Mi svegliai con la luce fioca del mattino che filtrava attraverso la finestra della mia stanza. La giornata iniziava in modo tranquillo, eppure avvertii una certa tensione nell'aria. Forse era l'anticipazione delle sfide che mi attendevano. Guardai il soffitto per qualche istante, cercando di radunare le energie per affrontare la giornata.
Dopo una notte quasi insonne, mi alzai lentamente, sentendo il pavimento freddo sotto i piedi. Andai in bagno, feci una doccia veloce cercando di svegliarmi completamente. Mentre l'acqua scorreva sul mio corpo, pensai a cosa mi aspettasse nella giornata. La routine della doccia era breve, ma l'acqua calda era un toccasana che leniva la stanchezza.
Uscendo dalla doccia, mi avvolsi in un asciugamano caldo e mi diressi verso lo specchio. Mi asciugai i capelli, lasciandoli cadere in modo disordinato sulle spalle. Niente trucco, solo il mio volto al naturale.
Optai per un outfit comodo: jeans e una maglia morbida che si adattava ai contorni del mio corpo. Non stavo cercando di impressionare nessuno oggi, solo di sopravvivere alla giornata.
Scesi le scale del dormitorio, un luogo che avrei dovuto sentire come casa. Il campus si animava con studenti che si affrettavano alle lezioni, e io mi unii al flusso umano in direzione delle aule.
Le lezioni procedettero come al solito, un susseguirsi di informazioni che cercavano di penetrare la stanchezza accumulata. Riuscì a malapena a concentrarmi, ma dovevo superare questo ostacolo prima di raggiungere Leonard.
La mia ultima lezione della giornata era fotografia, e il professore era nientemeno che il signor Mitchell. Non potei fare a meno di sentire una leggera tensione nell'aria, come se l'equilibrio tra il nostro rapporto universitario e il nuovo legame professionale avesse reso tutto un po' più intricato.
Entrai nell'aula con passo incerto, cercando di nascondere la mia agitazione dietro un sorriso che speravo sembrasse più sicuro di quanto mi sentissi. Sentii gli sguardi dei miei compagni, forse dopo l'ultimo avvenimento attiravo più attenzione.
Il prof. Mitchell, impassibile come sempre, iniziò la lezione senza far trapelare alcuna emozione. Cercai di concentrarmi sulle istruzioni fotografiche, ma la consapevolezza che ora dovevo vedermi con lui anche in un contesto lavorativo rendeva tutto più complesso.
La sua voce, che solitamente riusciva a trasmettere chiarezza, oggi sembrava diversa, forse solo percepita da me, carica di un significato nascosto che cercavo di decifrare senza successo.
Mentre scattavo fotografie e ascoltavo le sue indicazioni, cercavo di preservare l'equilibrio tra studentessa e futura babysitter. La fotografia, un'arte che cattura attimi, diventava il mio rifugio momentaneo da queste sfide che si stavano presentando nella mia vita.
La mia quiete venne interrotta da Sebastian che cercava di avvicinarsi ancora a me. I suoi sguardi insistenti e i suoi tentativi di conversazione divennero fastidiosi. Decisi però di mantenere una distanza chiara, ricordando l'episodio imbarazzante in discoteca. Non volevo più ascoltare i suoi giochi.
"Ehi, Ava, devo dirti che quel vestito coi cuori che indossavi in discoteca... davvero carino. Lo sai che ti sta benissimo?" sussurrò maliziosamente. Mi bloccai dall'imbarazzo.
"Grazie, ma possiamo concentrarci sulle fotografie ora?" cercai di nascondere le mie guance rosse.
"Certo, certo. Ma sai, ogni volta che vedo un cuore ora, penso a te." mi accarezzò una ciocca di capelli e io sussultai. Speravo solo che il prof. non vedesse che stavamo disturbando; oggi sembrava molto distratto, ma menomale, volevo evitare qualsiasi confronto che potesse portare a un rimprovero come la volta precedente.
"Sebastian, per favore, voglio solo fare le mie fotografie in pace." Mi spostai in un altro banco, per fotografare un mazzo di fiori insieme ad altri compagni, ma lui mi seguì, facendo cenno a loro di andare via. Allora lo fulminai con lo sguardo.
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PASSIONE PROIBITA
Storie d'amoreAva Spencer, 19 anni, si trasferisce da una piccola cittadina nel Midwest a New York City per iniziare il suo primo anno al college. Ava è un concentrato di dolcezza e solarità, con un'anima che riflette la purezza di una bambina. Timida e impacciat...