Jacopo's mind
Stavo bene. Dopo giorni e mesi a marcire davanti ad un pianoforte, cercando di buttare giù qualche pensiero su un foglio di carta, finalmente mi sentivo bene. Noemi mi faceva stare bene. Sembrava che la conoscessi da una vita intera. Ormai sapevo tutto di lei, però lei non sapeva molto di me. Non le avevo confidato tutto, per paura di essere guardato con occhi diversi. Lazza, il rapper che stava scalando le classifiche, aveva paura. Paura di cosa? Paura di confidarsi o Paura di sorridere. Ma con lei non ne avevo. Sembrava andare tutto bene, così come mesi fa, prima dell'uscita del disco. Stavo recuperando pian piano tutte le mie forze, e non potevo essere più soddisfatto di così. Forse qualcuno dovevo pur ringraziare.
Dopo aver finito di mangiare, ebbi la tipica discussione con Noemi per chi dovesse lavare i piatti, e alla fine, come bambini, ci ritrovammo a giocare a Sasso-Carta-Forbici. Alla fine decidemmo di lavarli insieme, e da quel momento si scatenò l'inferno. Ci divertimmo come matti, fino a far diventare la mia cucina una nuvola di schiuma, con tanto di papere.
Stanchi, a lavoro finito, ci sdraiammo sul mio divano. Ci guardavamo, ripensando all'episodio accaduto.<<Ti va di vedere qualcosa?>> chiesi io per spezzare il silenzio che si era creato nella stanza.
<<Si dai, però il film lo decido io.>> affermò Noemi con un sorriso soddisfatto sul volto.
Annuì e la lasciai scegliere su Netflix un film, guardandola. Era così concentrata nel leggere la trama dei film che scorreva: aveva gli occhi strizzati e le labbra socchiuse. Era buffa, ma restava sempre molto bella. Dove sei stata tutto questo tempo Noè.
E di nuovo gli stessi pensieri. Non sapevo se l'affezionarmi ad una persona che stavo conoscendo da poco fosse stata una cosa buona o meno. Scacciai ancora una volta quei pensieri nel momento in cui Noemi mi toccò una spalla per farmi riprendere. Mi sorrise, come per rassicurarmi.<<Ho scelto questo, e no, non è il solito film romantico, ne ho visti abbastanza di quelli.>> disse lei con un tono scocciato. Aveva scelto 'Scarface', un film che a me personalmente piaceva molto.
Il film iniziò, e entrambi eravamo molto attenti alle scene di esso.
Dopo quasi un'ora, il silenzio in quella stanza era colmato da respiri profondi. Mi girai di scatto verso la ragazza al mio fianco. Si era addormentata, senza neanche finire di vedere il film. Si era tolta le scarpe e si era leggermente distesa sul divano per restare più comoda. Decisi di recuperare una comperata leggera di seta, una di quelle che i brand mi regalavano, ma che però non usavo quasi mai, e posizionarla sul corpo della ragazza. Dormiva beatamente e quasi mi faceva tenerezza. Era così indifesa, ma anche molto forte e con molto coraggio. Capii che la scelta di venire a Milano, completamente da sola, lasciando famiglia e amici nella sua città nativa, fu molto difficile. La ammiravo per questo.
Successivamente stoppai il film mettendolo in pausa. Avevo bisogno di scrivere. Generalmente quando mi arrivava l'ispirazione, non prendevo mai tempo, anzi, correvo subito vicino al pianoforte, cercando di scrivere qualcosa. In quel momento mille idee si palesarono nella mia testa. Arrivai nella sala dove passavo le mie giornate, mi sedetti e cominciai a scrivere."Io sono quello che resta per ultimo
a guardare tutti mentre se ne vanno,
Entro sempre più freddo e più vuoto,
sembra Milano il primo dell'anno
Sembra che faccio finta di niente
ma ogni giorno mi allego più storie
So che lo sai come ci si sente
a stare senza un angelo custode."Buttai giù qualche parola, rivelando ciò che mi tormentata a continuamente in questi giorni.
Rimasi al piano per un paio di ore, il tempo di finire qualche strofa e accompagnarlo ad una base almeno avviata. La sera sarebbe arrivato Diego, per aiutarmi nel progetto. Diego, quel santo di ragazzo. Se non ci fosse stato lui, sarei rimasto nel mio buio. Nei miei momenti, quelli belli e quelli brutti, c'era lui, sempre affianco a me. Quando avevo un dubbio correvo da lui, quando non mi andava bene una base o qualche parola andavo da lui. Diego era il mio angelo custode.
Dopo aver finito quello che dovevo ancora concludere definitivamente, mi avviai in bagno per rinfrescarmi, ma notai in lontananza una figura sul divano che si stropicciava gli occhi. Sorrisi. Noemi era rimasta a dormire per tutto quel tempo, e non si era mossa di un millimetro, nonostante abbia suonato per ore. Invece di andare in bagno, mi avvicinai al salone. Lei, ancora con gli occhi semichiusi, mi guardò attentamente, per poi guardarsi intorno.<<Q-quanto ho dormito?>> chiese lei ancora con la voce impastata dal sonno. Risi. Aveva dormito un bel po'.
<<Quasi due ore. Strano che non ti sia svegliata, Mozart ha lavorato ai suoi capolavori.>> affermai io ironico.
<<Stai zitto, non mi hai neanche avvisato. Che figura.>> disse lei mettendosi entrambe le mani in faccia.
<<Ma dormivi beatamente, non c'era nessun problema.>> la tranquillizzai io, togliendole le sue mani dal volto.
<<E invece sì, non ne neanche casa mia, e in più volevo guardami il film!>> si 'arrabbiò' lei. Sorrisi ancora di più. Ancora non aveva capito che per me non era affatto un peso.
Ci guardammo attentamente. Notai molti particolari di lei. Aveva un viso completamente simmetrico. I suoi occhi splendevano. Jacopo non la guardare troppo che la consumi.
Dopo qualche secondo la ragazza di fronte a me prese parola.<<Forse dovrei andare. Mi devo mettere a studiare se mi voglio laureare.>> affermò insoddisfatta, con un tono stanco.
<<Va bene, ma non studiare troppo, che poi diventi più intelligente di me.>> scherzai io. Mi piaceva prenderla in giro per guardare la sua reazione. Rispose con una linguaccia.
Si alzò di scatto dal divano, e dopo avermi lanciato un cuscino addosso, si avviò a recuperare le sue cose. Se ne stava andando e piano piano mi sentivo sempre più vuoto.Ci salutammo, e tornammo alle nostre vite, felici di aver trascorso questa giornata.
Possiamo riavvolgere il nastro?-
Ciaooo! Come state?
Indovinate un po'? Scusate per il ritardo, come sempre. Nuova settimana, nuovo capitolo, in cui abbiamo visto solamente il punto di vista di Jacopo, ma quello di Noemi? Cosa penserà veramente di lui?
Lasciate una stellina e seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
Ci vediamo al prossimo!🩶xoxo
STAI LEGGENDO
Alibi - Lazza
Fanfictionquel che è peggio è che noi siamo simili. (ALIBI) ⚠️In questa storia, DATE, AVVENIMENTI ed ETÀ, non sempre combaceranno con un ordine cronologico come quello della realtà⚠️