Backstory

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~Charlie~
-Fratellino?- esclamammò tutti in coro.
-Uh colpo di scena- Angel Dust offrì dei pop corn a Cherri.
-Quindi tu sei fratello di quella puttana eh?- chiese Cherri.
-Ehi, non offendetela- intervenni -Magari non è la migliore persona però...
-Nah, è normale- rise Velvette -Le racchie mi detestano sempre.
-Velvette, cosa vuoi da me? Sono anni che non ci vediamo.
-Fratellino, la tua sorellona ha bisogno del permesso per venirti a trovare?
-Sì e smettila di chiamarmi così, sei la mia sorellastra.
-Potreste darci una spiegazione?- chiesi cordialmente.
-Magari in fretta- aggiunse Vaggie -Non abbiamo troppo tempo.
-A me non interessa, ho altro da organizzare- Stilo lasciò la stanza, sembrava arrabbiato.
-È sempre stato così- borbottò Velvette -Da piccolo era adorabile però.
-Quindi siete fratelli o no?
-Come sapete gli Overlords non possono riprodursi, fidatevi, ci ho provato, ma ci sono delle eccezioni. Nostro padre, Thoth, era un demone estremamente antico e curioso. Nacque nell'antico Egitto dove venne venerato come la divinità della sapienza e passò i millenni all'inferno a studiare ogni storia e racconto esistente...

 Nacque nell'antico Egitto dove venne venerato come la divinità della sapienza e passò i millenni all'inferno a studiare ogni storia e racconto esistente

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-...Un giorno però decise di spingersi oltre, voleva creare la sua di storia di cui era protagonista. Salì le gerarchie dell'inferno facendosi un nome per la sua forza e conoscenza di incantesimi di alto livello, ma non era abbastanza. Quando hai già ottenuto tutto cosa desideri? Essere ricordato ed avere qualcuno che canti le tue gesta un... erede. Così attese e prese una giovane anima appena giunta all'inferno: me. Mi diede potere, mi legò ai social media, l'ultima forma di "narrazione" creata, sperando che diventassi la sua schiavetta, ma commise un errore. Darmi accesso a internet mi dava accesso a tutte le informazioni online, sviluppai un pensiero critico, cinismo, un pochino di narcisismo e molto odio. Mi ribellai, non potevo sconfiggerlo ma scappai fino a raggiungere i Vs.
-E tuo fratello?
-Mio padre non poteva ammettere la sconfitta, così riprovò. Questa volta non prese un'anima umana, ma ne creò una. Approfittò di una povera Ars Goetia che per qualche motivo era caduta nella sua trappola e diede alla luce un demone. Utilizzò i suoi poteri fin da subito per manipolarlo nell'aspetto e nelle sue idee, lo strappò alla madre, che era stata disconosciuta dalla famiglia, e la uccise. Mentre lo cresceva con finto affetto insegnadogli ad usare i suoi poteri, l'assassinio della madre del bimbo venne scoperto e Thoth divenne un ricercato. Vendette l'anima del suo stesso figlio inconsapevole a Lucifer, ma non era abbastanza, gli Ars Goetia erano oltraggiati, così un giorno un demone molto potente che stava facendo parlare di sè venne ingaggiato come sicario per ucciderlo.
-Alastor?
-Esatto. Voglio chiedervi di tenere per voi questa storia, lui non sa nulla ed è meglio così. È stato creato per non opporsi al padre, non può fisicamente provare risentimento verso di lui. Lo so perché ho provato più volte a parlarci e siamo finiti sempre a combattere.
-Perché c'è lo stai raccontando tu?- chiese Vaggie.
-Considerate la sua storia cone un pagamento per esservi occupati di lui, mentre raccontandovi la mia storia spero che vi fiderete di me.
-Quindi sei disposta ad unirti a noi solo per aiutare lui?- chiese Husk dubbioso.
-Oh no, non è per quello. Sono qui perché qualcuno ha provato ad uccidere il mio Vox e non posso fargliela passare liscia. Adesso lui è con Val, ma voglio trovare il responsabile e fargliela pagare.

La storia mi spezzò il cuore, non potevo parlargliene ma volevo almeno stargli vicino, così lo cercai.
-Zio... no, lo so che non dovrei chiamarti più, ma ho bisogno- sentii la sua voce, stava parlando al telefono con qualcuno -So che non sono un Goetia, vorrei solo chiedere... Ok, lavorerò per voi quando avrò finito, ma mi servono delle guardie, puoi mandarmi i tuoi sicari? Devono solo proteggere l'hotel per qualche giorno, probabilmente non faranno niente. Sì ti pagherò lavorando per te, lo prometto. Grazie. Sì signore. Certo, signore.
-Ehi Stilo...
-Ora devo andare, la ringrazio... Oh ciao Charlie, dovrei aver trovato protezione per l'hotel.
-Chi era al telefono?
-Un Ars Goetia, è della stessa famiglia di mia madre, si chiama Stolas, è l'unico che mi rivolge la parola.

-Chi era al telefono? -Un Ars Goetia, è della stessa famiglia di mia madre, si chiama Stolas, è l'unico che mi rivolge la parola

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-Pagherò io il conto, non serve che lavori per loro- lo abbracciai.
-Grazie. Mia sorella...
-Va tutto bene, avevamo bisogno di aiuto, no? Ha anche un altro demone forte che può accompagnarci.
-Oh bene...- ricambio l'abbraccio -È che non vado molto d'accordo con lei. Parla sempre male di mio padre, ma io gli volevo bene, mi dà fastidio. Mi dispiace se si è comportato male con lei, ma non è colpa mia, io... volevo solo che lei fosse mia sorella, mi sentivo solo.
Mi asciugai una lacrima e lo strinsi più forte.
-E se ti facessi io da sorella? Devi solo sopportare gli abbracci. E le mie canzoni, quando tornerà la musica.
-Posso sopportare- rise.
-Hai bisogno di qualcos'altro?
-In realtà sì, hai qualche oggetto autografato da tuo padre? Mi serve per comprare il passaggio alla Torre di Babele, il mio contatto è un fissato con i gadgets di demoni e divinità.
-Una figurina va bene?
-Perfetta.

Lui prese la figurina, la mise in una busta assieme ad un foglio scritto e bruciò tutto.
-Ehi perché lo hai bruciato?!
-Tranquilla, fa parte del piano.
Poi rimase a guardare il vuoto per qualche secondo.
-Cosa stiamo aspettando?
-Aspetta... ancora un momentino e...
Apparve uno strano pacchetto davanti a lui.
-Eccolo!
-Cos'è?
-Un Happy Meal, significa che ha accettato.

-Eccolo!-Cos'è?-Un Happy Meal, significa che ha accettato

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-Ma sembra un panino.
-Yep, c'è del cibo dei mortali dentro, mangialo pure te.
-Sono molto confusa... WOW C'È UN GIOCHINO.

Hazbin hotel: il silenzio dell'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora