9. La festa

12 1 0
                                    

Entriamo nel locale, io mi dirigo al bancone mentre tutti gli altri vanno a ballare.
Chiedo al barman di portarmi un pòdi vodka, vicino a me si siede un ragazzo.
«Ehi ci si rivede»
inizialmente non ci faccio molto caso, non essendo sicura che si stia riferendo a me.
Quando tocca la mia spalla, mi volto verso di lui,
«Sono Josh»  Fa un leggero sorriso quasi impercettibile,
«Ciao»  gli sorrido un po' a disagio
«Ci siamo visti oggi,non so se ricordi»
«Ahhh... si,si ricordo» no in realtà non mi ricordo, però mi sembra brutto dirglielo.
Arriva il barman con il mio bicchiere pieno di vodka ,lo bevo piano piano.

Josh inizia una conversazione, ma io non sono molto interessata a interagire, l'ultimo periodo è stato stressante. Voglio solo bere.

Finito il primo bicchiere ne ordino un altro e un altro fino a perdere il conto, sento gli occhi di Josh puntati su di me.
«Non starai esagerando?»
«Non criticarmi» sentenzio zittendolo.

Abbassa lo sguardo, mentre fissa il pavimento, cerco di alzarmi dallo sgabello, lui si alza immediatamente per sorreggermi, paga i miei drink e mi porta fuori.

Qualcuno esce subito dopo di noi, riconosco subito la voce di Jackson,
«Dove la porti?»
Josh si gira di scatto, io cado a terra.
Jackson corre subito verso di me, mette una mano sul mio fianco, porta il mio braccio sul suo collo e mi porta alla macchina, mi fa salire e chiude la porta, sento le loro urla ma non capisco cosa dicono.

Quando Jackson sale in macchina poggia le mani sul volante picchiettando i polpastrelli in modo frenetico, continuando a fissare un punto vuoto.

«Quanto hai bevuto?» Chiede di sbotto
«Non lo so» rispondo leggermente in imbarazzo
«Per quale cazzo di motivo hai bevuto così tanto?»
La sua voce è irritata piena di preoccupazione e...e paura? Di cosa ha paura?
«Non sono affari tuoi, la mia vita non ti riguarda.» sbiascico qualche parola per via dell'alcol che circola.
«E INVECE SI CHE SONO AFFARI MIEI, MI PREOCCUPO PER TE COME CAZZO FAI A NON CAPIRE?»
"No invece non sono affari tuoi, e te l'ho detto mille volte, non urlare, per favore" Faccio una breve pausa,per massagiarmi la tempia
«e per tuo interesse mi fa piacere che ti preoccupi ma non credi che te ne sei reso conto troppo tardi?»di nuovo una breve pausa «neanche il tempo di arrivare che mi hai lasciata da sola.
Non mi frega che ti preoccupi per me. Perché in questo momento mi sembrano solo parole.»
«Ti ho lasciata lì???... ma se sei stata tu ad andartene, ti ho cercata ma non credevo che stavi al bancone.»
«e poi io ti riporto a casa Keira sono come responsabile per te in questo momento lo capisci?»
«Ma che cazzo stai dicendo io sono responsabile per me stessa, e se il tuo problema è dovermi riportare a casa, chiamo Silvia o Violet, non ti devi preoccupare per me» forzo un sorriso ed esco dalla macchina, ancora non riesco a gestire l'alcol così traballo un bel po' prendo il telefono e cerco di capirci qualcosa, sento Jackson aprire la portiera, esce, e si avvicina a me
"Entra nella macchina, non fare la cretina Keira."
"No! non ci salgo invece" mi impunto e non mi schiodo.

Chiamo Silvia ma non risponde, così chiamo Violet lei mi risponde quasi subito
«Ehi Keira tutto okay?»
«Ehmm no»
«Che succede?»
«Devo tornare a casa,sono leggermente ubriaca» sbiascico.
«Dio mio Keira! domani parliamo.
Ecco io avrei un problemino sto con Lip e dei suoi amici, ma se vuoi posso chiedere a Josh se ti accompagna tanto si sta annoiando.
Tu non lo conosci ma è simpatico »
"Tu...lo ...lo conos-"
"Dai Keira sali per favore" Jackson continua a chiedermi di entrare ma io scuoto la testa
"Va bene" rispondo a violet

Quando vedo Josh venire verso di me, giro la testa per vede Jackson, sembra molto irritato.
Un sorriso soddisfatto si forma sul mio volto.

«Tutto okay?»
«Si» rispondo schietta, non ho voglia di conversare,lui apre la macchina di Lip e saliamo in contemporanea.
«Okay, ehm dove devo andare?»
"Al ponte,va bene? la sai la strada,no ?"
«Aspetta perché il ponte? Violet mi ha detto di non assecondarti se mi chiedi di andare in posti strani perché sei pericolosa...in queste condizioni »
«Sta tranquillo, non mi ci voglio buttare, è il mio posto sicuro»
«Da cosa scappi Keira?»
Mi volto verso il finestrino ignorando la sua domanda, da cosa scappo? Non lo so neanch'io
«Gira a destra».

☀️

Arrivati al ponte, salgo sull'asta e mi ci siedo con le gambe a penzoloni.

«Hai mai pensato di buttarti?» lo dice con così tanta tranquillità che mi fa pensare 'anche lui ha fatto un pensiero del genere?'
«Tu?» Non gli voglio rispondere
«Si»
Rimango sorpresa dalla sua risposta, non immaginavo tale confidenza
«Anc... anch'io» sussurro con una tale vergogna da rendermi nuda.
«Sai onestamente lo vorrei fare ogni volta che vengo qui» fisso i miei piedi penzolare per aria
«Cosa ti blocca?» mentre pronuncia queste parole si siede vicino a me
«Io ...credo i miei amici, Silvia, Violet e...e Jackson,Lip, Yasly  sono le persone che mi hanno aiutata, consolata, sono le persone che mi hanno fatta sentire...giusta»
«E la tua famiglia?»
Scuoto la testa
«Loro...io mi sento in colpa»
«Perché? È la tua famiglia, ti vuole bene»
«Nah loro non fanno altro che sminuirmi dirmi 'sei grassa' 'impegnati di più a scuola' 'recupera questa materia ' ogni tanto vorrei urlargli tutto quello che mi passa per la mente, però mi blocco sempre»
«Cosa ti passa per la mente?»
Scuoto la testa non posso dirglielo, lo macchierei con le mie paranoie l'ho fatto con Lip, Jackson, Violet,Silvia, Yasly non posso farlo con nessun altro e poi a Josh ho già detto troppo
«Basta, puoi portarmi a casa?»
Alza le spalle «se ti fa stare meglio»

Entriamo in macchina, barcollo un po' ma ho ripreso stabilità.

Trapped AnimalsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora