11. Si torna al passato

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Lip pov.

Sento bussare alla porta, in sottofondo le urla di mia madre, rivolte a me,
«svegliati Lip sono le 8:10 farai tardi» nel mentre Derek entra nella mia stanza, mi toglie le coperte e mi butta per terra, dicendomi:«sbrigati farai tardi a scuola»
Spalanco gli occhi, prendo il telefono per verificare, sono le 8:12 mi alzo in fretta, infilo i jeans cercando di non cadere, mentre infilo la maglietta mi dirigo in bagno,inizio a lavarmi i denti velocemente, torno in camera faccio lo zaino, torno in bagno, sputo, risciacquo, prendo le Nike e le metto.

Saluto rapidamente mia madre e mi dirigo verso la moto, prima di salire rispondo a Violet, che mi ha scritto:'buongiorno🫶🏼 mi passi a prendere?' mi ha scritto alle 8:00 e ora sono le 8: 25
'buongiorno amore, ho fatto tardi passo adesso va bene? Ti va di saltare la prima ora? Non ho fatto colazione' lei risponde subito con un semplice 'okay' seguito da un cuore.

Arrivato sotto casa sua saluto Cassie, anche lei esce ora.
Poso un bacio sulle labbra di Violet salutandola, gli porgo il casco e partiamo.

Arrivati, scendiamo dalla moto ci dirigiamo verso il bar, nessuno dei due dice mezza parola.

«cosa vuoi mangiare?» gli chiedo mentre guardiamo i cornetti in vetrina,non c'è un ampia scelta
«non ho fame» mi dice in un bisbiglio,continua «io...vado a sedermi, mentre scegli cosa mangiare» forza un sorriso, cosa gli prende? Forse non sta molto bene,o forse...no è impossibile...non dirmi che...o merda.

Preso il cornetto alla crema mi dirigo verso il tavolo scelto da Violet,mi siedo davanti a lei, porgendogli il succo all'ace.

«tutto okay?»
Non mi risponde continuando a fissare un punto indecifrato, così cerco di attirare la sua attenzione alzando e abbassando la mano davanti a lei
«ci sei?» le chiedo, alza velocemente lo sguardo verso di me facendo incontrare i nostri sguardi
«ehmm...si?...cosa stavi dicendo...ero un po' distratta»
«ho notato...dicevo, tutto okay?»
Annuisce frettolosamente,tutto un tratto si alza
«io...intanto mi avvio,così firmo l'ingresso» annuisco mi alzo gli poso un bacio delicato sulle labbra e la lascio andare.

Violet pov.

Appena esco dal bar mi dirigo verso l'ingresso della scuola,non so perché,ma ultimamente mi sento a disagio davanti alle persone che mangiano, io sin da bambina ho avuto un rapporto strano con il cibo, dai 5 ai 10 mangiavo senza problemi, dagli 11 ho iniziato a diminuire le porzioni,fino ad arrivare ai 14 e da lì in poi,mangiare è diventata una competizione con me stessa, e la maggior parte delle volte perdo miseramente.
Lip non lo sa, o meglio sa del problema che ho ma ultimamente i miei sforzi non sono stati più in vano, ho cominciato a fare un pasto completo, senza sentirmi male e dover correre in bagno.

Ma poi la vocina è tornata
«se mangi ingrassi,vuoi ingrassare? Dopo Lip ti vedrà brutta, grassa,vuoi questo? No scommetto che non lo vuoi, allora, NON.MANGIARE.»

E tutti gli sforzi fatti si sono sgretolati.

Non mi piace essere vulnerabile,per questo non mi piace mangiare davanti agli altri,e non mi piace neanche guardare gli altri mangiare.
Perché io mangio con i miei tempi (se mangio) e vedere gli altri mangiare non mi interessa, mi fa sentire...diversa, onestamente so che è una mia decisione non mangiare ma vedere gli altri non farsi problemi, mi fa sentire vuota,non umana, strana.

Arrivata a scuola firmo e aspetto che suoni la campanella in modo tale da dirigermi verso la mia aula,dopo poco arriva anche Lip che mi si affianca,posandomi un bacio sulla fronte.
«tutto okay?» mi sussurra all'orecchio
Annuisco,so che se gli rispondessi di «si» il tono di voce mi tradirebbe, ma lui l'ha già capito.
«sei sicura? Hai fatto colazione?»
«si e si» al secondo si, mi si incrina la voce.
Lui nota la voce poco sicura, i suoi lineamenti si addolciscono,si posiziona di fronte a me sovrastandomi leggermente con la sua altezza.
Posa le sue mani sui miei fianchi,e mi avvolge con il suo calore, stringendomi a se.

Il suono della campanella ci fa sobbalzare all'unisono, mi prende la mano e insieme ci incamminiamo verso la mia classe, arrivati davanti l'aula, si avvicina a me posandomi un lungo bacio, finché non si separa da me, sparendo sulle scale.

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