** NOVELLA SPIN-OFF DI ALTEREGO - IL CUORE DEL GRIZZLY (disponibile su Amazon) **
-Disclaimer- Novella da leggere solo dopo aver letto il libro principale in modo da non incorrere in spoiler e comprendere meglio gli eventi narrati.
Dylan McLogan sa...
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Quella donna era una vera spina nel fianco.
Lo avevo sempre pensato, ma negli ultimi giorni non riuscivo a pensare ad altro che a quello. Avevo cercato di sedurla, è vero. Ma sarei rinsavito prima di andare a fondo e l'avrei costretta a tornare lucida prima di procedere.
Peccato, che il mio brillante piano fosse imploso nel momento in cui aveva iniziato a vomitare. E non mi riferivo solo all'alcol, ma anche alle parole stupide che le erano uscite di bocca.
Pensava che stessi fingendo.
Che non volessi aiutarla.
Ma per chi diavolo mi aveva preso?
Me ne ero andato prima di dire qualcosa di cattivo. Ancor più cattivo di quello che avevo già detto.
«Sembri un orso con il dente cariato» brontolò Alec affiancandosi a me mentre percorrevamo i lunghi corridoi del Montana State Capitol.
«Da quel che so l'orso sei tu» risposi acido.
«Sì, ma quello col mal di denti sei tu, non io. O forse dovrei dire mal d'amore.»
Inchiodai nel bel mezzo del corridoio e mi voltai a fronteggiarlo. «Amore?» affermai sprezzante.
«Ti stai facendo coinvolgere da Grace. Si vede lontano un miglio.»
Brontolai un'imprecazione. «Quella donna è la freddezza fatta persona. È scostante, imperturbabile e per certi versi cattiva.»
«Ma ti piace.»
Lo guardai come se avesse perso la testa e ripresi a camminare. «Tra volermela scopare e metterle un anello al dito ce ne passa.»
«Ma davvero?» affermò con un sorriso misterioso. «Scommetto che una volta che te la sarai portata a letto, non riuscirai a resistere.»
«Non siamo mica tutti come te» gli feci notare, sarcastico.
«Smettila di fare lo stronzo» mi rimproverò.
Non risposi. Mi dispiaceva infierire sulla sua debolezza verso Samantha. E poi, capivo benissimo dove volesse andare a parare.
«Quella donna mi farebbe ammattire dopo soli due secondi di convivenza» mi lamentai.
«Ma ti godresti ogni attimo» affermò convinto.
Cazzo, aveva ragione. Litigare con Grace era divertente, mi manteneva vivo. Non sapevo più quante volte mi ero immaginato di tapparle la bocca con la mia per farla stare zitta. O di scalfire la sua corazza con il mio tocco.
C'erano tante cose che non mi tornavano di quella donna, ma ero più che sicuro che dietro la maschera di gelida fermezza si nascondeva un drago pronto a sputare fuoco.