Capitolo 2: "Milano"

596 13 4
                                    

Noemi's mind

<<Informiamo i gentili viaggiatori che il volo 'Napoli-Milano Malpensa' è quasi giunto al termine. Vi ringraziamo, da parte di tutto il personale di volo, per aver viaggiato con noi.>> Sobbalzai quando sentii una voce che annunciava l'arrivo a Milano.

Mi guardai intorno, molte persone si allacciavano la cintura, altre invece incominciavano a mettere apposto i loro bagagli. Mi strofinai gli occhi non badando a quel poco di mascara che avevo messo la mattina stessa.
Controllai l'orario: 17:37. Pensai a quanto tempo avrei impiegato ad arrivare nella mia nuova casa. Era tutto strano, ed anche io mi sentivo strana. Come se avessi la consapevolezza di aver dimenticato qualcosa lì a Napoli.

Passò un'altra mezz'ora abbondante, e finalmente scesi da quell'aereo. L'aria fresca di Milano di un tardo pomeriggio mi accarezzava il viso;
Non è quella di Napoli, pensai.

Con la mia valigia mi avviai all'uscita di quell'aeroporto. Avevo un mal di testa assurdo, non ero proprio abituata a stare così tanto tempo attiva. Camminando per la mia strada, qualcosa mi fermò sul posto, facendomi sbilanciare, quasi perdendo l'equilibrio.
Era un ragazzo, molto giovane, avrebbe potuto avere sui 15/16 anni. Il ragazzo, con un telefono in mano, mi ostacolò, senza neanche chiedermi scusa. Imprecai silenziosamente. Mi guardai di nuovo intorno, non era l'unico che correva in quella direzione.
Mi concentrai su un punto, dove si era formato un gruppo di gente, tutti intorno ad un sola persona. Al centro vidi un ragazzo, non molto alto, quasi della mia stessa altezza, con dei capelli che spiccavano. Biondi platino. Mi accorsi della marea di gente che gli andò incontro.
<<Ma chi è?>> pensai, forse un po' ad alta voce. Una ragazza mi affiancò.
<<È Lazza!>>
La guardai perplessa, con un espressione molto disinteressata. Poi ci pensai meglio. Era quello di Catrame. Emanuele andava pazzo per lui. Sognava un giorno di fare un featuring con lui.

<<Così tante persone che vogliono farsi una foto? Neanche Justin Bieber ha tutti quei fan...>> affermai con un tono poco educato.
<<Ma come fai a non conoscerlo? Il suo nuovo album 'Re Mida' è appena uscito! Che bomba quei pezzi! Con la sua musica sta scalando le classifiche, ed è il primo da ormai settimane!>> affermò la ragazza vicino alla sua amica, emozionata. Se fosse stata Beyoncé l'avrei anche capito.

Decisi di lasciar perdere, abbandonando la conversazione con la sconosciuta.
Avevo troppi pensieri per la testa e quel ragazzo non ne faceva assolutamente parte.

Mi avviai per la strada di casa accompagnata da una playlist su Spotify e il navigatore su Mappe. La casa che avevo scelto di affittare non era molto lontana da Milano-Centro e faceva parte di un condominio molto moderno. Dalle foto che mi inviarono scoprii era molto minimal, e lo stile mi piaceva molto. L'agente immobiliare mi rassicurò dicendo che il palazzo era molto tranquillo, e la gente che vi abitava altrettanto. Ero soddisfatta, magari potevo farmi degli amici, oltre a quelli di Università.
Non ero mai stata una ragazza socievole al 100%, ma mi incuriosiva molto sapere delle persone, passare le ore a sentirle parlare sulla loro vita, dando consigli di ogni tipo. Purtroppo, durante la mia infanzia, poche furono le persone che credevano in me e che mi facevano compagnia nelle giornate. Scacciai quei pensieri dalla testa e mi accorsi che il navigatore segnava l'arrivo della meta.

Scavai nella mia borsa e trovai le chiavi, avvicinandomi al grande portone nero che si trovava subito dopo il cancello di casa.
Con un po' di fatica riuscii ad aprire e rimasi a bocca aperta. Le scale del condominio erano in marmo e le ringhiere erano nere opache. Erano una meraviglia per i miei occhi, ed io non ero assolutamente abituata a quel lusso.
Incominciai a salire le scale e ad ogni piano mi fermai a controllare le targhette su cui erano scritti i nomi delle persone che vi abitavano.
Mi soffermai ad un in particolare, al secondo piano, con su scritto "Studio Musicale Lazzarini (Universal Music Group)".
Studio Musicale? Io non me intendevo per niente, ma quel cognome. Mi ricordava qualcosa.
Persa nei miei pensieri non mi accorsi che la porta del condominio venne aperta in modo brusco. Mi affrettai a salire ancora di un piano per arrivare in casa, e mi fermai sul posto quando udii delle voci.

<<Fra ma hai visto come erano accaniti, che odio.>> disse una voce maschile con un tono nervoso.
<<Vabbè Jacopo, adesso focus sulla musica, dobbiamo finire almeno la prima parte del progetto.>> affermò una seconda voce maschile.

Jacopo? Persone accanite? Musica? Progetto?
Ormai i pensieri mi erano più chiari.

Lazza aveva lo studio nel mio condominio.

-
Grande colpo scena! Che ne pensate del secondo capitolo? Fatemi sapere, ci tengo.
Scusate per la lunghezza di questa capitolo ma avevo così tante idee che dovevano per forza entrare dentro un solo capitolo.
Chissà che cosa succederà domani..😌😌
Restate connessi! Alla prossima!

xoxo

Alibi - LazzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora