Capitolo 74

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Mi siedo per scrivere la prima lettera, quella in caso che tutto vada bene e che Kendall venga incarcerato.

"se qualcuno dovesse chiedermi se sono felice di come sono andate le cose, chiederei di essere più specifico, sono felice che persone che fanno cose come quelle fatte da Kendall, paghino per le loro azioni, si chiama "effetto farfalla", a ogni azione, anche la più piccola e apparentemente insignificante corrisponde a una conseguenza e per questo sì, sono felice di come sia andata la sentenza, ma non sono felice che sia successo tutto ciò, è triste che nel mondo ci sia gente che rapisce o fa di peggio, trovo disumano fare cose del genere, quindi no, non sono felice di questo.
Ma nonostante tutto, io sono stata relativamente fortunata e anzi, voglio ringraziare in parte Kendall, perché se non fosse stato per lui, io probabilmente non avrei capito così in fretta quanto davvero amo Martinus Gunnarsen, io mio attuale fidanzato e futuro marito e sono felice che mi sposerò tranquilla, con la sicurezza che tu sarai dietro alle sbarre"

Sospiro e piego il foglio dove scrivo: "SP", che sta per: "Sentenza positiva" o "sbattilo in prigione!"

"è triste che nel mondo persone come Kendall, che hanno fatto cose del genere, per quanto io sia stata una delle più fortunate, perché sì, non sono stata abusata in nessun modo da Kendall ne tanto meno picchiata, ma sono comunque stata drogata, rapita e tenuta chiusa contro la mia volontà e se ci pensate, se io non fossi riuscita a trovare una via di fuga, quanto tempo sarebbe durata? Giorni? Settimane? Mesi? O anni? Per fortuna non lo potremo sapere mai.
Ma nonostante tutto, un crimine c'è stato e trovo imbarazzante che la persona che l'ha compiuto ne esca pulita e senza un graffio, come si può aver fiducia nella legge, se poi non c'è effettivamente giustizia, se un atto come questo viene impunito?"

Finisco di scrivere la lettera in caso le cose vadano storte e piedo anche questo foglio, ci scrivo sopra: "Sn" che sta per "Sentenza negativa" oppure "sono nella merda".

Domani devo andare in tribunale e ho ansia, a volte casi come questi possono protrarsi nel tempo e durare una vita.

Vado a dormire dopo aver fatto una lunga chiamata con Martinus che mi ha augurato buona fortuna e mi ha cercato di rassicurare in tutti i modi, ma la mia ansia è rimasta.

Oggi mi sveglio piena di ansia, cerco di stare tranquilla e mi inizio a vestire, mi metto il mio vestito e scendo in cucina.

"sei pronta amore? Dobbiamo andare"

Annuisco incapace di parlare, se dessi voce alle mie emozioni farei capire quanto in realtà io non mi senta per niente pronta.

Salgo in macchina e ci dirigiamo al tribunale, entriamo e andiamo verso l'aula che ci indicano, cammino con la testa piena di parole di sconforto, il mio cervello continua a dire che non ce la farò che scoppierò a piangere come una bambina, ma non è quello che voglio, devo essere chiara, devo riuscire a spiegare bene tutto ciò che ho vissuto senza impappinarmi o confondermi.

il fidanzato di EmmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora