Marco

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Il suono acuto della sveglia arrivò forte e chiaro alle orecchie di Marco interrompendo il suo dolce sonno. Aprì gli occhi strofinandoseli e, con un leggero tonfo, spense quel maledetto apparecchio elettronico che già lo stava disturbando di prima mattina e, contro la sua voglia, si alzò. Non gli ci volle molto per capire che, purtroppo, quel giorno fosse mercoledì; lui non lo sopportava e non lo aveva mai sopportato quel giorno della settimana; non perché ci fosse motivo in particolare, ma, per il suo inconscio, era un giorno noioso: senza infamia e senza gloria

Dopo essersi lavato, scese in cucina per preparare il suo solito caffè e mangiò due fette biscottate con della marmellata di pesche: non una di più, non una di meno; era un tipo piuttosto precisino nelle sue abitudini e , di certo alle sei e mezza di mattina, non voleva appesantirsi lo stomaco con qualcosa di troppo elaborato


C'erano delle mattine in cui si chiedeva perché avesse deciso di aprire un bar, e, quando si rese conto della scemenza che il suo cervello aveva appena elaborato, si diede dell'idiota: nessuno lo aveva obbligato a fare quella scelta; avrebbe potuto iscriversi all' università visto che alle superiori se la cavava piuttosto bene, ma solo l' idea di dover riprendere in mano tanti libri, studiarli e farsi venire mille paranoie e ansie per preparare un' esame, non lo entusiasmava più di tanto . Il suo lavoro gli piaceva ed era anche adatto per la sua personalità allegra e frizzante; ma in certe mattinate, come questa, il suo umore non era uno dei migliori e, senza nemmeno rendersene conto, si ritrovò ad inveire mentalmente contro instagrammers e youtubers vari, constatando che si, quella era una vita né senza mazzi né senza scazzi; che la loro fatica più grande era quella di alzarsi dal letto a degli orari impossibili, accendere una telecamera e far video su "la mia daily routine", "come studio" e compagnia bella e che il loro stipendio, alla fine del mese, aveva molti più zeri rispetto al suo

Il suo umore, con questi pensieri, si incupì ulteriormente; ma d'altro canto , non poteva e non voleva rovinare la giornata né a se stesso né alla sua clientela: chi mai avrebbe voluto fare colazione con un barista imbronciato e scontroso già di prima mattina? A questa domanda, si rispose da solo; era una persona empatica e, mettersi nei panni degli altri, per lui era una cosa del tutto naturale. Per alleviare un pò la situazione, decise di camminare per venti minuti, il tempo utile che gli serviva per arrivare giusto al lavoro; lo sapeva che il movimento e l'aria fresca erano un toccasana per alleggerire mente e pensieri; e lui, oggi, ne aveva proprio bisogno. Mancavano due minuti per la sua consueta apertura, ma prima di inserire la chiave nella serratura e dare un nuovo buongiorno, si fermò ad osservare il suo bar e iniziò a sorridere quando pensò al motivo per cui, ogni giorno, si trovava li e il perché la sua sveglia gli interrompesse il suo sonno alle cinque e mezza di mattina


Marco se lo ricordava bene quel giorno: era una tipica giornata afosa di Luglio e le strade di Ronciglione erano pressoché deserte; c'era chi la città l'aveva momentaneamente lasciata per passare le ferie estive chissà dove, chi si rintanava in casa con il condizionatore aperto al massimo perché, di stare fuori all'aria aperta, non ne voleva sapere.

Erano le tre di pomeriggio ed era in casa con sua madre a guardare dalla finestra quelle due o tre macchine che stavano momentaneamente e stranamente passando. Si stava decisamente annoiando. Voleva trovarsi qualcosa da fare per passare il tempo, ma siccome le idee si erano probabilmente bruciate con il caldo , decise di aprire la televisione sperando di trovare qualcosa di decente. Dopo un buon quarto d'ora passato a fare zapping, la sua attenzione venne catturata da un film Americano che, molto probabilmente fu' girato un po' di tempo fa e che sempre molto probabilmente, i ricchi che avevano Sky, conoscevano già le scene a memoria. Di solito, dopo mezz'ora, lui ne aveva già piene le braghe di vedere film, serie tv e quant'altro, ma si stupì quando notò che le vicende dei protagonisti principali Josh e Jace, lo stavano appassionando più di quanto non pensasse

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