Capitolo 7: "Che cos'è l'Amore?"

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Noemi's mind

Ero davvero rimasta senza parole. Era di una immensa bravura quando si sedeva lì e toccava quei tasti. Avrei potuto passare tutta la notte a sentirlo. Altro che fastidio. Si era aperto con me tramite la musica e ci stavamo conoscendo grazie ad essa.
Ma quando mi guardava, un sciame di farfalle incominciava a girare intorno al mio stomaco, senza mai fermarsi.
Forse era la mia prima volta da innamorata.

Non avevo mai provato una sensazione del genere senza la paura di soffrire per colpa della persona stessa. Mi era capitato di avere una cotta passeggera per qualche ragazzo, ma non ho mai avuto il coraggio di farmi avanti. Le mie insicurezze e le mie paura mi mangiavano da dentro, e mi fermavano prima di ogni mia azione. La costante paura di fare o dire qualcosa di sbagliato per ferire qualcuno mi perseguitava giorno e notte. Con il passare del tempo, sparì anche la voglia di conoscere nuove persone, di farmi nuovi amici e di relazionarmi con gli altri. Mi sentivo inutile. Le giornate passavano ed erano sempre le stesse, ed io, che guardavo il tempo passare, non muovevo neanche un dito per cercare di fermarlo. Arrivare a Milano, completamente sola, per me fu già una vittoria, poiché ebbi il coraggio di uscire da quella porta, abbandonare tutto, ed iniziare una nuova vita, che non era affatto quella del quartiere in cui vivevo.

Ed ora eccomi qui, difronte ad un ragazzo che mi stava facendo uscire di testa. Eh no, poteva sembrare scontato, ma non ci parlavo solo perchè, in arte, il suo nome era Lazza. Quel ragazzo mi aveva colpito dal primo momento, dal primo sguardo, dalla prima intesa. Mi stavo innamorando, non sapendo neanche che cosa fosse l'amore.
Persa nei miei pensieri non mi accorsi che il ragazzo davanti a me mi guardava con un piccolo sorriso stampato in faccia. Girai gli occhi verso la sua direzione, scossi la testa per chiedere 'Che c'è'. Lui sorrise ancora di più.
Cosa ci trovava di divertente nel vedermi così persa da non ricordarmi neanche il mio nome?
Poi prese parola.

<<Stavo pensando ad una cosa.>> disse lui spettinandosi i capelli. Io lo guardai attentamente.

<<Spara.>> risposi io curiosa.

<<Non ci siamo neanche presentati.>>
Boom. Figura di merda. Che imbarazzo. Ci eravamo incontrati per caso sul terrazzo e avevo interrotto la sua privacy, e in più, non mi ero neanche presentata. Noemi, ti vorrei proprio prendere a schiaffi.

Jacopo's mind

Sapevo benissimo come si chiamava. Volevo dimostrare il mio interesse per lei. Non era proprio il modo giusto, sapendo già chi fosse, ma tentai.

<<Allora rimediamo subito.>> rispose la ragazza, tingendosi di rosso sulle guance.
Si alzò di scatto facendomi spaventare e tese la sua mano destra davanti al mio petto. Prende iniziative la ragazza.
<<Piacere Noemi- No aspetta, vuoi anche il cognome?>> continuò lei imbarazzata.

<<Piacere Jacopo, e no, stai tranquilla.>> sorrisi io mente ci stringevamo la mano. La mia mano era calda poiché avevo appena suonato, ed a contatto con la sua, fredda come un ghiacciaio, mi lasciò un brivido lungo la schiena.
Il nostro contatto si staccò quasi subito, e lei si allontanò leggermente da me, controllando l'orario sul suo polso. Mi girai contemporaneamente guardando l'orologio appeso al muro. 1:34. Era molto tardi, ma non avevo affatto sonno.

Noemi's mind

Era tardissimo. Dovevo riposarmi, il giorno dopo avrei avuto l'inizio di tutto. Fortunatamente, avevo scelto una Università dove si studiava tutto in presenza, e avrei dovuto ripassare solamente a casa le lezioni in vista di esami. Così avrei avuto i pomeriggi liberi.

Lo guardai, sorrisi appena, e presi parola.

<<Mi sa che è arrivato il momento di tornare a casa.>> affermai io, sbadigliando alla fine della frase. Inaspettatamente avevo sonno.

<<Sì, vieni ti accompagno.>> si incamminò lui alla porta di casa.
Si voltò e si avvicinò pericolosamente al mio corpo. Il mio cuore stava registrando forse mille battiti al secondo. Mi schioccò un bacio sulla guancia, e sorrisi come una bambina.
Non me l'aspettavo, ma ne ero felicissima.

<<Mi raccomando..>> dissi io, <<Non suonare anche stanotte. Ho tanto sonno, e vorrei dormire.>> scherzai io, per spezzare l'aria tesa e imbarazzata di quel momento.

<<Eh no mi dispiace Noè. Proprio oggi non posso. Tu hai tanto sonno, ma io ho tanta ispirazione stanotte.>> affermò serio lui, sorridendo maliziosamente.
Ero la sua ispirazione?

<<Va bene, solo stanotte te lo concedo. Buon proseguimento 'Mozart'!>>
Che battuta squallida, ma Jacopo la prese bene, scoppiando a ridere.

<<Stai dicendo che sono bravo quanto Mozart?>> chiese lui, alzando un sopracciglio.

<<Fammi pensare.>> mettendomi due dita sul meno, <<Forse anche di più.>> avevo finalmente affermato la verità. Per me lui era il migliore. Ma che stai dicendo Noemi? Il migliore per te non eri Emanuele?
Sorrise nuovamente, ed esso fu il suo ultimo sorriso che ammirai per quella sera, per poi uscire velocemente dalla porta, e salendo le scale di fretta.

Noemi che stavi combinando.

Jacopo's mind

Chiusi la porta sorridendo ancora, avviandomi di nuovo nella stanza del pianoforte, dove si sentiva ancora il suo profumo al cocco. Ispirai tutta quella fragranza, e mi sedetti di nuovo sullo stesso sgabello, non spostando peró quello dove era seduta Noemi pochi minuti prima.
Avevo finalmente un'ispirazione. Noemi mi aveva dato idee su cui scrivere. Più felice di così non potevo essere.
Incominciai a scrivere, macchiandomi di inchiostro sulle mani.

"Essere me ti sembra facile
Nascondere di essere fragile
Per stare in mezzo a quelle pagine
Anche se intorno non ho sbarre
A volte è come essere in carcere
Forse era meglio stare al margine
Non vorrei mai vederti piangere
Facciamo finta che tutto va bene
Anche se intorno abbiamo le iene
Quelle vere o quelle in tele
La discordia butta in terra il seme
Stavamo marci a piedi
Senza soldi su quei marciapiedi
Di' al tuo amico: "Vuoi una sberla o vieni?"
A te dico: "Vuoi una stella?", tieni"

Sul quel foglio di carta quel giorno mi addormentai, sognandola.

-

SCUSATE!
Vi saluto così, e mi scuso ancora una volta per il super-mega ritardo. La scuola mi sta uccidendo e io non ce la posso fare. Capitolo giusto un po' più corto del precedente MA LO AMO.
Jacopo si sta innamorando di nuovo? Ma ce la farà a non rivivere ancora una volta il suo passato?
E Noemi? Resterà sola a Milano o ci sarà qualcuno che colmerà le sue giornate?
Chi lo sa!!🩶🫢
Fatemi sapere se vi è piaciuto lasciando come sempre una stellina.
Alla prossima!

xoxo

Alibi - LazzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora