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Y/N

Entrai in bagno e nel mentre mi spogliavo, aprì il rubinetto della vasca.
Riempì l'acqua di schiuma e sali profumati, e mi immersi.
L'acqua calda coprì il mio corpo, rilassando ogni muscolo.
Il crollo di Jungkook mi aveva spaventata, sapevo che ci fosse qualcosa che non andava, ma non pensavo questo.
Come facevano i genitori a non accorgersi, di quanto male stessero procurando al figlio!?
Ero così arrabbiata, eppure, ero anche un po' contenta...

Sarà egoistico, ma sapere che tra tutti i suoi amici, lui nel momento di bisogno e di fragilità, sia venuto da me, mi rendeva felice...
Tra i miei pensieri, apparve la scena che si stava consumando tra noi due, poco prima.
Come faceva a farmi eccitare, con un solo tocco?!
Dove diavolo è finito il proposito di allontanarlo!


I miei insulti mentali, mi avevano distratto così tanto, che non mi accorsi dell'entrata di Jungkook nella stanza.
Notai la sua presenza, solo nel momento il cui una mano, grande e calda, si pose sul mio ginocchio, che sporgeva dal pelo dell'acqua.
Mi spaventai a quel tocco e puntai i miei occhi confusi, in quelli furbi e eccitati di Jungkook.
«Perché sei qui?»
Mi ignorò e fece scivolare lentamente la mano, lungo la mia coscia, e quando sentì le sue falangi sfiorare il mio punto caldo, sbarrai gli occhi disorientata.
«Che stai facendo? E la nostra sfida? La stai perdendo!»
«No, principessina! La sto vincendo!
Il mio obbiettivo è far godere te, no me...» Sghignazzò baciandomi il collo e cominciando a giocare con il mio clitoride.

Un'ondata di eccitazione, fece vibrare il mio corpo e un gemito abbandonò le mie labbra.
«Così non è giusto!»
«Su coraggio, ammetti la sconfitta! So che lo vuoi!» Mosse ancora più velocemente le dita, mentre mi fissava con occhi languidi e vogliosi.
«No! Non lo voglio!»
Feci appello a tutte le miei forze, per spingere via la sua mano.
Lo tirai, costringendolo a sedersi sul bordo della vasca, uscì dall'acqua e mi misi a cavalcioni sul suo membro già sveglio, strusciandomi senza pudore, facendo fuoriuscire dalle sue labbra, ringhi eccitati e gemiti.
«L'hai appena trasformata in una guerra a chi viene prima, ragazzino...» Attaccai con impeto le nostre labbra, creando un bacio bagnato e bisognoso.
La sensazione delle nostre lingue che si intrecciavano e giocavano tra di loro, mi era mancata così tanto.
Jungkook strizzò rudemente il mio fondo schiena, facendomi gemere sulle sue labbra.
Fece forza sulle gambe per alzarsi e, tenendomi stretta a se, mi portò nella mia stanza, gettandosi sul letto e tenendomi sotto di lui.

Le mie mani accarezzarono delicate, la pelle calda del suo addome, alzando la felpa ormai bagnata.
Toccai i grandi pettorali, tastai gli addominali, percorsi con i polpastrelli la v che porta al suo membro, soffocato e disperato.
Massaggiai la sua asta, coperta dai pantaloni e il ragazzo gemette come non mai.
«Cazzo! Se continui così perderò di sicuro!» Ringhiò con voce roca al mio orecchio.
«Bene! È quello che voglio!» Ghignai prima di togliergli completamente la felpa.

«Vuoi il gioco duro, bimba? Accontentata...» Sussurrò provocante.
Le sue labbra si posero sul mio collo lasciando baci bagnati, una mano la piantò sul materasso, così da reggere il suo peso senza schiacciarmi, mentre con l'altra solleticava tutto il mio corpo, scendendo sempre più giù.
Prese a coppa la mia intimità e con le falangi cominciò a stuzzicare la mia entrata.
Gemetti e mossi i fianchi contro la sua mano, cercando più contatto.
«Cazzo! Sei così fradicia che potrei entrare in te adesso, in un colpo solo, senza problemi!»
Imbevve le sue dita dei miei umori e poi se le portò alla bocca, leccandole sotto il mio sguardo, assaporando quel liquido, come se fosse la cosa più buona al mondo.
Dio, quanto avrei voluto quella lingua sulla mia fica!

Come se mi leggesse il pensiero, mentre lo fissavo, Jungkook mi chiese.
«Cosa vuoi principessina? Coraggio, chiedimelo!»
Portò il suo viso tra le mie gambe, e mi baciò l'interno coscia guardandomi con lussuria.
«Ti prego, leccamela!» Dissi, appannata dall'eccitazione, portando le mani tra i suo capelli.
«Tieni gli occhi su di me! Devi fissarmi mentre ti do piacere!» Ordinò.
Sprofondò il volto tra le mie gambe e lecco la mia entrata, facendomi urlare dal piacere.
Passò la lingua su tutta la mia intimità, assaporando ogni goccia della mia eccitazione, che ormai stava colando sulle lenzuola.
Ma quando cominciò a penetrarmi con il suo muscolo, non ci vidi più.
Inarcai la schiena e serrai gli occhi.
«Coraggio bimba... Vieni per me!» Ghignò vittorioso, soffiando sulla mia femminilità.
Mugugnai frustrata e tentai di allontanarmi, ma il ragazzo arpionò le mani sulle mie cosce.
«Jungkookie...
Così è vincere facile, ragazzino!» Lo provocai riuscendo a liberarmi e a prendere il controllo.

This is only Sex ~Jungkook & reader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora