11 - La Profezia

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Lara si era completamente ripresa dopo gli avvenimenti di due giorni prima, quando per la prima volta aveva proiettato delle immagini nella mente di Adam e aveva collegato le loro menti.
Nei giorni seguenti, Yuma l'aveva fatta esercitare senza tregua. Dopo vari tentativi era riuscita a proiettare le immagini nella mente della maga senza il bisogno di toccarla, solo guardandola negli occhi.
Quando Edom e Randi erano venuti a farle visita, Yuma aveva usato come cavia anche loro, dicendo che loro essendo licantropi avevano una parte animale ed era più difficile proiettare delle immagini nelle loro menti.
Aveva ragione, Lara non c'era riuscita subito e quando ci era riuscita con Randi, si era dovuta riposare subito dopo.
Adesso aveva padroneggiato quella nuova abilità, ma non era più riuscita a collegare la sua mente con qualcuno, come era successo con Adam, quando si erano trovati insieme nella sua mente per assistere alla morte della nonna del ragazzo. Per qualche secondo si era collegata alla mente del padre, ma stava dormendo e da sveglia non aveva avuto risultati. Sapeva che collegarsi alla mente di qualcuno che non poteva né vedere né toccare era molto difficile, ma aveva provato a farlo anche con Yuma ed era riuscita solo a proiettare qualche immagine senza creare un luogo sicuro.
-Collegare la mente a quella di un'altra persona, non si può imparare in qualche giorno- stava spiegando la maga -Proiettare delle immagini è far vedere quello che hai visto realmente te a qualcuno, non puoi proiettare fatti inventati. Invece creare un luogo sicuro collegando la tua mente ad un'altra è portare quella persona dentro le immagini-
-Come una realtà virtuale- disse Lara ricordando la tecnologia dei Comuni.
-Una cosa?-
-No, niente, però ho capito cosa intendi-
-Non è finita qui- continuò Yuma -Devi avere una forte motivazione per riuscire a collegarti alla mente di qualcun'altro-
Lara aggrottò la fronte -Ad esempio?-
-Il voler salvare a tutti costi quel ragazzo-
Lara non si era resa conto che la sua voglia di dare ad Adam una seconda possibilità era talmente forte da riuscire a farle fare una cosa che con altre persone a lei più vicine era molto difficile.
Con il padre ci era riuscita involontariamente e per pochi secondi perché avevano un potere simile, ma per poterci riuscire di nuovo e in modo completo doveva trovare una forte motivazione e solamente perché voleva rivedere e sentire suo padre non bastava.
Yuma, che era seduta al tavolo, si alzò per preparare il pranzo, Lara rimase seduta vicino a dove poco prima era la maga. Con lo sguardo perso nel vuoto cercava una motivazione forte per collegarsi di nuovo con suo padre.
All'improvviso una luce bianca le fece strizzare gli occhi per il fastidio.
-Ah Nari, stavo aspettando il tuo arrivo- disse Yuma.
Quando Lara si riprese vide il cervo davanti a lei con le corna illuminate di bianco che la fissava intensamente.
-Che c'è Nari? È giunto il momento?-
Il cervo annuì lentamente.
-Rayke ha proprio un pessimo tempismo, è quasi ora di pranzo-
Yuma rise -Devi andare e poi qui ci vuole ancora un po'-
Lara si alzò lentamente e uscì di casa tenendo la porta aperta per far uscire anche Nari, anche se per un momento ebbe paura che l'animale non fosse riuscito a far passare le proprie corna dall'apertura.
Poi il cervo la superò e scomparve in una luce bianca.
Lara alzò gli occhi al cielo -Almeno potresti aspettarmi- dopo sparì anche lei nella luce bianca e riapparve davanti all'entrata della grotta di Rayke.
Ormai, per lei, il teletrasporto era un gioco da ragazzi.
Nari l'aveva aspettata proprio davanti al buco nascosto dalla vegetazione, ci si infilò dentro illuminando la strada con le sue corna. Lara rimase un po' indietro, così preferì accendere una sfera per vedere dove metteva i piedi.
Nella grotta del Signore della Luce c'era stata una volta, ma si ricordava bene della grandezza del posto e dei dipinti sulle pareti.
Quando il tunnel finì ed entrò nella grotta, già illuminata, trovò Rayke che la stava aspettando.
-Ciao Lara-
-Ciao- la voce della ragazza era senza emozione, si ricordava ancora cosa era successo l'ultima volta che si erano visti. Ora che ci pensava, non erano mai stati da soli, c'era sempre qualcuno che in un modo o nell'altro calmava le acque.
-Come stai?- chiese Rayke, anche lui si ricordava, per questo cercava di essere cauto e di capire lo stato d'animo della ragazza.
-Mi sono ripresa bene- rispose sempre con la stessa voce monotona, poi chiese -Mi svelerai la Profezia?-
Rayke sorrise e per un attimo la sua figura si illuminò.
-Perché sorridi?-
-Ricordi quando ti dissi che posso apparire fuori da questa grotta solo quando attivi il tuo potere bianco?- Lara annuì confusa, non sapendo dove volesse arrivare -Quando sei nata hai usato involontariamente la Luce e io sono apparso, ti ho visto nascere. Ho considerato come miei figli tutti gli Angeli che si sono susseguiti ed è stata una gioia immensa per me vederti nascere. E ora vedo quanto sei cresciuta e quanto sei diventata forte e questo mi fa sentire orgoglioso-
Lara rimase stupita dalle parole del Signore della Luce -Mi dispiace, non le pensavo veramente quelle cose che ho detto-
-Lo so, anche se con mio fratello ce l'hai veramente a morte-
-Hai detto che quando sono nata ho usato il potere bianco, è per questo che mia madre ha perso i poteri? Mi hanno detto che quando sono nata ero già molto potente e per questo le ho prosciugato i poteri- cercò di cambiare discorso, non voleva parlare di Targom.
-Sì, eri già molto potente, ma non puoi aver tolto i poteri a tua madre-
-Perché ero troppo piccola per saperlo fare?-
-No, perché il potere della Luce non toglie i poteri, li restituisce-
Lara rimase un attimo bloccata, ci mise un po' ad elaborare quelle parole. Aveva trovato la soluzione per poter ridare i poteri a sua madre e la soluzione era lei.
-Targom può togliere i poteri. Un tempo era questa la pena per i crimini gravi degli Zemit. Durante il processo, lui bloccava l'Aura, in questo modo i poteri sparivano. Se uno Zemit veniva dichiarato colpevole rimaneva senza poteri, in caso contrario veniva assolto e io gli sbloccavo l'Aura- continuò Rayke.
-Quindi non è colpa mia se non ha più i poteri?- Lara non ascoltò l'ultima parte, pensava solo a sua madre.
-Questo non lo so. Tua madre mi ha fatto spesso visita insieme a te prima della vostra fuga nella Terra dei Comuni e non sono mai riuscito a capire il motivo della sua perdita-
-Capisco- ora Lara sapeva che c'era speranza, doveva solo capire come fare e tornare nella Terra dei Comuni.
-Avvicinati, è giunto il momento di svelarti la Profezia-
Lara fece come le era stato detto, senza staccare gli occhi da Rayke. Lentamente la grotta sparì, lasciando posto a una cucina tipica delle case di campagna.
Una donna alta e snella era girata di spalle e stava tagliando delle verdure. Aveva un vestito lungo color pergamena e un grembiule allacciato in vita. I capelli dello stesso colore del caramello erano raccolti in una acconciatura semplice ma ordinata.
A Lara sembrò di essere tornata indietro nel tempo, il vestito della donna, la cucina e il fatto che non ci fossero anche i più semplici elettrodomestici le fecero intuire che erano molto lontani dal suo tempo.
-Siamo nel 1020- disse Rayke come se le avesse letto nel pensiero -Nella Terra dei Comuni e lei è Lucy, l'unica donna che io abbia mai amato-
Come se avesse sentito il suo nome, la donna si girò. Era molto bella con i suoi lineamenti del viso fini, il naso all'insù e gli occhi scuri.
-Ma io pensavo che gli Zemit esistessero da molto più tempo-
-Sì, infatti, ma il primo Angelo è venuto molto dopo. Gli Zemit non seguono le epoche dei Comuni, loro ne conoscono solo due, quella prima dell'Angelo e quella con l'Angelo-
In quel momento entrò un uomo alto e con le spalle larghe, i capelli neri portati all'indietro e la barba ben curata. Il particolare che catturò Lara erano gli occhi, avevano l'iride bianca.
Si avvicinò a Lucy e le dette un leggero bacio sulle labbra -Come sta il piccolo?-
Lara si sorprese di non essersi accorta del rigonfiamento della pancia di Lucy, tipico dele donne incinte. Stava aspettando il primo Angelo. Quindi l'uomo era Rayke, quando ancora non era uno spirito.
-Stamattina è molto attivo, si gira in continuazione e da un sacco di calci-
Rayke portò una mano sulla pancia di Lucy e l'accarezzo delicatamente.
-Non te l'ho mai detto, ma vorrei che tu partorissi a Zemitira-
-Lucy sapeva chi eri?- chiese Lara.
-Sì, l'avevo portata una volta sola nelle Terre Antiche, ma volevo che continuasse a vivere con la sua gente perché avevo paura che fosse troppo pericoloso per lei stare nella nostra dimensione-
-Allora perché volevi far nascere tuo figlio nelle Terre Antiche?- chiese Lara curiosa.
In quel momento anche Lucy chiese -Ma avevi detto che era pericoloso per me stare nella tua dimensione?-
Il Rayke della visione rispose ad entrambe -Ho paura che possano esserci delle complicazioni durante il parto. Nostro figlio avrà sicuramente dei poteri e qui non sono molto abituati a vedere la magia, sareste più in pericolo qui che nelle Terre Antiche. E poi a Zemitira sono più preparati e saprebbero come aiutarti-
-Va bene, mi fido di te-
Subito dopo Lucy si sentì male, ebbe un capogiro e le gambe le cedettero. Si appoggiò al tavolo portando l'altra mano alla testa.
Rayke si spostò velocemente e la prese tra le sue braccia, aveva un'espressione preoccupata. L'aiutò a sedersi.
All'improvviso Lucy si irrigidì, drizzò la schiena e spalancò gli occhi. Parlò con voce profonda che fece venire la pelle d'oca a Lara.
-Tra dolori e sofferenze la Prima Figlia incontrerà la Luce-
Lara stava sudando freddo, la Profezia parlava di lei.
-Insieme agli amici, salverà l'Angelo e i Guerrieri e con le Creature il conflitto non si potrà evitare-
Per ora non le stava dicendo niente di nuovo, aveva già il potere della Luce e aveva già salvato l'Angelo e i Guerrieri.
-La fine non vedrà colui che i Comuni continua ad odiare-
La fine non prometteva niente di buono.
-Grazie alla Prima Figlia i poteri opposti si dovranno fondere per dare vita all'Eclissi, così sotto la forza del Vero Nemico le dimensioni non potranno svanire-
Lucy chiuse gli occhi e svenne.
Lara tornò nella grotta, era visibilmente scossa.
-Non ho mai capito a chi si riferisse la Profezia finché tua madre non rimase incinta- disse Rayke.
Lara alzò gli occhi su di lui -È già iniziata, vero?-
-Il giorno in cui sei nata-
-La prima parte- si schiarì la gola poi continuò -Si è già avverata- Rayke annuì -Colui che odia i Comuni è Targom. E che significa che i due poteri opposti si dovranno fondere? Il Vero Nemico chi è?-
-Devi sapere che le Profezie possono avere più significati e potresti capirne il senso solo dopo averle compiute- spiegò Rayke -Ora ho una missione da affidarti-
-C'entra con la Profezia?-
-Non ancora- rispose in modo misterioso il Signore della Luce -Dovrai liberare gli spiriti degli Elementi e per farlo dovrai recarti nei loro antichi Templi-
-Questo restituirà i poteri agli Zemit?-
-Se non è troppo tardi, sì- disse in tono cupo -E potenzierà la tua Luce-
-Come faccio a trovare i Templi?-
-Yuma saprà indicarti le loro posizioni-
-E quando li ho trovati cosa devo fare?-
-Al momento giusto saprai cosa fare- rispose ancora più misterioso Rayke.
Lara tornò dalla maga con le parole della Profezia che le giravano in testa.

La Prima Figlia 2 - I Templi degli ElementiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora