Non c'era giornata peggiore per iniziare una missione importante. Durante la notte il temporale aveva tenuto sveglia Lara e ora seduta al tavolino si teneva la testa con la mano, perché se chiudeva gli occhi si sarebbe addormentata, battendo la testa sul tavolo.
Aveva sempre avuto il terrore dei tuoni, fin da piccola, ma non aveva mai capito da cosa derivasse questa paura, neanche sua madre.
-Vuoi aspettare fino a domani, così ti riposi un po'?- chiese Yuma premurosa.
-Preferisco andare subito al Tempio, se tutto va bene almeno gli Zemit dell'Acqua riavranno i loro poteri- disse alzando gli occhi sulla maga.
Aveva come la sensazione che sarebbe successo qualcosa nella Terra dei Comuni. Lara non aveva avuto più notizie perché l'unico che poteva dargliene era suo padre, ma non riusciva ad avere una connessione mentale stabile con lui.
Targom non sarebbe stato buono ancora per molto, di sicuro aveva in serbo qualcosa per il Campo Zemit e per lei, l'incontro con Adam ne era la prova.
-Come te la cavi con il nuoto?- chiese Yuma.
-Abbastanza bene- rispose incerta, poi aggiunse -Credo-
-Spero tu sia modesta perché dovrai nuotare più di abbastanza bene. Ti ricordo che raggiungere il Tempio veniva considerato come prova e gli Zemit dell'Acqua e i Licantropi erano avvantaggiati dai loro poteri, che tu non puoi usare per ovvi motivi- disse con le mani sui fianchi.
Da piccola aveva fatto un anno di nuoto, poi fino alle medie sua madre la portava sempre al mare d'estate, crescendo ci andavano sempre più raramente, l'ultima estate c'era andata una volta sola. Non le piaceva molto il mare, lo preferiva d'inverno, la sabbia fresca sotto i piedi nudi, il vento che sapeva di salmastro, la forza delle onde di un mare agitato.
-Non posso usare il potere dell'Acqua soltanto per creare una corrente che mi porti al Tempio?- mentre lo chiedeva Yuma scuoteva la testa -Nemmeno una corrente leggera leggera?-
-Non sappiamo cosa possa succedere agli spiriti se usi gli Elementi. Meglio non rischiare-
Lara si accasciò sul tavolo poggiando la testa sulle braccia. Rimase così per un po' finché Yuma non buttò sul tavolo qualcosa. La ragazza alzò la testa e si trovò davanti uno zaino.
-L'ho incantato, non può bagnarsi e ti aderirà perfettamente alla schiena, in questo modo non ti darà fastidio quando corri o nuoti- spiegò la maga.
Lara lo aprì e vide che Yuma ci aveva messo un cambio di vestiti, una felpa, un paio di pantaloni e una maglietta, una borraccia e un asciugamano. Quando vide il coltello rabbrividì e ripensò al dono di sangue.
Appoggiò le mani sul tavolo e si alzò lentamente -Credo sia il momento di andare-
-Sei sicura? Puoi rimanere un altro po' se vuoi- chiese Yuma ad un tratto preoccupata.
-Prima finisco questa faccenda meglio sarà- prese lo zaino e si avvicinò alla porta.
Prima che Lara uscisse di casa, Yuma la chiamò e quando la ragazza si girò a guardarla disse -Torna presto-
Lara annuì soltanto, non voleva fare promesse, ne aveva già fatte tante e non era riuscita a mantenerle.
Fuori la pioggia non aveva smesso di cadere. Le chiome degli alberi la proteggevano, ma alcune gocce riuscivano comunque a raggiungerla, tra gli spazi liberi tra gli alberi e scivolando sulle foglie.
Fece qualche passo beandosi del ticchettio, poi si teletrasportò scomparendo nella tipica luce bianca. Riapparve nella piazza del villaggio dei Licantropi, vicino alla fontana con la statua dello spirito che doveva riportare al Tempio dell'Acqua.
All'improvviso, dalle vie che davano sulla piazza, comparvero uomini e donne mezzi trasformarti. Alcuni avevano le orecchie a punta, altri ringhiavano con i canini in bella vista, altri ancora avevano gli artigli sguainati.
Un velo di paura scese su di Lara, che aveva gli occhi di tutti puntati addosso.
Da una casa vicina uscì l'Alpha, sembrava molto arrabbiato -Qualcuno ha superato i confini...- poi vide Lara e la sua espressione mutò in pura sorpresa -Lara sei tu. Come hai fatto ad arrivare fin quaggiù senza che sentissimo la tua presenza?-
-Mi sono teletrasportata- disse la ragazza in imbarazzo -Mi dispiace, non era mia intenzione creare questa situazione- non le era minimamente venuto in mente che avrebbe creato problemi teletrasportarsi nel loro villaggio.
-Tranquilla, però la prossima volta attraversa il confine così possiamo riconoscerti. Presentandoti qui così all'improvviso ci hai messo in allerta- spiegò Connor.
-Sì, ho capito- Lara era dispiaciuta e avrebbe voluto scomparire come era apparsa.
-Non c'è nessun pericolo, tornate pure alle vostre case- al comando dell'Alpha i Licantropi sparirono pian piano.
Facendosi largo, due le corsero incontro, erano Edon e Randi. Erano venuti dalla foresta.
-Lara, ti stavano aspettando al confine- disse Randi.
-Poi abbiamo sentito il branco in allerta, cosa è successo?- chiese Edon.
Lara guardò prima l'Alpha, che stava rientrando in casa, poi i due ragazzi -Sono stata io a mettere il branco in allerta-
Edon e Randi la guardarono stupiti, aspettando spiegazioni.
-Mi sono teletrasportata qui, quindi pensavano fossi una minaccia non avendomi riconosciuto subito-
-Riesci a teletrasporti? Forte- disse Edon.
-Edon- lo rimproverò Randi -Hai capito solo quello?-
-Sì, ho capito-
-Non mi sembra-
-Ragazzi, lasciamo perdere questa storia. Andiamo alle Cascate di Rio- disse Lara ponendo fine al battibecco.
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La Prima Figlia 2 - I Templi degli Elementi
FantasyDopo la distruzione del Portale, Lara è rimasta bloccata nelle Terre Antiche, ma si farà degli amici un po' particolari. Una maga che ha sempre vissuto lontana dagli Zemit aiuterà la ragazza, insegnandole tutto quello che c'è da sapere sul potere de...