Dopo la sconfitta di Adamo, l'Hazbin Hotel torna come nuovo. I residenti torna alle loro abitudini: droga, sesso e canzoni... ah no, qualcosa impedisce a tutti di cantare e la situazione potrebbe essere più grave di quanto sembri. Alastor è indebol...
~Charlie~ -Chi sei tu? Il demone non rispose e corse verso Alastor. -Devi essere un forestiero per metterti contro il famoso Demone della Radio- lui sorrise e le sue mani si avvolserò di fiamme che però si spensero all'istante. -Un demone finalmente indebolito- sorrise il demone occhialuto -Prima dalle catene ed ora da questo.
Vaggie si mise in mezzo attaccandolo con la lancia angelica, senza i poteri miei o di Alastor era il modo migliore per combatterlo. Il demone bisbigliò qualcosa e la sua penna d'oca si librò in aria da sola iniziando a scrivere lettere rosse come il sangue nel cielo "Solo chi è degno può impugnare quella lancia". Vidi la lancia di Vaggie cadere a terra come se pesasse una tonnellata. -Un angelo cacciato dal paradiso che si sente in colpa? Prevedibile. -Cattivone!- Niffty si lanciò su di lui con un coltello, ma la scritta "Tigre" fece apparire l'animale e Niffty si distrasse correndole dietro per accoltellarla. -Se Alastor non riesce ad usare i poteri io non ci provo neanche- disse Husk. -A CHI SERVONO I POTERI, VAI SORELLA, FACCIAMOGLI IL CULO. Angeldust prese le sue mitragliatrici e Cherri Bomb le bombe. La piuma d'oca magica scrisse una frase ancora più lunga "il demone invocò le arti oscure per creare una barriera in grado di resistere ad ogni proiettile ed esplosivo" e così successe. Solo in quel momento vidi Alastor alle sue spalle sorridente, impugnava la lancia di Vaggie e la stava puntando al volto del demone. -Non è molto cordiale o intelligente da parte tua giungere all'hotel senza una presentazione o perlomeno un identificativo. Per quanto quel gingillo magico che ti porti appresso mi risulta familiare, penso che gioveremmo tutti dall'ottenimento di informazioni utili o, alternativamente, dalla tua morte. -Quanto parli... persino ora che la tua amata voce è così comune- la parola "spada" che volteggiava in aria gli aveva permesso di puntare l'arma contro Alastor. -SMETTETELA.
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-Alastor, lo sai che tra tutti i luoghi proprio QUI dobbiamo usare prima il dialogo delle maniere forti. Alastor restituì la lancia a Vaggie. -E tu... chi cazzo sei? Il demone si girò verso di me, ma nel farlo la spada scomparve e delle catene lo bloccarono, non era opera mia. -Cazzo... tu sei una Morningstar, la famosa Charlie- il demone si inginocchiò, non sembrava felice di farlo e provava ad opporre resistenza, ma era come se una forza superiore lo piegasse davanti a me. -Stai bene?- chiesi confusa ed un po' preoccupata -Non serve che ti inginocchi. Il ragazzo fece un sospiro di sollievo e quasi cadde a terra, come se la pressione che lo premeva fosse scomparsa. -Se c'è lei non posso far niente, me ne vado. Alastor sei fortunato, ti sei scelto bene gli alleati. -Aspetta- gli misi una mano sulla spalla e vidi il suo corpo irrigidirsi immobilizzandolo -Cosa sto... perché ho questo effetto su di te? Non voglio. -Se proprio vuoi liberarmene basta dire "Rilascio" ed il tempo per cui rinunci al mio servizio. Ma tanto non lo farai... -Te lo sconsiglio, mia dolce Charlie- intervenne Alastor -Non hai nessuna certezza che una volta rilasciato non torni ad attaccar... -Rilascio per sempre. -Ma che cazzo?- dissero Angeldust, Husk, Cherry e Vaggie insieme, Alastor si rassegnò in silenzio. -Amore, sei sicura?- mi chiese Vaggie -So che tu ti fidi di tutti ma ci ha appena attaccato. -Effettivamente non ha senso- disse persino il demone -Perché lo hai fatto? Se proprio volevi fare bella figura potevi liberarmi per mezza giornata in modo da mantenere il controllo. Perché? -Non voglio uno schiavo. -Ehm... Grazie?- rispose confuso -Come ringraziamento me ne andrò senza uccidervi. -Aspetta- lo tirai per la mano -Abbiamo bisogno di informazioni, non sappiamo neanche chi sei, sei tu che hai fermato la musica? Lo vidi esitare ed evitare di guardarmi negli occhi, forse addirittura arrossire. -Va bene... risponderò alle tue domande, ma voglio quel wendigo radiofonico ad almeno due metri di distanza da me. Alastor sorrise e fece un passo indietro. -Grazie, lo apprezzo- sorrisi stringendogli le mani -Non farlo qua in piedi, sediamoci davanti ad una tazza di tè, ok? O vuoi dell'alcool? -Un tè va bene. Lui un po' rassegnato ed un po' confuso si sedette al tavolo. -Ragazzi... lo state facendo sentire osservato- intervenni notando Angel, Vaggie, Husk, Cherry, Niffty e persino Alastor fissarlo con istinto omicida. Alcuni di loro se ne andarono e rimase solo Vaggie al tavolo con noi, mentre Alastor ascoltava a distanza di sicurezza come richiesto. -Vai, raccontaci tutto- sorrisi. -Non sono bravo a voce, lasciate che vi faccia un disegnino. La sua penna emise inchiostro rosso che si mise a roteare a mezz'aria disegnando e scrivendo. -Ok, sono pronto.