Capitolo 10

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Mi sveglio al primo rumore che sento, odio dormire in giro il primo giorno, quando non sono abituata al letto mi sveglio ogni minimo rumore, infatti non mi sorprendo a vedere che sono le sei del mattino.

Scendo dal letto e vado in bagno a lavarmi, poi mi vesto e vado in cucina per preparare una colazione decente per tutti che dubito si sveglieranno prima delle dieci.

Mi metto a fare l'impasto per i pancake, guardo se in giro c'è lo sciroppo d'acero, ma non vedendolo vado a comprarlo mentre l'impasto riposa, torno in casa, avevo paura di rimanere chiusa fuori e di dover svegliare qualcuno per farmi aprire, ma per fortuna è ancora aperto quando torno.

"Tico vuoi anche tu un pancake?"

Gli chiedo accarezzandogli la testolina.

Appena sento dei passi al piano di sopra inizio a scaldare la padella e cuocere i primi pancake.

"Mhh, cos'è sto buon odorino?"

Mi chiede Martinus con voce profonda, si vede che è appena sveglio.

"Pancake"

Gli spiego mentre lui si siede a tavola appoggiando la testa sul tavolo.

"Tutto bene?"
"Benissimo, solo che avrei voluto dormire di più"
"Perché non lo fai?"
"Abbiamo allenamento oggi, quindi bisogna andare al campo tra qualche minuto"
"Comprendo, allora ho fatto bene a fare una colazione sostanziosa, sciroppo d'acero?"

Gli chiedo mentre metto tre pancake sul suo piatto.

"Sì, grazie"
"Vuoi anche del succo?"
"Sì, ma me lo prendo da solo, stai facendo fin troppo per noi"
"Non ti preoccupare"

Vado a prendere il succo e gliene verso un po', finisco di fare i pancake e appaiono tutti, li servo uno per uno per poi mettermi a sedere io stessa con davanti i pancake.

"Davvero buoni"

Dice Nora leccandosi le labbra, la ringrazio.

Emma e Luke parlano dell'allenamento, anche Emma gioca a calcio, a quanto pare le uniche a non giocarci siamo io e Nora.

"Niky che farai mentre noi non ci siamo?"
"Penso che sfrutterò il momento per prepararmi, sto pomeriggi devo uscire"
"Dove? Con chi? Perché?"

Chiede mio fratello, pur essendo più piccolo di me, ha un atteggiamento protettivo nei miei confronti e la cosa mi fa ridere, ma allo stesso tempo la trovo carina.

"Esco col ragazzo che mi ha aiutato ieri quando tu eri troppo su di giro per darmi una mano, andiamo al cinema a vedere un film"

Spiego pur sapendo perfettamente di non dovergli alcuna spiegazione e che a prescindere dal suo volere, uscirò.

"E perché?"

Mi richiede con la bocca piena di pancake.

"Prima di tutto, non si parla con la bocca piena, maleducato"

Lo rimprovero puntandolo con la forchetta

"e secondo, che domanda sarebbe? Ci esco perché ci siamo messi d'accordo per uscire"
"Ma lui ti piace?" Perché a me sembra che tu gli piaccia e non sono d'accordo a farti uscire con gli sconosciuti"
"Non sono discorsi che voglio tenere con mio fratello minore e per fortuna non ho bisogno del tuo consenso, sono maggiorenne e caso vuole io mi sappia difende"

Chiudo la conversazione finendo di mangiare, preparo un caffè per me e Nora, mentre gli altri si preparano per andare ad allenarsi, Nora ha deciso di rimanere con me a casa.

il fidanzato di EmmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora