Appena Arion si fu ripreso, Lauren lo portò a casa. Il marito non era ancora guarito del tutto, quando stava in piedi si affaticava presto e aveva usato i suoi poteri solo per collegarsi con la figlia, ma senza successo.
Arion era stato poche volte nella Terra dei Comuni, ma non era mai uscito dal Campo Zemit. Quando era salito sulla macchina di Lauren, la squadrò in ogni dettaglio, cercando di capire come funzionasse. Si era quasi spaventato quando la moglie aveva acceso il motore, poi però durante il viaggio era rimasto impassibile. I suoi pensieri erano fissi su Lara e di come l'aveva persa di nuovo. Era riuscito a conoscerla e a stare quel poco con lei per capire che aveva il suo orgoglio e la sua caparbietà e il coraggio e la forza di Lauren.
Sua moglie parcheggiò davanti a una casa a due piani, era giallo chiaro, le persiane aperte erano verde scuro e la porta marrone. Sotto le finestre a pian terreno c'erano dei vasi pieni di fiori colorati.
I due, che non avevano parlato per tutto il tragitto, scesero e la donna fece strada, prendendo dalla tasca del giacchetto le chiavi di casa.
-È carino qui- disse Arion entrando nel salotto. Si sentì uno stupido perché non gli era venuto nient'altro da dire.
Quando sentì tirare su col naso, si girò e vide la moglie con la testa bassa e calde lacrime che le rigavano il viso.
-Avrei dovuto essere con lei, non dovevo lasciarla da sola- singhiozzò Lauren.
Da quando Lara era scomparsa, non aveva fatto altro che incolpare sé stessa. Non riusciva a togliersi dalla testa che avrebbe dovuto prepararla prima a quel mondo, invece di tenerla lontana.
Arion le si avvicinò e le prese il viso con le mani -Non è colpa tua- disse -Sai, quando l'ho vista combattere, ho rivisto te. Devi solo essere orgogliosa per come l'hai cresciuta tutta da sola-
-Pensavo fossi morto- singhiozzò.
-Ti avevo promesso che sarei tornato da te- posò delicatamente le labbra sulle sue.
Quando si staccarono, Lauren annuì piano, poi poggiò la fronte sulla sua spalla -Mi manca-
-Anche a me- una lacrima sfuggì al controllo di Arion, mentre stringeva a sé la donna che amava con tutto sé stesso.
Lauren, nei giorni scorsi, si era presa delle ferie per superare il dolore, anche se la sensazione di vuoto nel petto non se ne sarebbe mai andata, e per stare con suo marito. Quel giorno doveva rientrare al lavoro, sperava solo che i colleghi non le avrebbero fatto troppe domande.
Arion rimase solo a casa. Aveva promesso alla moglie che non sarebbe uscito. Non conosceva la città e poi Lauren non voleva affrontare i vicini, perché avrebbe significato che doveva spiegare loro dove era Lara e lei non sapeva ancora che dire.
Entrò nella camera della figlia e si sedette sul letto. Ci era entrato una sola volta, insieme a Lauren, ma poi lei era scoppiata a piangere ed era uscita subito. Arion si era guardato un po' intorno, poi l'aveva seguita. Ora era da solo e poteva stare lì tutto il tempo che voleva.
Le pareti della stanza erano bianche. Due quadri erano appesi vicino alla finestra, dei puzzle, uno rappresentava un veliero, l'altro un faro immerso nella luce arancione del tramonto. L'elemento che li accomunava era il mare.
C'erano un armadio, un comodino e una scrivania, tutti bianchi. Uno specchio a figura intera era attaccato alla parete, davanti al letto e di fianco all'armadio.
C'era anche una libreria. Si avvicinò e lesse alcuni titoli, erano quasi tutti di genere fantasy e non ne conosceva nemmeno uno.
Su alcune mensole sopra il letto, c'erano delle foto. Ne prese una che ritraeva un gruppo di ragazzi, Lara era inginocchiata e sorrideva mentre con un braccio circondava le spalle di Samantha, che riconobbe subito. Altre foto ritraevano Lara con gli amici, una per il suo compleanno, in alcune era piccola, come in una in cui sorrideva e le mancavano i due incisivi superiori.
Poi venne colpito da una foto in particolare, non era di Lara. Era un po' scolorita, ma non era difficile distinguere i dettagli. C'erano lui e Lauren che si guardavano, sorridendo con amore. Era la foto del loro matrimonio. Poco dopo avevano scoperto di aspettare Lara.
Arion la prese con mani tremanti e una lacrima solitaria si depositò su di essa.Colin era rimasto accanto al padre per tutto il tempo finché non si era ripreso. L'aveva lasciato solo quando aveva lezione con i ragazzi del Campo, ma il più delle volte Melissa gli diceva che ce la faceva da sola e che doveva stare con suo padre.
Il Gran Maestro aveva dato una camera del Quartier Generale a lui e sua madre, così Colin poteva stare con loro, dato che lui non poteva spostarsi dal Campo in quel periodo.
Mentre Lara, Alexander, Samantha e Kyle erano in missione nelle Terre Antiche, il Campo era stato attaccato da diverse Creature. C'erano stati solo feriti, alcuni gravi, ma nessuno era morto. Era come se le Creature volessero stancarli, ed era per questo, forse, che i Primi Guerrieri non erano riusciti a fermare l'Ombra che aveva ucciso Tisha e a salvare Lara. I Primi Guerrieri avevano combattuto molto bene, avevano aiutato molti Zemit, non si erano riposati un attimo.
Quando poi erano riusciti a fermare l'attacco delle Creature, era arrivato Kyle con gli ex Primi Guerrieri, poi Samantha insieme ad Alexander, dopo un po' era arrivata anche Lara seguita da delle Ombre.
Colin stava malissimo per la perdita di Lara, si era affezionato molto alla ragazza. Sapere che non poteva più vederla era straziante. Quando stava con il padre riusciva a non tormentarsi con quei pensieri tristi, anche se durava poco.
Conosceva poco Tisha, ma molti le erano affezionati. Il Gran Maestro non era più lo stesso da quando era morta. Usciva di rado dal suo ufficio, non sorrideva più, i suoi occhi erano spenti, sembrava invecchiato molto. Anche l'aria al Campo era diversa, non era più leggera e spensierata, era triste e pesante. I ragazzi ne risentivano, non si divertivano e alcuni facevano passi indietro, invece di fare progressi con il proprio Elemento.
Purtroppo niente sarebbe tornato alla normalità, ma Colin sperava che con il passare del tempo avrebbero raggiunto qualcosa di simile.
-Come stai?- gli chiese Marco.
Lui e Colin erano seduti all'ombra di un albero poco lontano dal Padiglione. Era difficile trovare un momento per loro tra una lezione e l'altra. Colin era sdraiato con la testa sulle gambe di Marco, che giocherellava distrattamente con i capelli del ragazzo. I primi tempi avevano tenuto nascosta la loro relazione, solo Lara aveva intuito qualcosa, ma Colin non aveva mai avuto l'occasione di parlargliene. Sperava di poterlo fare quando fosse tornata dalle Terre Antiche, ma così non era stato.
-Mi sento come se fossi diviso in due- sospirò Colin -Da una parte sono felice che mio padre sia vivo e che la mia famiglia sia riunita, dall'altra...-
-Stai male perché hai perso Lara. So quanto ci tenevi a lei, mi dispiace- Marco si chinò e posò delicatamente le labbra sulla fronte del ragazzo.
Colin chiuse gli occhi e fece un respiro profondo -Lei era la prima a cui avevo pensato di dire di noi due. Sarebbe stata felicissima-Lucas si era buttato sul lavoro per non pensare a quello che era successo. Anche i compiti che di solito erano della sua Seconda, li faceva lui. Come l'addestramento dei giovani Guerrieri.
-Signore, perché non si riposa? Lasci fare a me- disse la Seconda Guerriera.
-Non ti preoccupare, Livia. Ci penso io-
Partecipava anche alle missioni semplici a cui bastava solo un gruppetto di Guerrieri. Una di queste missioni consisteva nel recuperare due giovani Zemit e di portarli al Campo. Erano i Guerrieri che portavano gli Zemit al Campo perché spesso venivano attaccati dalle Creature. Ma quei due ragazzi non erano sotto attacco, dovevano solo prenderli dalla loro casa.
Il Primo Guerriero era seduto sul proprio letto e si teneva la testa tra le mani. Era arrabbiato con sé stesso. Avrebbe dovuto fermarla, doveva impedirle di inseguire quell'Ombra. Ma non ci era riuscito.
Qualcuno bussò alla porta ed entrò senza aspettare -Smettila di fare così- la voce della sorella era alterata.
Alzò la testa -Di fare cosa?-
Miriam aveva uno sguardo furente, mise le mani sui fianchi e disse -Anche io mi ero accorta che stavi male, ma non pensavo ti ammazzassi di lavoro. La tua Seconda è venuta da me preoccupata. Mi ha detto che svolgi anche il suo lavoro-
-Mi aiuta a non pensare-
-È questo il problema- disse alzando la voce -Stai evitando il dolore, così ti butti sul lavoro. Devi affrontarlo o non supererai mai la morte di Lara-
Lucas abbassò di nuovo la testa -Continuo a pensare che sia stata colpa mia-
Miriam addolcì lo sguardo e si mise a sedere accanto al fratello. Era come se fossero tornati indietro di anni, quando i loro genitori erano morti e lei si prendeva cura del suo fratellino, più giovane di cinque anni.
-C'eravamo anche io e gli altri, ma non abbiamo potuto fare niente. Eravamo provati dopo aver combattuto contro quella marea di Creature. Non eravamo preparati, non ci aspettavamo quel numero enorme e noi siamo responsabili della protezione degli Zemit, non solo dei ragazzi del Campo. Dobbiamo essere orgogliosi perché durante l'attacco nessuno ha perso la vita- disse, poi sospirò -Purtroppo il Nemico Oscuro aveva calcolato tutto, ci ha sfiancato in modo che non potessimo aiutare i ragazzi quando sarebbero tornati dalla missione-
-Lo so, ma non mi aiuta-
-L'amavi?- chiese la sorella dopo un po'.
Lucas non rispose subito -No, però c'è stato un momento, all'inizio, in cui ho pensato di provare qualcosa per lei, anche se sapevo che aveva un ragazzo. Poi ho capito che era un sentimento fraterno-
-Dovrei essere gelosa- sorrise cercando di tirare su di morale il fratello.
Alzò un angolo della bocca in un mezzo sorriso -Sai, ti assomigliava. Per me era come una sorellina, tu sei la mia sorellona-
Miriam mise un braccio intorno alle spalle del fratello e disse -Dai, prediti una pausa, finché non avrai elaborato il lutto. Seconda Piammi è in gamba, non dovrai preoccuparti per i tuoi Guerrieri-
Lucas annuì soltanto. Si sentiva fortunato ad avere una sorella come Miriam.
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La Prima Figlia 2 - I Templi degli Elementi
FantasyDopo la distruzione del Portale, Lara è rimasta bloccata nelle Terre Antiche, ma si farà degli amici un po' particolari. Una maga che ha sempre vissuto lontana dagli Zemit aiuterà la ragazza, insegnandole tutto quello che c'è da sapere sul potere de...