riportò alla realtà.
La guardai, girare su se stessa e controllare di avere tutto in ordine, con l'espressione di una tenera, bimba confusa.
«Sei bellissima!
Sicura di essere umana?» La guardai incantato, mentre lei rise imbarazzata, e quel suono mi fece tremare il cuore.
«Oh no, mi hai scoperto!
In realtà sono una Dea!
Prego, inginocchiati al mio cospetto?» Scherzò divertita, porgendomi la mano, con fare regale.
Le presi le dita, e dopo aver posato un bacio sul dorso, le portai fra i miei capelli, avvicinandola a me.
«Mi inginocchierei ben volentieri, per sentire com'è bello, il mio nome urlato, da queste labbra da Dea...» Le sussurrai all'orecchio, mentre con il pollice, accarezzavo il suo labbro inferiore, liberandolo dalla morsa dei suoi denti.

Ci scambiammo un lungo sguardo, pregno di lussuria, e voglia di sentire le nostre pelli a contatto, sfregare l'una contro l'altra, incastrarci, come due pezzi di un puzzle.
«Prima di tutto, che ne dici di salutare come si deve, la tua dea?» Non me lo feci ripetere due volte, e la baciai con passione, travolgendo la sua bocca con la mia, affondando le mani nei suoi morbidi fianchi e stringendola a me, per imprimere il suo profumo, sui miei vestiti.