Capitolo 21

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Niky pov

Esco di casa correndo e per fortuna Kendall è già arrivato, salgo in macchina e lo saluto, lui ricambia mettendo in moto l'auto e partendo.

"Come mai hai cambiato idea?"

Mi chiede curioso senza staccare gli occhi dalla strada

"Avevo bisogno di allontanarmi da quella casa..."
"Troppe coppiette che scorazzano sbaciucchiandosi?"
"Sì."

Rispondo semplicemente e appoggio la testa sul poggiatesta e mi metto a osservare fuori.

"Hai mai pensato che in un modo o nell'altro la felicità è sempre in bilico? Ti basta un passo falso, un respiro al momento sbagliato e cadi giù perdendo tutto ciò che ti rende felice?"

Chiedo ancora continuando a fissare fuori.

È proprio così che mi sento, come in un circo di emozioni e io sono il funambolo, sulla mia lunga corda, durante lo spettacolo generale, ciò significa che o si ha la perfezione, ho si può dire addio alla vita, non ci saranno trampolini a reggermi quando scivolerò nel vuoto, ma in quel momento ti senti determinato, sai che farai lo spettacolo migliore della tua vita per raggiungere il traguardo, dove c'è un uomo alto e bello che mi guarda sorridendo, a braccia aperte, pronto ad accogliermi appena sarò abbastanza vicino a lui, ecco l'uomo rappresenta la felicità, una vita stabile, tutto quello che si potrebbe volere, ma proprio mentre mi trovo in mezzo alla fune, in preda a mille emozioni, felicità, eccitazione, ansia e paura, sento la corda muoversi, volto la testa e vedo che dal lato opposto c'è un ometto, basso e tozzo, anche lui mi guarda sorridendo, ma in modo maligno, ha in mano forbici affilate e sta usandole come coltello, perché se le usasse normalmente la corda si spezzerebbe troppo in fretta e lui non godrebbe della scena, quel ometto rappresenta gli inconvenienti della vita, le situazioni che non posso o non riesco a cambiare.
E lì in bilico ho solo tre opzioni da fare: provare a correre verso la felicità e sicuramente cadere, oppure provare ad avvicinarsi piano piano nella speranza che la corda regga il tempo necessario ma non succede quasi mai, oppure l'ultima opzione, quella chr io personalmente scelgo sempre, tornare in dietro tra le braccia dell'ometto che vedendomi diretta verso di lui lascerà le forbici e aprirà le braccia in attesa del mio arrivo.

In questo momento, nella mia vita sto abbracciando l'ometto, inspirando il suo profumo acre mentre con la mente ripenso a quanto fossi vicina al traguardo, a quanto mi mancasse per poter sfiorare le dita della felicità.

"A volte sì, come mai questa domanda? Ti senti in questo modo?"
"Sì, penso di aver fatto vari errori nel corso dell'ultima giornata"
"Vuoi parlarne?"

Annuisco nonostante non sia sicura di volerne parlare, soprattutto non con Kendall, ma in questo momento è lui che è qui ad ascoltarmi.

Accosta la macchina in un parcheggio e mi fissa.

"Sta mattina ho baciato il fratello single della fidanzata di mio fratello e ho seriamente pensato che tra di noi potesse nascere qualcosa, ma lo sapevo che non sarebbe mai potuto succedere"
"E perché mai?"

Mi chiede Kendall sorridendo comprensivo.

"Io e lui non ci conosciamo abbastanza, in più c'è mio fratello, non voglio mandare avanti un eventuale relazione sapendo che se mai dovessimo litigare, rovinerei pure la vita di mio fratello, lui è una caccola rompi palle, ma non si merita un colpo del genere"
"Scusa se te lo dico, ma non vi siete ancora messi insieme e già pensi a eventuali litigate"
"Kendall, c'è di mezzo la vita sentimentale di mio fratello, non voglio che per colpa della mia incoscienza ci rimetta lui"
"Ma cos'è che è successo?" Avete già litigato?"
"No, non ancora, ma ho avuto tempo per riflettere e capire che non posso andare avanti"
"Va beh, vedrai che troverai un ragazzo migliore con cui non avrai di questi problemi, a proposito, che ne dici di una passeggiata al parco?"

Accetto la sua proposta.

il fidanzato di EmmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora