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JUNGKOOK

Arrivato davanti alla porta della ragazza, bussai e venni aperto dalla madre.
«Ciao... Ehmmm... Jungkook, giusto?» Disse la donna.
«Sì, salve!
Sono di nuovo io!
C'è y/n?» Le chiesi.
«Sì certo, è in camera sua... La strada la sai, no?» Annuì e andai verso le scale.

Bussai alla sua porta e l'ansia mi pervase!
E se fosse andata male? Se mi avesse sbattuto la porta in faccia?
Fissai l'orsacchiotto tra le miei mani, e pensai di aver avuto un'idea così stupida!
Ma prima che potessi girare i tacchi e andarmene, la sua voce mi scosse il cuore e alzai subito lo sguardo su di lei.
«Jungkook...»
«Ehi, principessina...
Ehmmm, so che non parliamo da qualche giorno...
Ecco... Ti ho portato un dono di pace!» Alzai l'orso davanti ai suoi occhi, muovendo il braccio teneramente, come se la stesse salutando.

Le sue labbra si distesero in un dolce sorriso e prese tra le braccia quel peluche, facendomi spazio per entrare.
La ragazza mi diede le spalle e poggiò l'orsacchiotto sul suo letto.
«Lui chi è?»
«È dottor Candy, me l'hanno regalato quando avevo 6 anni.
Pensavo potesse far compagnia al tuo Mr. Balloon.» Entrai, chiusi la porta e allacciai le braccia intorno alla sua vita.
La strinsi, facendo aderire perfettamente la sua schiena al mio petto, sprofondai il volto nella sua pelle e respirai a pieni polmoni il suo profumo, l'ho sempre amato, così buono e dolce, sembra quasi cocco e miele.

«Jungkookie, che hai? L'ultima volta che ti sei presentato alla mia porta, eri ferito!» Si girò tra le mie braccia, fissando i suoi grandi occhi marroni, nei miei.
«È successo qualcosa? I tuoi hanno di nuovo litigato?» Sì preoccupò, cominciando a tastare i miei addominali, i bicipiti, il collo, alla ricerca di sangue e ferite.
«Sto bene... tranquilla bimba!»

«Jungkookie, io volevo chiederti scusa, per come mi sono comportata, non è stato carino...» Incominciò a dire.
«Non sono qui per parlare di questo!»
«Io però, ne voglio parlare!» Si impose.
«Volevi aiutarmi e io, come una stupida bambina, mi sono chiusa in bagno...
Mi dispiace!
Ti ho anche costretto a dormire sul pavimento, al freddo e mezzo nudo...» Borbottò abbassando lo sguardo.
«Prima cosa, non mi hai costretto tu!
L'ho fatto di mia spontanea volontà. Perché volevo che parlassi con me, e comunque, il risveglio con te che dormivi teneramente sulla mia spalla, è bastato per mettermi di buonumore!
Seconda cosa, non ti devi scusare, non con me!
È stata colpa mia se hai pianto e se ti sei rintanata in bagno, non devi scusarti tu, ma io!» Le accarezzai dolcemente la guancia, e lei rialzò lo sguardo
«Neanche tu dovresti chiedere scusa...»
«Si invece, devo proprio...» Bisbigliai fissandola con tristezza.
Sapere che quelle lacrime, che avevano osato solcare le sue guance, erano causate da me, mi fece sentire un bastardo...

«Per questo sei venuto a darmi il peluche?» Chiese intenerita.
«Sì, e anche per fare questo...» Unì le nostre labbra, in un bacio, calmo e dolce.
Ne avevo voglia, ne avevo un'incredibile voglia.
Mi aggrappai ai suoi fianchi e tentai di approfondire il bacio, ma lei mi fermò.

«Jungkookie?»
«Dimmi...»
«Che hai?»
«Devo dirti una cosa... Ma non so da dove, o come, cominciare...» Balbettai confuso, poggiando la fronte sulla sua spalla.
«Bè, perché non provi dall'inizio!» Scherzò cercando di tranquillizzarmi.
«Ok...» Strisi con forza il suo corpo al mio, spaventato dall'idea che possa allontanarsi, e lei sembrò leggermi nell'anima.
«Ehi, non scappo, non c'è bisogno di stringere così!» Ridacchiò.

«Sai principessina, avrei dovuto capire sin da subito, come sarebbe andata, che avresti distrutto tutte le mie stupide convinzioni.
Anni passati a credere, e convincermi, che l'amore non esistesse, eppure, ti è bastato un secondo, un solo secondo per abbattere tutto!
Quando i miei occhi si sono posati sui tuoi, durante quella festa, eri mozzafiato!
Così tanto bella, che mi fu impossibile distogliere lo sguardo.
Mi hai stregato in un istante e capì subito, che non eri come le altre...
Col passare del tempo, mi resi conto di quanto ti volessi solo per me, di quanto volessi proteggerti da tutti, che sensa di te stavo di merda e che quando stavo male, l'unica cosa che volevo, che mi faceva stare meglio, eri tu.
Yoongi ha tentato in tutti i modi di aprirmi gli occhi, ma io ero troppo spaventato, e sinceramente, lo sono ancora...
Ma credo di aver sempre saputo quello che provavo per te, dal giorno in cui picchiai Jackson.
Da quando il mio cuore mi aveva obbligato a chiederti quel dannato e bellissimo bacio, non ho fatto altro, che ignorare tutto, come un codardo... Ma quando ho capito che stavo rischiando sul serio di perderti, non potevo più fare finta di nulla.
Forse ora è troppo tardi...
Ma vorrei comunque dirtelo...
Mia cara principessina, mia piccola bimba, mi sono innamorato di te, dei tuoi modi di essere e di fare.
E non riesco più a nasconderlo.» Dissi tutto d'un fiato, sperando con tutto me stesso che non mi rifiutasse e tenendola stretta a me.

«Dov'è finita la filosofia del "l'amore non esiste?"» Mi chiese sussurrando.
«Principessina, l'hai spazzata via! Con un cazzo di sguardo!» Poggiai la fronte sulla sua e le accarezzai i fianchi.
«Quindi adesso ci credi?»
«Credo in quello che provo per te, credo nella voglia di farti stare bene, e di stare con te per sempre...»
«Jungkook, tu mi piaci, da tanto, e non hai idea, di quanto abbia immaginato questa scena...
E ora che sta accadendo davvero, non so che dire...»
«Dimmi che provi anche tu queste emozioni, che sarai paziente, e che mi insegnerai ad amare!
Dimmi che vuoi stare con me, che sei pronta a sopportarmi ogni giorno!»
Sentì il mio cuore stringersi, in quei secondi di silenzio, in cui lei non fece altro che guardarmi.

«Jungkookie... sei innamorato veramente?
Domani non ti sveglierai rimpiangendo tutto, vero?»
«Non rimpiangerò mai niente fatto con te!
Ogni bacio, carezza, momento, ogni cosa, ha posto nel mio cuore, e lì rimarrà per sempre!»
Dissi con estrema convinzione, facendo sorridere la ragazza.
«Jungkookie, sono innamorata di te!» Esclamò facendo battere all'impazzata il mio cuore.
Mi fiondai sulle sue labbra, creando un bacio bisognoso e frenetico.

La spinsi, fino a ricadere sul letto.
Io ero sopra di lei, tra le sue gambe, mentre divoravo la sua bocca centimetro per centimetro.
Ci staccammo solo dopo un po', per mancanza d'aria e ci fissammo negli occhi.
Notai le sue guance diventare più rosse e sorrisi intenerito.
Riempì quelle paffute gote di tanti baci, facendola ridere.
«Mi fai il solletico!»
«Sei bellissima!
E io sono il ragazzo più fortunato al mondo!»
Dissi dal profondo del cuore, incantato.

«Jungkook, devo chiederti una cosa...»
«Tutto quello che vuoi, bimba!»
«Adesso siamo, fidanzati?» Mi chiese imbarazzata.
«Vuoi essere la mia fidanzata?»
«Me lo stai chiedendo sul serio?...»
«Sì, te lo sto chiedendo sul serio!
Y/n, vuoi essere la mia fidanzata?»
«Sì...»
Non riuscì a trattenere l'enorme sorriso sulle mie labbra, che presto si scontrarono con quelle della ragazza.

«Che state facendo lì dentro?» Sentimmo la voce della madre di y/n e ci fermammo.
«Stiamo parlando!» Sì sbrigò a rispondere.
«Potremmo far altro, se vuoi...» Sussurrai al suo orecchio, cominciando a mordicchiarlo, facendola ridere.
«Si sta facendo tardi, forse è il caso che il tuo amico vada...»
«Mi sta cacciando?» Borbottai divertito.
«Sì palesemente!» Mi rispose.
«Sì mamma, sta andando!»

Mi alzai dal letto, pronto ad andare, ma prima di aprire la porta, mi fermai e cominciai a fissare la mia adorata brunetta.
«Che c'è?» Mi chiese confusa.
«Così lo saluti il tuo fidanzato? Stiamo insieme da meno di 10 minuti e già vogliamo litigare?» Feci il broncio.
Si avvicinò a me, mi prese le guance a coppa e mi stampò un dolce bacio.
«Meglio?»
«Mhhh, non ancora...» Sghignazzai, catturando di nuovo la mia droga e intrecciando le nostre lingue.
Affondò le dita tra i miei capelli, mentre stringevo il suo corpo al mio.
«Ora, si che va bene!» Ghignai ricreando subito un'altro bacio.

«Ci vediamo domani... Andiamo a scuola insieme!»
«Ah! Cosa mi hai ricordato!» Esclamò di colpo.
«Cosa?» Chiesi con voce tremante, pensavo stesse per dire qualcosa di grave, che facesse crollare tutta la felicità che stavo provando.
«Gollum!»
«Chi?»
«Yuri!»
«Che stupida che sei! Pensavo chi sa cosa!
Mi hai fatto prendere un colpo!» Sospirai.
«Se domani se si dovesse appiccicare, con poca gentilezza, le dirò che sono felicemente fidanzato con la ragazza migliore del mondo, con cui non può reggere il confronto, neanche se si impegnasse!» La baciai ancora.
«Sarà molto soddisfacente mandarla a fanculo domani!» Ghignò vittoriosa.
«Sei sexy quando fai la stronza!
Devo andare, prima che tua madre mi butti fuori a calci.
Ci sentiamo dopo.» Contro voglia uscì.

This is only Sex ~Jungkook & reader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora