Mi resi conto delle parole che uscirono dalla mia bocca troppo tardi.
Dylan era come congelato sulla soglia del corridoio che portava alla zona notte.
Non era stata mia intenzione spiattellargli la verità in faccia in quel modo. Che cavolo, non era proprio nelle mie intenzioni dire alcunché.
Ma mi ero sentita punta sul vivo.
Lui non voleva una storia, o non la voleva con me?
Ancora una volta non ero abbastanza per qualcuno. Mi giudicava fredda e scostante. Allora la notte prima cosa era stato?
Perché era venuto a letto con me se non ero... appetibile?
Per lui era tutto un gioco? Un modo per prendermi in giro o per dimostrare che poteva rompere la mia corazza come e quando voleva?
Perché era proprio quello che era successo la sera prima. Si era presentato in quel pub fingendo di non conoscermi. Mi aveva liberato da quell'invisibile catena che mi imponeva di essere Grace La Despota Smith per riuscire a essere solo Grace, Grace e basta.
E io avevo permesso alla donna sensuale, che albergava dentro di me, di uscire allo scoperto. Mi ero goduta ogni istante, poi lui aveva rovinato tutto.
Non volevo un anello al dito, né alcuna promessa. Volevo solo godermi il viaggio e vedere dove ci avrebbe portato. Ecco perché avevo risposto alla sua provocazione sul fatto che non lo conoscevo davvero, rivelando - un po' bruscamente - che, invece, sapevo tutto della sua natura.
Le mie parole potevano essere interpretate in tanti modi diversi, ma Dylan mi fissò così intensamente che compresi che avesse capito a cosa mi stessi riferendo.
«Cosa pensi di sapere?» chiese con voce strangolata.
«Conosco...» Mi presi del tempo per capire bene come esprimere il concetto. «Conosco la tua natura.»
L'uomo fece una risata amara. «Impossibile.»
La sua sicurezza mi diede profondamente fastidio. Mi credeva davvero così stupida?
«So che non sei totalmente... umano. Non lo sei tu, non lo è la tua squadra di sicurezza, non lo è nemmeno Alec.»
Gli occhi di Dylan si strinsero. «Come fai a saperlo?»
Quindi non negava? Forse aveva ragione lui. Il tempo per le bugie era finito.
«Mi credi stupida?» sbottai. «Lavoro da anni con il Governatore, a stretto contatto e in alcuni frangenti notte e giorno. Avrò anche la personalità di un cubetto di ghiaccio, ma ho gli occhi per vedere e le orecchie per sentire.»
«E cosa avresti sentito?» ringhiò.
Mi venne spontaneo arretrare di fronte a quel verso, sembrava davvero quello di un animale arrabbiato. Poi, rendendomi conto del mio gesto, raddrizzai le spalle e lo fulminai con gli occhi. Voleva prendersela con me per cosa, di preciso?
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Gelida
Fantasía** NOVELLA SPIN-OFF DI ALTEREGO - IL CUORE DEL GRIZZLY (disponibile su Amazon) ** -Disclaimer- Novella da leggere solo dopo aver letto il libro principale in modo da non incorrere in spoiler e comprendere meglio gli eventi narrati. Dylan McLogan sa...