La torre di Babele: Terzo piano

130 8 9
                                    

~Charlie~
All'inizio eravamo al buio, poi la luce si accese, eravamo legati a delle sedie.
-Che cazz? Bastardi, lasciateci andare- urlò Mada.
-Stai zitto, buzzurro villano- gli rispose Stilo.
-Che cazzo hai detto? Non sai neanche insultare, testa di...
-STATE ZITTI, PORCA PUTTANA- li riprese Velvette.
Eravamo seduti al centro di una stanza circondati da specchi, c'era una statua di una donna con una bilancia in una mano ed un aspada nell'altra.

Eravamo seduti al centro di una stanza circondati da specchi, c'era una statua di una donna con una bilancia in una mano ed un aspada nell'altra

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

-Stiamo calmi- respirai -Velvette riesci ad usare il cellulare? Stilo, la penna?
-No.
-No, siamo legati.
-Vaggie, hai l'udito migliore tra noi, senti qualcosa?
-Negativo, niente oltre a noi.
-Ok... dobbiamo trovare un modo per liberarci.
-Tranquille- sorrise Stilo -Ho un asso nella manica, anzi, delle uova.
Gli Ovetti uscirono dalle sue tasche e dalle maniche ed iniziarono a consumare le corde.
-Non è necessario- un ragazzo giovane entrò nella stanza e le corde che ci legavano si sciolsero.
Era magro ma muscoloso, aveva corti capelli neri ed indossava una specie di armatura di cuoio, ma il dettaglio che si notava di più era la benda sull'occhio sinistro.

-Il mio nome è Ethan Nakamura, sono figlio diretto della giustizia.

-Il mio nome è Ethan Nakamura, sono figlio diretto della giustizia

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

-Che cazzo significa?- borbottò Mada.
-Sarà figlio di una divinità pagana, sono tante e scopano un sacco- tagliò corto Stilo.
-La mia identità o storia non vi riguarda, vengo da molto lontano ma mi è stato chiesto di svolgere questo incarico. Sono qui all'unico scopo di mettervi alla prova.
-Quindi qualcuno ti ha chiesto di venire qui- sorrise Stilo -Qualcuno sà della nostra presenza.
-Anche questo non vi riguarda, limitatevi a superare le prove o perirete qui. Io sono la vostra guida ma non vi dirò più del necessario.
-Questo è il piano della giustizia- sorrise Stilo -Vuoi pesarci il cuore a confronto con una piuma? L'ha inventata mio padre quella prova.

 -Questo è il piano della giustizia- sorrise Stilo -Vuoi pesarci il cuore a confronto con una piuma? L'ha inventata mio padre quella prova

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Hazbin hotel: il silenzio dell'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora