Capitolo 1:"Dobbiamo proprio?"

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Noemi's mind

Chiusi per l'ultima volta la cerniera della valigia, dopo averla controllata più di 20 volte a causa della paura di aver dimenticato qualcosa. Sollevai con molta fatica l'oggetto dal letto e con un colpo secco la posizionai verticalmente per terra. Tirai un sospiro di sollievo e sobbalzai quando sentii due mani poggiarsi sulle mie spalle.

<<Emanuele non farmi ripetere sempre le stesse cose. Non ho bisogno che tu venga con me a Milano, posso farcela da sola. Poi ovviamente un giorno verrò qui a Napoli di nuovo a salutarvi. >> Dissi quelle parole con un solo respiro e mentii spudoratamente. Volevo più di ogni altra cosa che il mio migliore amico mi accompagnasse in quella città così nuova quanto sulla bocca di tutti. Milano era il sogno di tutte le ragazze della mia età, lì potevi trovare futuro, ma non era così facile.

<<Non sembri molto convinta, Noemi, io lo so.>> affermò lui girandomi con le sue possenti mani e stringendomi in un abbraccio.

<<Emanuele, me la caverò, stai tranquillo. Ci sentiremo tutte le sere, ti racconterò la mia giornata e ti descriverò ogni persona che mi passerà accanto, te lo giuro>> accennai un piccolo sorriso sulle mie labbra, pensando di alleggerire un po' l'aria tesa in quella stanza.
Però, non fu così. La sua era una faccia molto dispiaciuta. E così lo strinsi più forte, ma senza proferire parola, proprio come fece lui.

<<Dai andiamo, perderai l'aereo.>> furono le uniche parole che disse il ragazzo dopo minuti di silenzi, così forti da poter crepare le pareti.
Guardai per l'ultima volta quella stanza. Foto tappezzate sul muro di paesaggi, abbracci e concerti. In quelle quattro mura, mentre mi avvicinai alla porta, ci lasciai l'anima, mentre il mio corpo continuava a seguire il moro davanti a sè.

Dopo gli ultimi saluti io e Emanuele salimmo in macchina, e nello stesso silenzio di prima, il moro avviò la nostra playlist. La prima canzone che partí mi fece riaffiorare tanti ricordi, come la prima volta che Emanuele venne a prendermi sotto casa, appena patentato, per poi andare nella nostra pizzeria di fiducia e al nostro "muretto dei tramonti".

Partí in radio una canzone a me sconosciuta. Strizzai gli occhi per leggere meglio sul display. "Catrame, Lazza feat. Tedua". Conoscevo Tedua, era un bravo rapper e i suoi testi mi piacevano molto. Ma Lazza? Chi era? Non avevo mai sentito un nome così strano.

<<Mamma mia com'è forte sto ragazzo, spacca di brutto>> affermò il moro con un'espressione di ammirazione sul volto. Io sorrisi come una bambina. Era sempre bello vederlo felice, sopratutto quando si parlava di musica. È vero, era cambiato, ma la soddisfazione che si sentiva, dopo aver scritto o cantato, restava sempre la stessa.

<<Sì è bravo dai, non lo conosco, è la prima volta che ascolto qualcosa di suo.>> dissi, cercando lo sguardo di approvazione del ragazzo al posto del guidatore.
Eravamo quasi arrivati, e l'ansia cominciò a farsi sentire. Avevo paura, ma non sapevo di cosa. Avevo vergogna, ma non sapevo di cosa. In quel momento stavo provando così tante emozioni a cui però non sapevo darne un nome.
Persa nei miei pensieri, non mi accorsi che la destinazione era stata raggiunta già un po' di minuti, e che Emanuele mi stava fissando, con un'espressione triste e malinconica.

<<Che c'è?>> chiesi io perplessa.
<<Dobbiamo salutarci>> rispose lui con voce calma.
<<Dobbiamo proprio?>>, lui annuí lentamente.
E così mi fiondai nelle sue braccia che da ormai molti anni mi proteggevano. Strinsi così forte che riuscivo a sentire il suo battito, che al contrario del mio, era moderato.

Dopo minuti in questa posizione, mi accorsi che era davvero tardi. Spalancai gli occhi e mi misi velocemente a cercare di prendere le borse sotto al mio sedile, fortunatamente aiutata da Emanuele. Era il momento. Gli schioccai un bacio sulla guancia mentre ripetevo mille volte "ciao".
<<Ci sentiamo presto Noè>> disse lui, ma questa volta con voce rotta.
Io sorrisi, e scappai per non scoppiare a piangere davanti a lui.
Mentre correvo per il gate, pensai:
"Noemi adesso non ti ferma nessuno"

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Eccomi tornata da voi!
Primo capitolo ufficiale! Sono molto emozionata perchè da questo momento in poi mi dovrò impegnare ancora di più per rendere questa storia interessante e originale. Lo so, poche persone la vedranno per ora, ma a me va bene così, perchè come ho detto lo faccio solo per passare il tempo. Scusatemi per gli eventuali errori di battitura/grammatica che mi saranno sfuggiti.
Fatemi sapere che ne pensate e ci vediamo al prossimo capitolo! Aspettatevi tante cose belle🩶

xoxo

Alibi - LazzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora