Ti voglio bene

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Buongiorno a tutti. Mi chiamo Paola Corradini e, come potete ben immaginare e anche da quello che avrete capito, sono la vostra insegnante di Diritto Penale che fa parte del vostro corso di laurea. Il mio scopo non é solo quello di insegnarvi le linee fondamentali e i concetti base di questa bellissima materia, ma é anche quello di cercare, il più possibile, di farvela piacere; e in questi anni, posso dire di esserci riuscita; cioè con alcuni sì e con altri no; però vi confesso che se la media si alzasse anche di un pochino, a me farebbe benché piacere

Dall'aula partì una piccola risata generale che coinvolse anche Alessandro Annalisa ed Angele

Dopo tanta fatica e mesi passati con docenti universitari pallosi e stressanti,  un'insegnante simpatica era proprio quello che serviva per cercare di smorzare un po' la tensione davanti ad una materia così impegnativa e soprattutto faticosa; ne era sicuro 

quello che non io non reputo normale invece, e che mi da pure fastidio, é la non mancanza di rispetto; non solo nei miei confronti, ma anche in quella dei vostri compagni che vogliono seguire la lezione perché sono interessati e non possono farlo perché devono sentire risolini e bisbigliamenti vari che a me danno solo l'urticaria; so che ci sono tantissimi pendolari e so che la vita da pendolare costa non solo economicamente; lo so perché l'ho fatta anch'io. Siete già da un po' di tempo ormai qui e sapete benissimo che queste lezioni non hanno assolutamente la frequenza obbligatoria; quindi se venite qui perché non avete altro da fare nella vostra vita, potete farlo benissimo; ma se venite qui per fare baldoria, per ridere o urlare, per quello che mi riguarda, potete rimanere a casa, potete andarvene al bar, al parco; insomma dove volete, basta che non disturbiate la mia lezione. Ripeto: il rispetto é una cosa per me molto importante e penso che lo sia anche per voi


"Finalmente una con le palle"  pensò Alessandro

Prima di iniziare a parlarvi del mio esame e degli appelli che vi darò; vorrei solo dirvi altre due cosette per andare d'accordo con me: mi sembra inutile dirvi che più ascoltate in classe e meno dovete studiare a casa perché penso che lo sappiate; ma se c'è una cosa che mi da fastidio é quando uno o una di voi prova a fregarmi : se io fossi in voi, non proverei a farlo. Ci hanno provato, ma gli é andata male. Cosa voglio dire con questo? Che anche se sembra che io stia parlando da sola, in realtà ,mi accorgo di tutto: schiamazzi, linguacce, versi, e chi più ne ha più ne metta; e poi all'orale ci vediamo. E un'altra cosa che non sopporto qua dentro, come ho già detto a chi é passato prima di voi, é che quando venite all'orale, e io vi faccio una domanda qualsiasi, voi mi dite alla lettera quello che avete studiato. Io non me ne faccio assolutamente nulla della pappardella imparata a memoria e non mi interessa nemmeno di sentirla. Voi siete dei futuri giuristi e, una volta che sarete usciti da qui, lavorerete in tribunale o in qualsiasi altro posto dove voi decidiate di lavorare, utilizzerete si quello che c'è scritto dentro ai vostri manuali, ma se non capite il succo di quello che una determinata legge vi sta dicendo, come farete a sapere se quello che state facendo sia giusto o sbagliato? Qui contano le leggi, ma anche il ragionamento, volevo solo ricordarvelo; quindi se non volete avere un diciotto e faticare otto camicie, vi consiglio di fare quello che vi ho appena suggerito. Ovviamente se non capite qualsiasi cosa di quello che vi spiego, potete farmi tutte le domande che volete; sono qui per questo

Chi é che aveva tutta questa voglia di farle anche solo una domanda dopo questa sua strana presentazione?

"Professoressa mi scusi"

Evidentemente qualche pazzo ancora c'era

"Mi dica pure signor o signorino...?"

"Maisotti; Alberto Maisotti"

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