Alessandro

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"Bonjoùr mon amì" disse raggiante la ragazza baciandolo sulla guancia

"Bonjour at tois cherìe". rispose ricambiando il bacio.  "Comment ça va? "

"Moì çes't va bien, et toì?"

"Moì aussi, mercì"

Alessandro guardò con fare vago il corridoio dell'università

"Si vous cherchez Annalisa, elle n'est pas encore arrivée; je pense qu'il est tard même aujourd'hui"

Alessandro sospirò sconsolato.Conosceva la sua amica da mesi e le voleva bene; ma ancora non aveva capito che, di Francese, conosceva a malapena due parole o forse tre. 

Cherìe, ti voglio solo ricordare che il Francese lo capisco poco"

"Ouì tu hai ragione. Ti ho' solo dettò che, se stai scercàndò Annalisa non é ancorà arrivatà e je pensò che sia en ritardò anche ojì" 

Alessandro non poté fare a meno di sorridere per l'espressione buffa usata dall'amica per parlargli e per gli accenti che metteva ogni volta a caso quando doveva spiegare qualcosa

"Tranquilla, non fa nulla; tanto lei è sempre in rit-"

"RAGAZZI, ASPETTATEMI!,"

"Alla buon'ora! Ma lo sai che ore sono?" la rimproverò il ragazzo dai capelli corvini guardando il suo orologio argentato

"Sì lo so; ma ieri mi sono messa a guardare una nuova serie su Netflix e mi sono così appassionata che si sono fatte le tre e io me ne sono accorta solo guardando la mia radiosveglia sei ore dopo

I ragazzi scoppiarono in una fragorosa risata. 

"Sei sempre la solita Nali"

"Lo so Ale, ma so anche che se mi chiamate "Nali" é perché mi volete bene e che se non mi date tutti e due il nostro abbraccio quotidiano, me ne entro in aula con il malumore e vi terrò il broncio per tutta la giornata" disse con un tono fintamente arrabbiato

I ragazzi sorrisero e allargarono le braccia a mò di abbraccio pronte per accogliere la ragazza e abbracciarla

"Beh, oggi sei arrivata addirittura con quattro minuti d'anticipo; io ed Angèle ci dobbiamo preoccupare?"

"Quanto sei sarcastico oggi!" 

Alessandro, dopo aver sciolto l'abbraccio, si fermò ad osservare le sue amiche constatando che si, anche se erano l'una opposta all'altra, erano bellissime: una aveva dei lunghi e lisci capelli rossi; degli occhi da cerbiatta e un carattere molto forte;  l'altra un caschetto biondo, degli occhi marroni, dolci e un carattere piuttosto timido. Ai suoi occhi erano perfette e non solo perché erano sue amiche e a loro voleva un gran bene, ma perché, a detta sua, erano davvero affascinanti, raffinate e avrebbero saputo conquistare il cuore di qualsiasi persona che abitasse sul pianeta terra; 

"Ale! Oh ci sei?!"

"Si si, perchè"?

"Ti erì incantàtò"

"A cosa stavi pensando?"

"Al fatto che se non ce ne andiamo via da qua, molto probabilmente, arriveremo già in ritardo alla prima ora e vorrei evitare di studiare a casa il doppio " mentì in parte; sapeva che se avesse  rispiegato per l'ennesima volta tutto quello che pensava sulle sue amiche, lo avrebbero rimproverato come minimo per due ore; e lui, di sentir borbottare le persone, non ne aveva voglia

"No, tù stài mentàndò"

"Angèle ha ragione, c'è qualcos'altro"

Perché dovevano essere così perspicaci?

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