Capitolo 48

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Dato che non ottiene nessuna risposta dalla figlia, Chiara decide di uscire da lavoro prima, chiama in vari ospedali chiedendo se c'è una persona che si chiami "Nicole Munnay" o che risponda alle descrizioni e non sia ancora stata identificata, ma non c'è nessuno, così andiamo tutti insieme alla centrale della polizia per denunciare la sua scomparsa.

"buongiorno, mi dica"

Dice un giovane poliziotto sorridendo.

"mia figlia è scomparsa"
"da quanto tempo?"

Chiara si gira a guardarci.

"più o meno tre giorni, è stata vista l'ultima volta da degli amici con cui è uscita ed è andata a bere qualcosa"

Dico pensando all'ultimo messaggio che mi ha inviato.

"quanti anni ha?"

Ci chiede il poliziotto.

"venti"
"non potrebbe essere semplicemente scappata di casa?"

Chiede pratico il poliziotto.

"no, io e suo padre eravamo in vacanza, non avrebbe lasciato il fratello di quindici anni a casa da solo per più di qualche ora"
"beh, non è la prima volta che sento una cosa simile"
"sì, ma mia figlia non scapperebbe mai, se volesse allontanarsi da tutti andrebbe dai suoi nonni, ma non è nemmeno lì, mia madre me lo avrebbe detto"
"e pure la macchina è scomparsa"

Aggiunge un uomo entrando e capisco che è il padre di Nicole.

"lei è Gregory Munnay, il padre della ragazza scomparsa"
"avete provato a chiedere a degli amici o il fidanzato?"
"presenti, non è da nessuno di noi"

Rispondo irritato.

"avete detto che la ragazza è scomparsa da tre giorni?"
"sì, nessuno l'ha vista da quella sera in cui è uscita e non risponde a chiamate o messaggi"

Il poliziotto annuisce.

"avete guardato se ha portato via le sue cose da casa?"
"no, a casa c'è tutta la sua roba, nulla manca, solo il suo zainetto arancione e il portafoglio"
"ok, mi sapete dire com'era vestita l'ultima volta?"
"Sì"

Prende parola Gaia e inizia a piegare, mostrando per di più una foto di quella sera.

"aveva bevuto molto?"
"no, aveva preso solo uno Mai Tai, poi era andata via dicendo che sarebbe tornata a casa"
"ok, che macchina possiede?"

Il padre risponde dando pure la targa e in quel momento il poliziotto si lascia sfuggire un lamento.

"abbiamo trovato la macchina di sua figlia, due giorni fa, era ferma in un area di sosta"
"e lei?"

Chiede il padre preoccupato.

"nessuna traccia, lo zaino che mi ha descritto era lì, insieme al telefono, ok, con le nuove, direi che è un probabile rapimento"

Soffoco con la mia saliva.

"rapimento e chi avrebbe dovuto fare una cosa del genere?"

Chiedo spaesato.

"non lo so, magari il fidanzato"
"sono io il fidanzato"
"bene, può seguirmi nella sala degli interrogatori?"
"certo"

Trovo stupido dover fare un interrogatorio per capire se ho rapito la mia ragazza, per di più perché non ero nemmeno nelle zone, ma forse potrei dare informazioni importanti.

"allora, lei è?"
"Martinus Gunnarsen"
"sei un cantante per caso?"

Mi chiede come se la cosa possa servire.

"sì, faccio parte del duo chiamato Marcus e Martinus"
"oh, certo, mia figlia vi adora, potresti farmi un autografo per lei?"
"se lei mi promette di riportare a casa la mia ragazza glielo faccio"
"faremo del nostro meglio, mi sa dire dov'era tre giorni fa alle 22 di sera?"
"a Helsinki, avevo un concerto"
"ok, quindi non sarà difficile provare il tuo alibi, sai se ci sia qualcuno che possa avere ragioni di rapire... Come si chiama la ragazza?"
"Nicole Munnay e no, è una ragazza dolcissima, non c'è nessuno che mi venga in mente che potrebbe volerla rapire"


il fidanzato di EmmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora