15° CAPITOLO

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Ci trovavamo davanti alla foresta.
Sapevo cosa ci facevamo li, ma per non essere sospetta glielo chiesi:"Cosa ci facciamo qui?"

"Cacciamo" Rispose in tono serio ma in modo fiducioso.

Proprio come pensavo.

Non ero entusiasta all'idea... ma lui pareva di si. Aveva il suo solito sorriso, e non potevo sfarglielo dicendogli che non volevo.

"Che cosa Cacciamo di preciso?" Chiesi dando un pizzico di paura alla mia voce.

"Lupi"

Un brivido mi risalì tutta la schiena fino a non farmi tremare tutta.

"C'è qualcosa che non va?"
Chiese preoccupandosi di me.

"Non mi sembra una buona idea..."
Sì vedeva che avevo paura.

"Dai, stai tranquilla ci divertiremo"
Sembrava proprio sicuro di sé!

Sapevo se sarebbe andata a finire male.
"Iris, davvero, stai tranquilla, io sono nato per fare il cacciatore, farò in modo che non ti accada niente"

"Si lo so..."
"Allora cosa c'è?"
"Niente"
"C'è qualcosa che mi devi dire?"

Era dall'altra parte della jeep per prendere il materiale per la caccia.
Mentre io stavo scendendo dall'auto.

Non risposi.

Era strano, non gli potevo dirà la verità... ma lui era come se mi dicesse:" Io so già tutto, devi stare tranquilla"
Io... mi fidavo di lui... al tal punto di dirgli tutto... eppure lo conoscevo soltanto da un'ora.

"Se mi devi dire qualcosa... dimmelo, e poi non ci pensiamo più!"

Non sapevo che reazione avrebbe avuto alla scoperta di ciò che ero veramente.

"Ti giuro che un giorno te lo dirò" dissi a testa bassa. Non ero del tutto sicuro che un giorno glielo avrei detto. "Devi avere soltanto un pò di pazienza"

Sbuffò.

Una volta scesa dall'auto raggiunsi james che aveva appena preso l'essenziale per la caccia.

Avevamo varcato la soglia che divideva la città dalla foresta.

Era già da una ventina di minuti che camminavano, e non avevamo ancora trovato niente.

"Allora?" Chiese lui di punto in bianco "tu che cosa fai nella vita?"

"Niente"

"Non vai a scuola?"

"No. Tu non vai a scuola?"

"Ahahahah, ma secondo te quanti anni ho?"

"17?"

"Ahahah, magari, ne ho 19"

In effetti ora che lo guardo meglio ha il fisico di un 19enne. Mi dissi.

"Ah".

Si Fermò di scatto. Si girò per guardarmi. Gli andai addosso perché non lo vidi fermarsi.
Mi prese per non farci cascare, i nostri sguardi si intrecciarono.
I suoi occhi erano uno spettacolo.
Fu un momento intenso, finché non si sentì un ululato.

"Sentito?" Chiese.
"Si" Non volevo che quel momento magico finisse!

"Sì trova qui vicino!" Sì voltò per incominciare nuovamente a camminare.

"Che ne sai? Gli ululati si possono sentire anche a 15 km di distanza!"
Ero in collera dalla distrazione del momento magico.

"Shhh!" Sì fermò e allungò un braccio per fermare anche me.
"Abbassati" sussurrò.

"Ma che ti sei bevuto il cervello? Sarà stato sicuramente un lupo lontano da qui" dissi alzandomi in piedi con il tentativo di andarmene.
Ci trovavamo dietro un cespuglio, e appena mi alzai notai tre bellissimi lupi enormi: uno nero uno bianco e uno beige a macchie marroni.
Non erano lupi.

Dalla paura che mi vedessero mi abbassai nascondendomi insieme a James.
"Hai visto che avevo ragione?" Fece un ghigno.

"Sì sì, adesso possiamo andare via??" Chiesi frettolosamente. Non avevo paura che i lupi potessero fare del male a noi, avevo paura che james potesse fare del male a loro.

"Aspetta, il bello deve ancora arrivare".
Prese il fucile, puntò su uno dei tre lupi, e posò l'occhio sul mirino.
Nel momento in cui stava per sparare, spostai violentemente , con la mano funzionante, il fucile per fargli cambiare direzione.
"No!" Urlai.
Sparò subito dopo il mio urlo. Fortunatamente colpì un albero.

Riuscii ad intravedere dal cespuglio i tre lupi scappare.

Sapevo che ciò che avevo sarebbe costato molto.

James si alzò in piedi di scatto e disse:" Cosa ti è saltato in mente??"
Mi alzai anche io e risposi:" tu non puoi ucciderli!?"

"Ah si?! Allora dammi una buona spiegazione per cui non dovrei farlo!"
Lasciò il fucile a terra e incrociò le bracia.

"Perché... I-io li conosco!" Non avrei voluto dirglielo... ma non mi aveva lasciato scelta.

Spalancò gli occhi e fece un passo indietro.

Involontariamente iniziai a scappare via , senza una meta precisa, con le lacrime che scorrevano lungo il volto.

Cos' ho fatto!? Sono una stupida! Continuavo a ripetermi nella mente.
Lo sapevo che non sarebbe andata a finire bene!

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